Il sogno di entrare in Coppa dei Campioni dura 83 minuti, a Pescara poco più di una passerella
PESCARA – Finale dalle forti emozioni all’Adriatico ,ma non per la squadra biancoazzurra che dura poco meno di trenta minuti e che incassa l’ennesima figuraccia, quanto per le sorti in chiave Champion’s League che hanno lasciato fino alla fine i tifosi di Fiorentina e Milan con il fiato sospeso. Se infatti fino all’83’ il sogno di centrare il terzo posto stava trasformandosi in realtà con i rossoneri che perdevano per 1-0 a Siena, le reti di Balotelli e Mexes hanno chiuso una serata che poteva essere memorabile. Ad onor del vero la squadra di Montella per il gioco espresso nel corso del campionato probabilmente meritava miglior sorte, ma resta comunque una stagione indimenticabile per il tecnico napoletano. Del Pescara invece ci piace sottolineare un episodio che ha offerto un sorriso in mezzo a tante delusioni: la rete dell’1-5 porta la firma di un giovane, Marco Vittiglio, che fa l’esordio in A contro i viola e dopo soli 9 minuti realizza una rete che non scorderà mai: la sua corsa per il campo ad abbracciare prima il mister e poi tutti i compagni, sono una pagina importante di calcio vero, quello fatto di sane emozioni dove non conta il risultato, ma l’umanità e lo spirito di gruppo. Una gioia che ha finito per contagiare anche il pubblico sempre più annichilito e con la nord che sottolinea con questa frase lo stato d’animo di una tifoseria profondamente ferita dopo l’annata d’oro della promozione: “questa cosa non ci appartiene, questa curva non retrocede”.
COSÍ IN CAMPO – Bucchi conferma per dieci undicesimi la formazione annunciata in settimana con la sola novità Zauri preferito a Zanon mentre sull’altra fascia è Bocchetti a giocare al posto dello squalificato Balzano con Capuano-Cosic confermata coppia centrale. A centrocampo Rizzo e Togni con Di Francesco, Bjarnason e Celik dietro Sforzini unica punta. Montella preferisce Compper a Savic non al meglio in difesa mentre a centrocampo fiducia a Matias Fernandez al posto di Aquilani. 4-3-3 classico con Tomovic e capitan Pasqual esterni e Gonzalo Rodriguez e Compper centrali. A centrocampo Pizarro in cabina di regia affiancato da Borja Valero e Matis Fernandez. In avanti il tridente è posto da Cuadrado, Jovetic e Ljajic.
I VIOLA CALANO IL TRIS – In avvio subito Pescara a sorpresa a rendersi pericoloso con Sforzini in area su errore di Gonzalo Rodriguez che però si riscatta chiudendo sulla stessa punta biancoazzurra. Tre minuti e arriva la replica viola: angolo dalla destra per la testa di Matias Fernandez che disturbato da Jovetic ma senza marcatura colpisce di poco a lato. All’8′ ottima intuizione di Borja Valero che pesca Ljajic in area ma capisce tutto Perin che prende il tempo e lo anticipa. Il Delfino gioca con la difesa alta ma si espone alle verticalizzazioni degli uomini di Montella.
Al 13′ fuga sulla sinistra di Pasqual che dal fondo serve Jovetic che in area colpisce debole rasoterra con Perin che blocca a terra e due minuti dopo traversone dalla sinistra ancora del capitano a centro area con un liscio sia della difesa del Pescara che di Borja Valero con palla che sfila sulla destra. Al 16′ vantaggio dei viola: passaggio millimetrico di Borja Valero per Cuadrado che crossa basso per Ljajic che chiude di piatto a porta sguarnita. Cronaca ricca di azioni con la conclusione improvvisa di Ljajic al 22′ ma Perin blocca in due tempi e due minuti dopo assist di Mati Fernandez, con Ljajic che è bravo a stoppare ed a portarsi la palla sul destro e con un preciso diagonale supera Perin.
Al 28′ arriva il tris dei viola con una conclusione dal limite di Matias Fernandez che trova l’angolino alla destra di Perin. La gara scende un pò di tono con la squadra viola che abbassa un pò i ritmi iniziando a porre l’attenzione più alla sfida di Siena che a quella dell’Adriatico. Al 30′ conclusione da fuori area di Rizzo che sorvola la traversa e tre minuti dopo conclusione da fuori di Celik che dopo una deviazione della difesa termina di poco sopra la traversa. Intanto la curva nord con uno striscione che recita “questa cosa non ci appartiene, questa curva non retrocede” lascia vuota la parte centrale. Al 40′ clamorosa palla gol per il Pescara con Sforzini che prima impegna a terra Viviano poi a porta vuota di fa ribattere la conclusione da Gonzalo Rogriguez: nell’occasione difesa viola un pò addormentata. Al 42′ scambio di Ljajic con Jovetic che conclude di testa sotto porta ma in bocca a Perin. Al 43′ Bjarnason si gira in area ma Viviano blocca sul suo palo senza grossi problemi.
