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Pescara, Foschi su degrado Comando della Polizia municipale

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La pioggia e la neve dei giorni scorsi hanno impregnato il tetto solaio della struttura allagando il secondo piano e anche un’ala a destra del pianterreno 

PESCARA –  Armando Foschi, membro della Associazione ‘Pescara – Mi piace’, che ha effettuato un sopralluogo presso la sede del Comando della Polizia municipale in via del Circuito,a Pescara denuncia che un grosso pezzo di intonaco, largo 30 centimetri e lungo almeno 1 metro, è caduto dal secondo piano della palazzina .

Solo per un caso fortuito il cedimento è avvenuto lungo la sporgenza esterna della struttura, anziché nel solaio interno, e solo per pura fortuna il crollo si è verificato nel cortile interno dell’edificio, anziché nella parte sovrastante l’ingresso del manufatto o, peggio, nell’ala adiacente che ospita la scuola media.

A questo punto l’allarme lanciato ieri dallo stesso Foschi circa le condizioni di degrado e di pericolosità in cui versa l’intero edificio, allagato dopo il maltempo dei giorni scorsi, ha assunto il carattere della massima urgenza e impone un intervento tempestivo della giunta Alessandrini.

“La situazione evidentemente è ben più grave di come si era prospettata a un primo esame visivo – ha ricordato Foschi -. La pioggia e la neve dei giorni scorsi hanno impregnato il tetto solaio del Comando allagando il secondo piano e anche un’ala a destra del pianterreno della struttura di via del Circuito, quest’ultima zona occupata dalle macchinette del caffè ora inaccessibile, peraltro parliamo di una struttura che solo in parte è occupata dai vigili, mentre l’ala est del fabbricato è impegnata dalla scuola media ‘Michetti’.

Per tamponare l’emergenza, mentre gli stessi vigili correvano da una parte all’altra della città per aiutare i cittadini a difendersi dall’acqua alta, altri agenti hanno cercato di tamponare la copiosa infiltrazione con i metodi della ‘nonna’, ovvero posizionando catini lungo tutto il corridoio del piano superiore del comando per raccogliere l’acqua del tetto e transennando l’area con le sedie prese dall’aula conferenze, aiutandosi con il nastro isolante bianco e rosso per impedire l’accesso nell’area allagata, ovviamente resa pericolosa dalle piastrelle presenti, come pure per limitare l’ingresso al piano superiore e nella parte del pianterreno allagato.

Non solo: mentre il primo piano ospitava gli operatori del Centro Operativo Comunale, il Coc, aperto per affrontare le emergenze sulla città, gli stessi agenti hanno dovuto staccare la corrente elettrica su tutto il secondo piano, spegnere i computer e chiudere gli uffici, per evitare che un corto circuito determinasse un black out su tutto l’edificio. Su tale situazione ho richiamato l’attenzione del sindaco Alessandrini, che è anche l’assessore alla Polizia municipale, oltre che dei sindacati, ufficializzando la richiesta di un intervento da parte dei Vigili del Fuoco e dell’Ispettorato per la Sicurezza sui luoghi di lavoro della Asl.

Ma stamane è accaduto il peggio: all’interno del cortile interno della sede del Comando, che ha una pianta a ferro di cavallo, si è registrato il crollo di un grosso pezzo di intonaco frantumatosi a terra dopo essersi staccato proprio dalla sporgenza esterna del solaio del secondo piano, che è la continuazione del solaio interno, ma soprattutto è lo stesso solaio che troviamo al secondo piano della scuola adiacente e che sporge, ugualmente, sopra l’area di ingresso del pubblico e degli agenti nel Comando, nella parte antistante dell’edificio.

È solo un caso che l’intonaco caduto non abbia colpito alcuno, visto che il cortile è usato anche come area di parcheggio, ed è un caso fortunato che l’intonaco abbia ceduto nella parte esterna e non nel secondo piano, dove è visibile l’infiltrazione, ma il sindaco Alessandrini non può continuare a fare affidamento sulla sorte, che in questo periodo non sorride a Pescara e all’Abruzzo.

Suo dovere è garantire la sicurezza e la tutela dei cittadini e del personale dipendente, e oggi chiaramente non lo sta facendo. A oggi nutriamo forti dubbi sulla condizione del solaio che potrebbe far registrare ulteriori distacchi di intonaco, dunque non sappiamo se il secondo piano del comando sia effettivamente o meno agibile o se piuttosto non sia opportuno trasferire tutti gli uffici al piano terra fino a quando non verranno eseguiti i lavori di manutenzione straordinaria tesi a restituire piena sicurezza all’intero fabbricato.

Ovviamente – ha aggiunto Foschi – chiediamo di nuovo quali interventi intenda mettere in atto subito il Comune, utilizzando le procedure di massima urgenza e valutando la necessità di spostare anche il Comando in altro sito nell’attesa di restituire sicurezza alla palazzina che, in quanto luogo aperto al pubblico, necessita di un’attenzione particolare al pari delle scuole, specie dopo l’allerta scosse degli ultimi giorni. Peraltro chiediamo anche che vengano effettuate perizie accurate anche nella scuola adiacente il Comando”.

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