La richiesta è legata alla gestione del servizio di sicurezza presso lo scalo aeroportuale di Pescara.
PESCARA – Lo scalo aeroportuale di Pescara potrebbe restare senza il servizio di sicurezza da un momento all’altro, con un grave danno per la struttura, e soprattutto 17 persone rischiano di rimanere senza occupazione. A lanciare l’allarme su questa situazione è il Presidente della Commissione consiliare Lavori pubblici Armando Foschi (nella foto) che ha ieri spiegato come è stato gestito il servizio sicurezza pressol’aeroporto di Pescara.
L’appalto per l’affidamento del servizio di sicurezza e vigilanza, controllo passeggeri e bagagli indetto dalla Saga è stato aggiudicato in via provvisoria lo scorso primo febbraio alla ditta Lo Zaffiro Srl e dopo sei mesi quell’assegnazione non si è mai trasformata in definitiva, i 17 dipendenti lavorano senza stipendio dallo scorso giugno e nell’Assemblea del Consiglio d’amministrazione dello scorso 9 agosto è emersa l’assenza delle certificazioni richieste dopo l’esecuzione della gara.
Oggi il ‘caso’ verrà affrontato dal Prefetto D’Antuono nel corso di una riunione già convocata con i sindacati ,con la Direzione della Saga e con la Direzione provinciale del Lavoro, per approfondire il ‘caso’ e soprattutto per valutare la posizione e la situazione dei 17 lavoratori da riassorbire in qualche modo. Ma nel frattempo Foschi chiede ufficialmente le dimissioni del Direttore della Saga Stromei e del Responsabile del procedimento di gara,che evidentemente non hanno vigilato sulla vicenda nella quale è anche ravvisabile un danno economico nei confronti degli Enti pubblici che sono soci della Saga, Enti danneggiati dall’esito della gara e dalle spese sostenute o comunque da sostenere. Intanto sarà trasmessa tutta la documentazione alla Corte dei Conti per una verifica della situazione e delle eventuali responsabilità.
Ha ricordato ancora Foschi:
un ‘caso’ che ho sollevato lo scorso ottobre: in sostanza le perplessità riguardavano la decisione assunta dal precedente Consiglio d’amministrazione della Saga che, seppur in scadenza, aveva bandito la gara per l’affidamento del servizio di sicurezza e controllo passeggeri, bagaglio a mano, bagagli da stiva e merci per la durata di cinque anni per un importo di 2milioni 500mila euro.
Un provvedimento giudicato quantomeno intempestivo, inopportuno e soprattutto contrario alla legge regionale numero 4 del 19 marzo 2009 che vieta espressamente agli Enti regionali in scadenza o in regime di prorogatio di modificare piante organiche, assumere personale o comunque compiere atti di straordinaria amministrazione, come potrebbe configurarsi una gara d’appalto di 2milioni e mezzo di euro per affidare un servizio per cinque anni.
La Saga è comunque andata avanti, nonostante la richiesta di chiarimenti; della vicenda non abbiamo saputo più nulla, poi lo scorso 22 giugno ho presentato un’interrogazione alla quale lo scorso 5 luglio il direttore della Saga Stromei ha dato risposta. La nota è però stata ufficializzata solo il 9 agosto, in occasione dell’ultima seduta del Consiglio d’amministrazione della Saga, lasciando emergere il pasticcio: il direttore nella sua risposta ha infatti rivelato che la gara si è svolta e il 10 dicembre 2009 si è tenuta la prima seduta pubblica per l’apertura della busta A, ossia per il controllo documentale; il 18 gennaio 2010 la seconda seduta di gara per la verifica dell’offerta tecnica; il primo febbraio la terza seduta per la valutazione dell’offerta economica, con l’aggiudicazione in via provvisoria alla ditta Lo Zaffiro Srl (tra l’altro la ditta uscente per lo stesso servizio), riservando l’aggiudicazione definitiva alla successiva fase di controllo e verifica delle dichiarazioni effettuate in sede di gara.
Secondo il Direttore Stromei in data 5 luglio la consegna dei documenti era ormai imminente, ma così non è stato: quell’aggiudicazione definitiva sino a oggi, dunque dopo sei mesi, non è mai avvenuta, perché le certificazioni richieste, non sono mai state presentate, in altre parole la ditta Lo Zaffiro sta lavorando senza alcun contratto e infatti i 17 dipendenti, 14 addetti alla sicurezza interna e 3 ai parcheggi esterni, sono senza stipendio dallo scorso giugno. Non solo: già lo scorso 10 giugno Lo Zaffiro ha presentato istanza di recesso dal contratto, tradotto il nostro scalo aeroportuale potrebbe restare senza servizio sicurezza da un momento all’altro.