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Pescara, Fiorilli su vertice odierno con residenti via Colle Breccia

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PESCARA – L’assessore alla Protezione civile Berardino Fiorilli ha reso noto  l’esito del vertice odierno con i residenti di strada vicinale Colle Breccia dove si è verificata una delle frane più gravi tra le 15 sottoposte a monitoraggio dal Comune in occasione dell’ondata di maltempo. Presenti all’incontro i rappresentanti delle cinque famiglie interessate dalla frana i quali hanno lamentato la presenza di scarichi abusivi che, a loro dire, avrebbero contribuito a determinare la frana, chiedendo l’intervento dell’amministrazione per le opere di messa in sicurezza che, sempre secondo i residenti, non spetterebbero ai cittadini-privati proprietari di parte delle aree.Fiorilli ha assicurato che l’amministrazione comunale di Pescara farà tutto ciò che è possibile per garantire la massima assistenza ai residenti di via Colle Breccia, sgomberati da sabato scorso in seguito alla gravissima frana che si è verificata lungo il costone e che oggi minaccia le abitazioni di 5 famiglie. Saranno i geologi a  dire cosa possa aver causato il movimento franoso, quali siano gli interventi necessari per il ripristino e la messa in sicurezza dell’area, mentre i tecnici comunali dovranno individuare chi ha la competenza nella realizzazione delle relative opere.“Innanzitutto – ha detto l’assessore Fiorilli – chiariamo subito che non sarò né io, né sarà il sindaco, a decidere le competenze nella realizzazione delle opere di ripristino, ma è la legge che decide sulla base di dati oggettivi che saranno forniti dagli uffici tecnici, uffici che dovranno giustamente e opportunamente valutare se ci siano state concause che hanno contribuito alla frana, oltre all’ondata di maltempo. Come amministratore mi auguro che non ci siano oneri a carico dei cittadini, oltre al disagio che già le famiglie stanno vivendo. Ovviamente a Pescara si è verificato un evento eccezionale, che ci ha imposto addirittura lo sgombero di un quartiere intero, Villaggio Alcyone flagellato da una portata d’acqua, una piena che ha investito e riguardato tutti i fossi e anche in via Colle Breccia c’è stato un evento eccezionale. La nostra prima preoccupazione è stata quella di tutelare le vite umane, dunque la popolazione, con la messa in sicurezza dei cittadini, degli abitanti, e ancora oggi il problema più grave a Colle Breccia è rappresentato da quel fronte di frana che incombe dall’alto sulle case. Al ‘caso’ Colle Breccia, così come a via Catani, abbiamo dato massima priorità, affidando subito le indagini ai primi due gruppi di geologi, indagini partite stamane, e mi auguro che nel giro di poche ore si possa essere in grado almeno di dire una parola definitiva e certa circa il rientro o meno nelle loro abitazioni delle 6 famiglie interessate dallo sgombero. Bene hanno fatto i residenti di via Colle Breccia a presentare segnalazioni o denunce dal 2010 a oggi circa la presenza di anomalie che oggi, a detta dei cittadini stessi, potrebbero aver contribuito a determinare o addirittura avrebbero procurato la frana odierna, e ho chiesto loro di riassumere tutti gli atti prodotti sino a oggi in una relazione riassuntiva che ci aiuterà a ricostruire meglio la situazione. Ma a questo punto è chiaro che qualunque altra decisione di merito è inevitabilmente subordinata alla relazione che ci dovranno restituire i geologi incaricati dal Comune che hanno tempi brevissimi. Solo dopo potremo passare alla fase successiva, ossia alla Funzione 6 del Piano di Protezione civile, inerente il censimento dei danni, che prevede anche l’individuazione finale delle responsabilità circa la determinazione del disagio. Non appena avremo l’esito del verbale dei geologi, torneremo a incontrare i residenti, anche con l’intero staff del Centro Operativo Comunale in modo che i cittadini possano avere un confronto con gli stessi tecnici. Nel frattempo l’amministrazione comunale continuerà a garantire ogni genere di assistenza alle famiglie evacuate, qualora ne presentassero la necessità, fermo restando che ora la nostra priorità è quella di riuscire a riportare nelle loro case tali cittadini nel più breve tempo possibile, ma con la certezza che non ci siano più condizioni di pericolo”.<

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