Erano presenti anche Carola Profeta, referente del Dipartimento tutela vittime della violenza, Guido Carinci, operatore economico la cui attività si trova da anni in piazza della Repubblica, e Benedetto Gasbarro, quale portavoce dei condomini e residenti della zona di corso Vittorio Emanuele e vie limitrofe.
AL Vicecomandante vicario dei vigili, Adamo Agostinone,presente all’incontro, è stata avanzata la proposta di recintare l’area della pinetina adiacente il Terminal bus della stazione di Pescara e trasformarla in uno spazio per lo sgambettamento dei cani, con chiusura notturna.
Tale soluzione agevolerebbe i controlli da parte delle Forze di Polizia, ma soprattutto renderebbe quell’area inaccessibile di notte ai senzatetto e a coloro che abitualmente la usano per i propri bisogni fisiologici o per dormire.
Inoltre è stato chiesto che vengano rinnovate tutte le ordinanze sindacali antibivacco e antiaccattonaggio, tutte scadute e inspiegabilmente lasciate morire dal sindaco Alessandrini.
“Il livello di degrado sociale, ambientale e umano raggiunto a Pescara ha toccato il gradino più basso possibile – ha sottolineato Foschi -. La nostra battaglia è cominciata da tre anni, sino a quando lo scorso giugno, in una lettera inviata al sindaco,
al Prefetto, al questore, al comandante dei Carabinieri e della Polizia municipale, abbiamo denunciato la situazione di abbandono in cui versa la città con particolare riferimento alla zona della pinetina del Terminal bus, proprio a due passi dalle vie dello shopping di Pescara, come corso Vittorio Emanuele e corso Umberto: la zona è quotidianamente abitata da senza fissa dimora e immigrati, probabilmente clandestini che, quando non si dedicano all’accattonaggio, sfruttando anche i minori, bivaccano sull’erba lasciando cartoni e rifiuti di ogni genere sul prato.
La mancanza di bagni pubblici induce tali soggetti a servirsi, senza alcun ritegno, di ogni angolo della città per i propri bisogni fisiologici. Parliamo di una condizione di degrado ormai cronicizzata, che ha suscitato un comprensibile e giustificato allarme tra gli operatori commerciali, sempre più preoccupati per la presenza di soggetti poco rassicuranti che probabilmente già vivono di espedienti e che potrebbero divenire facile esca della criminalità organizzata, con grave rischio per la sicurezza pubblica e per l’incolumità delle migliaia di persone che transitano nella zona per servirsi dei mezzi pubblici che fanno capo al terminal bus e alla stazione centrale.
La condizione denunciata rende obiettivamente invivibile l’intera area, oggi terra di nessuno, dove le Istituzioni brillano per la propria assenza. Il 21 luglio solo il Prefetto Provolo ha risposto alla nostra lettera lasciandoci sconcertati: in due sole righe, ci ha infatti comunicato che la nostra nota di denuncia era stata esaminata nel corso della riunione del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza pubblica del 14 luglio e che, in quella sede, ‘l’assessore all’Urbanistica Stefano Civitarese Matteucci, ha informato che è in itinere un progetto per la delocalizzazione del Terminal bus nei pressi del Ferrohotel e, in tal senso, sono in essere accordi con la società Tua’.
Ora, a parte che pare di tutta evidenza che lo spostamento del Terminal bus è legato al progetto di riqualificazione delle aree di risulta, di cui si parla da vent’anni, e quindi è un’operazione tutt’altro che imminente, ma ci sconcerta pensare che secondo il Prefetto un problema sociale di tali proporzioni possa risolversi con il semplice spostamento della stazione degli autobus. Ovviamente una risposta del genere, assolutamente inopportuna e impropria, non ci ha soddisfatto e nell’incontro con il Vicecomandante Agostinone abbiamo riproposto le problematiche, innanzitutto partendo dalla presenza in ogni angolo della città di mendicanti e bivacchi, seppur espressamente vietati dal Regolamento di Polizia urbana.
Innanzitutto – ha proseguito Foschi – vanno rinnovate le ordinanze scadute, e inspiegabilmente non prorogate dal sindaco, per vietare i bivacchi, la presenza degli ambulanti abusivi, dei mendicanti molesti e per reprimere il fenomeno della prostituzione che ha nuovamente invaso le strade di Pescara, anche con la presenza di ragazzine apparentemente minorenni. Con l’imprenditore Carinci abbiamo posto di nuovo l’attenzione sul degrado dell’area della pinetina adiacente il Terminal bus dove abusivamente si cucina, si mangia, si svolgono le operazioni di pseudo pulizia personale, come taglio dei capelli, si dorme e si fanno i propri bisogni, anche in pieno giorno.
Per tentare di contenere l’emergenza sociale, abbiamo chiesto che l’area della pinetina, che a oggi non è fruibile dalla cittadinanza, venga a questo punto recintata e destinata ad area di sgambettamento per i cani, con chiusura notturna, dalle 21 alle 6 del mattino. In questo modo la pinetina sarebbe inaccessibile di notte e probabilmente la presenza dei cittadini con gli amici a quattrozampe renderebbe l’area poco appetibile per altri utilizzi non legittimi.
Inoltre chiederemo nuovamente la convocazione di un Tavolo per l’Ordine e la sicurezza pubblica per pretendere soluzioni a quella che è una emergenza sociale, e sollecitando la partecipazione del sindaco, anziché di assessori che, non abitando neanche a Pescara, non comprendono la portata dei problemi. Ovviamente – ha aggiunto Foschi – Fratelli d’Italia si attende risposte concrete entro pochi giorni, prima della riapertura delle scuole dell’11 settembre, quando in quell’area torneranno a transitare migliaia di studenti adolescenti che hanno il diritto di muoversi in città senza correre rischi e pericoli. In caso contrario siamo pronti a organizzare un presidio dell’area chiamando a raccolta tutta la città che oggi è stufa di subire ogni genere di vessazione”.
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