JOJO A SEGNO, APPLAUSI PER ROSSI – Nella ripresa il Pescara si vede solo nella seconda parte quando i viola, con la gara abbondatemente archiviata, danno più attenzione a quello che succedeva sul campo di Siena. Al 6′ qualche rischio in un retropassaggio per Viviano che non può prenderla con le mani ma che riesce ugualmente ad evitare il pressing di Sforzini a pochi metri dalla linea di porta. Al 9′ poker viola con Jovetic che riceve una palla gol dopo un rimpallo si ritrova il pallone davanti a Perin a centro area e non ha problemi in diagonale a trafiggere il malcapitato portiere biancoazzurro. I viola si trovano a meraviglia sugli spazi lasciati dagli spaesati giocatori del Pescara e al 14′ arriva il tris di Ljajic che in diagonale non ha problemi a freddare nuovamente il portiere biancoazzurro: Fiorentina impietosa contro un Pescara che non riesce a star dietro ai giocatori avversari. Al 17′ Cuadrado piazza una palla dal limite e palla che esce di un paio di metri a lato alla destra di Perin.
Al 19′ momento importante per i viola ed per il calcio italiano con l’esordio con la maglia viola di Giuseppe Rossi dopo un lungo infortunio. Al 21′ spunto di Bjarnason dal limite con deviazione che porta la palla ad allargarsi e a finire in angolo. L’Islandese uno dei più attivi tra i giocatori del Delfino. Quindi al 26′ clamorosa palla gol per il Pescara con Di Francesco che si fa rimontare in area dalla difesa viola. Nell’occasione buco della difesa viola su verticalizzazione di Bjarnason.
LE EMOZIONI DI VITTIGLIO, LA TRISTEZZA DEI VIOLA – Dai piedi del brasiliano Togni le azioni più importanti: prima al 30′ punizione dai 35 metri con palla che non si abbassa e termina di poco sopra la traversa quindi al 32′ quando su una sua punizione deviata di pugni dal neo entrato Lupatelli si avventa il giovane 19enne Vittiglio (entrato da poco meno di dieci minuti e all’esordio assoluto in A) che è freddo a correggere la palla in diagonale a pochi passi dalla line di porta.
Grande esultanza del ragazzo della primavera ed abbraccio prima al mister quindi a tutti i compagni con il pubblico di casa ad applaudire quasi fosse il gol del pareggio. Ultima doppia azione al 42′ con Rizzo: prima una conclusione centrale da fuori area con Lupatelli blocca a terra in due tempi; quindi pochi istanti dopo uno bello scambio con Bjarnason la conclusione che finisce alle stelle.
Con il rocambolesco recupero del Milan a Siena, la squadra di Montella si ritrova fuori dalla Champions, un sogno inseguito per oltre 80 minuti…
PESCARA (4-2-3-1): Perin; Zauri; Capuano, Cosic (dal 23′ st Catalano); Bocchetti; Togni, Rizzo; Di Francesco (dal 37′ st Mbodj Mbaye), Bjarnason, Celik (dal 23′ st Vittiglio); Sforzini. A disposizione: Falso, Zanon, Catalano, Vittiglio, Iannascoli, Cherubini, Karkalis, Mancini. Allenatori. Nobili/Bucchi.
FIORENTINA (4-3-3): Viviano (dal 27′ st Lupatelli); Tomovic, Compper, Gonzalo Rodriguez, Pasqual; Matias Fernandez, Pizarro, Borja Valero; Cuadrado (dal 19′ st Giuseppe Rossi), Jovetic, Ljajic (dal 15′ st Wolski). A disposizione: Neto, Hegazy, Roncaglia, Aquilani, Savic, Llama, Migliaccio, Toni, Romulo. Allenatore Vincenzo Montella.
Assistenti: Galloni, Preti, Giallatini, Celi, Giacomelli
Reti: 16′ e al 24′ pt Ljajic, 28′ pt Fernandez, 9′ st Jovetic, 14′ st Ljajic, 32′ st Vittiglio
Ammoniti: nessuno
Angoli: 2-1
Tiri dentro/totali: 4/20 – 8/12
Recupero: nessuno nel primo tempo, 2 minuti di recupero nella ripresa.