PESCARA – L’assessore al Turismo del Comune di Pescara Berardino Fiorilli intervenendo sul ‘caso’ del centro storico,sollevato dal Pd,ha precisato che il passato governo di centro-sinistra ha operato una liberalizzazione selvaggia delle licenze commerciali nel centro storico di Pescara, consentendo l’apertura in pochi mesi di 60 nuovi locali e quindi l’ingresso di operatori spesso privi anche della minima esperienza e armati solo di un sogno nel cassetto. Una liberalizzazione che, a differenza di quanto ha affermato il capogruppo Di Pietrantonio, non si è tradotta nella semplice trasformazione dei circoli privati in pubblici esercizi, ma piuttosto ha favorito la nascita di troppe nuove attività sfruttando anche locali di pochi metri quadrati.
Di conseguenza troppi locali improvvisati hanno contribuito a dequalificare la zona di Pescara vecchia. Oggi l’attuale amministrazione, secondo Fiorilli, sta tentando ogni strada per garantire la riqualificazione e il rilancio sociale e urbanistico di Pescara vecchia, attraverso la collaborazione attiva di quei professionisti della ristorazione che sono stati in grado di resistere anche a sei anni di indifferenza da parte del precedente governo cittadino.
Ha ribadito l’assessore.
l’ho già detto: sbaglia chi parla di agonia del centro storico perché in questo modo autodelegittima il centro storico stesso. In questi giorni di agosto tra l’altro stiamo assistendo, come previsto, a una ripresa in termini di clienti, di presenze, di utenti che affollano in assoluta tranquillità i tavolini all’aperto, ma anche i locali all’interno.
Ci sono moltissimi utenti provenienti da Londra o Francoforte, che hanno sentito parlare a casa del nostro ‘borgo’ della ristorazione e arrivano già muniti di istruzioni sul posto migliore in cui cenare. Ma Pescara è anche una città di mare, ed è dunque ovvio e naturale che d’estate dopo cena la maggior parte degli utenti si sposti in spiaggia per ballare sulla sabbia, sotto le stelle, un fenomeno che dura però solo tre mesi l’anno e a settembre rientrerà, riportando il pienone lungo le vie di Pescara vecchia sino alle 2 o alle 3 di notte, com’è del resto accaduto sino a maggio-giugno. Meraviglia che però oggi a parlare sia proprio quel centro-sinistra che per sei anni ha abbandonato a se stesso il centro storico e che oggi vorrebbe dettare ricette e cure di dubbia efficacia.
’attuale amministrazione comunale sta ora cercando di rimediare, ancora una volta, a quella liberalizzazione selvaggia, priva di regole, di norme minime, di disciplina , imponendo anche l’adozione di misure di sicurezza e sorveglianza, revocando le ordinanze coprifuoco, e piuttosto cercando la collaborazione e il dialogo con i professionisti del settore, sostenendoli e studiando, insieme il rilancio del centro storico, un’attività che sicuramente richiederà ancora qualche mese, ma che già inizierà a mostrare i propri frutti a settembre-ottobre, con l’installazione dei gazebo per consentire la ristorazione all’aperto a pranzo e a cena e l’istituzione dell’isola pedonale, due misure che peraltro gli stessi operatori hanno sollecitato per sei anni al passato governo cittadino di centro-sinistra che ha però sempre risposto picche.