“Il bando – ha ricordato Foschi – rientra tra le iniziative assunte dal Governo nell’ambito della politica per la sicurezza dei cittadini e mira a dotare tutti gli edifici scolastici di telecamere di videosorveglianza finalizzate, innanzitutto, alla tutela degli studenti. Troppo spesso sentiamo parlare di bambini maltrattati all’interno delle mura scolastiche, episodi che solo dopo anni di vessazioni vengono alla luce, dopo denunce ripetute e magari mesi di indagini e intercettazioni. La presenza di impianti di videosorveglianza ovviamente rappresenterebbero invece un naturale deterrente e soprattutto consentirebbero di individuare in tempo reale chi si macchia di simili reati.
Non solo: le telecamere consentirebbero anche di ottimizzare il controllo nelle scuole anche contro lo spaccio di sostanze stupefacenti e contro episodi di bullismo. Ma evidentemente tutto questo interessava ben poco l’amministrazione Alessandrini: inizialmente gli uffici comunali hanno fatto richiesta di poter essere compresi nel finanziamento generale e di fatto a Pescara sono stati concessi 46mila euro di fondi per il Progetto ‘Scuole Sicure’, con l’obbligo di rispondere in modo definitivo al bando con i relativi progetti entro e non oltre il 31 luglio 2019. Parliamo di un fondo sicuramente insufficiente rispetto alle esigenze della nostra città, ma comunque rappresenta un buon inizio. La scadenza è stata comunicata al Comune, che ha però osservato un rigoroso silenzio sul tema.
Tra marzo e aprile 2019 la Prefettura di Pescara ha inviato due distinti solleciti al Comune, ricordando, di nuovo, la scadenza del 31 luglio. Ma entrambi i solleciti sono stati ignorati dalla giunta Alessandrini ancora in carica. Nelle scorse ore è arrivato, sempre dalla Prefettura, il terzo sollecito che ci ha fatto ovviamente sobbalzare sulla sedia, e a quel punto abbiamo rintracciato tutte le carte e abbiamo scoperto la brutta e amara sorpresa ereditata dalla passata amministrazione di sinistra che, evidentemente, non ha ritenuto la sicurezza nelle scuole una priorità di governo. Ora – ha aggiunto Foschi – è scattata la corsa contro il tempo perché non possiamo perdere quei 46mila euro ed entro fine luglio l’intera pratica dovrà essere chiusa e dovremo aver risposto al bando”.
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