PESCARA – Il sindaco di Pescara Luigi Albore Mas
Ha detto il sindaco:
la nascita del Florian Espace è stata una scommessa: Giulia e Massimo, figli di abruzzesi, erano praticamente proiettati nel mondo romano, dove sono cresciuti e hanno studiato, ma hanno scelto di tornare a Pescara per lavorare, per dotare il capoluogo adriatico di un luogo per lo spettacolo dal vivo, un teatro di ricerca, aperto anche ad altri artisti. Hanno scelto di concentrare le proprie risorse ed energie su Pescara, in anni in cui probabilmente nessun altro avrebbe avuto il coraggio di osare una simile avventura, dunque una scelta professionale ma, inevitabilmente, anche scelta di vita. Un’impresa tutt’altro che semplice: Giulia stessa racconta che all’inizio erano presi per ‘marziani’; e invece il loro coraggio, la loro determinazione, la loro caparbietà li ha premiati, tanto che nel 2000 la Compagnia Florian, già riconosciuta da più di vent’anni dal Ministero per i Beni e le Attività culturali come compagnia di ricerca e di sperimentazione teatrale, è stata dichiarata con Decreto Ministeriale ‘Teatro Stabile d’Innovazione’, un traguardo storico per Pescara e per il Florian che di fatto è l’unico Ente Teatrale non aquilano della nostra regione che si collochi a un tale livello. E la caparbietà e la forza del Florian è il sintomo più autentico di quella che è oggi divenuta la realtà culturale pescarese: una città giovane, ma che ha delle radici storiche da raccontare e tramandare; una città vivace, brillante, eppure a misura d’uomo, una città soprattutto che è capace di vivere tutto l’anno, d’estate e d’inverno, grazie a un fermento costante che anima il nostro territorio, e il merito va sicuramente anche all’esempio che Giulia, Massimo, e tanti altri artisti che hanno lavorato con loro, hanno saputo dare ai più giovani, ossia che una città, una società, vive anche di cultura, ‘pane per le menti’. Il teatro prevede studio, approfondimento, conoscenza, sapere, capacità di interpretazione ed è fonte di apprendimento. Seguendo il coraggio di Giulia e Massimo, tanti giovani sono divenuti attori, alcuni hanno anche creato piccole compagnie, e quotidianamente si rivolgono alla nostra amministrazione per poter avere spazi in cui esprimersi e lavorare. Personalmente ho ascoltato tale esigenza, e in un momento storico in cui, a causa delle gravi difficoltà economiche in cui versano non Pescara o l’Abruzzo, ma l’intero Paese, si effettuano tagli indiscriminati proprio sulla cultura, io ho con coraggio voluto confermare i fondi e i
Tornando al Florian, il sindaco Albore Mascia ha ricordato che “era il giugno del 1987 quando la Compagnia Florian ha scovato sul territorio di Pescara uno spazio dismesso, un ex panificio industriale in rovina, sul lungofiume nord che, effettuati i lavori di ripristino necessari, esattamente il 20 febbraio 1988 è diventato il ‘Florian Espace’, lo spazio della ricerca e della sperimentazione in Abruzzo, che ha dato una ‘casa’ stabile alla compagnia ‘di giro’, trasformandola ufficialmente nel Centro Abruzzese di Ricerca Teatrale, una sede che ha permesso a Giulia e Massimo anche di costruire un rapporto con il territorio, con altri artisti e oggi di fatto il Florian Espace è un punto di riferimento per la cultura locale, per quanti amano il teatro e per quanti pensano di poter trovare nell’arte la propria espressione professionale. Per il lavoro e l’impegno profusi in tutti questi anni, agli amici della Compagnia Florian penso che vada il ringraziamento dell’amministrazione comunale, ma soprattutto della città di Pescara”.
E il sindaco Albore Mascia ha consegnato alla Compagnia una targa celebrativa a nome dell’amministrazione comunale.
“La nascita del Florian Espace – ha sottolineato Giulia Basel – non è stata solo l’apertura di uno spazio teatrale, ma ha rappresentato soprattutto la realizzazione di una disponibilità nei confronti degli altri artisti in uno spirito di accoglienza e condivisione. Oggi abbiamo raggiunto un traguardo importante, ma tra mille difficoltà a causa dei tagli drastici, anche del 70-80 per cento, registrati nel settore in Abruzzo”.
“In 25 anni – ha ripercorso Vellaccio – sono stati oltre mille gli artisti nazionali e internazionali che hanno lavorato presso il Florian Espace, a partire dalla prima rappresentazione inaugurale, il ‘Singapore love’; oltre 200mila le presenze, ossia 8mila presenze l’anno, un risultato straordinario che dobbiamo anche alla città”.
“La targa odierna ricevuta dal sindaco – ha commentato il regista Montesano – rappresenta una sorta di medaglia d’oro. Sinceramente, quando ancora eravamo una compagnia artistico-sperimentale non ero propriamente entusiasta della stanzialità rappresentata dall’apertura del Florian Espace, non ero felice all’idea di ‘mettere su casa’ contraddicendo la mia natura di scapolo impenitente. Dopo poco però ho scoperto che quella era stata una scelta felice perché attraverso quello spazio si consentiva alla compagnia di superare il sogno raggiungendo la realtà, ma senza perdere il sogno che portiamo dentro”. In merito alla realizzazione del futuro Teatro a Pescara, Montesano ha riportato l’attenzione anche sull’importanza “di proseguire nell’opera di recupero della nostra archeologia industriale, così com’è avvenuto per l’Aurum o per l’ex mattatoio”.
“Intanto – ha ripreso la Basel – domani, mercoledì 20 febbraio, presso il Florian Espace, a partire dalle 21.30, ci sarà la vera e propria festa per i 25 anni, con il brindisi, la torta, la musica dal vivo, e alcuni momenti di spettacolo, ispirati a ‘ieri, oggi e domani’: ossia proporremo un brano di ‘Wagner’, una delle nostre prime rappresentazioni; poi un brano de ‘La Locandiera’, lo spettacolo che stiamo portando in scena in questi giorni; e infine ‘La Stanza di Cechov’, lo spettacolo che debutterà tra circa quindici giorni”.
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