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Pescara, Foschi (Pdl) su Museo del Mare e Pd

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PESCARA –  Il Presidente della Commissione Lavori pubblici Armando Foschi, replicando alla nota della consigliera Marchegiani sul Museo del mare , ha detto che l’amministrazione comunale di centro-destra non ha ereditato a Pescara né dal Pd nè dal centro-sinistra né tantomeno dalla consigliera Marchegiani il ‘Museo delle Meraviglie Marine’, ma una palazzina ‘a servizio’ del futuro Museo, quest’ultimo ancora tutto da progettare e realizzare con un ulteriore investimento pari a 5milioni di euro.Foschi ha  invitato  la Marchegiani a dare risposte , chiarendo innanzitutto perché già dal 2003 non sono stati avviati i lavori del vero Museo, e perché ha lasciato in eredità alla città un edificio privo di agibilità, dove non sono state previste neanche le uscite di sicurezza, né la scala di sicurezza.Il Presidente ha poi  ha spiegato che  l’amministrazione comunale  ha  affidato il collaudo di un edificio progettato quale ‘servizio’ al vero Museo dove si  tenterà di allestire almeno la mostra delle conchiglie, che comunque sono già esposte all’Aurum.

Ha ricordato ancora Foschi:

la consigliera Pd non ha evidentemente ben letto le carte inerenti il cosiddetto Museo del Mare, o finge di non sapere, è dunque necessario e utile riepilogare la vicenda grottesca della struttura : a Pescara il Museo del Mare, progettato nel 1999, non è ancora stato costruito. Oggi c’è solo un contenitore, nato sulle ceneri dell’ex Istituto ‘Di Marzio’ costruito in undici anni di cantiere e ben nove micro-appalti che, come prevedibile, non hanno consentito di completare l’opera, ancora oggi un’incompiuta: i lavori presso la struttura sono iniziati nel 1999, con la giunta Pace, che ha approvato il primo progetto di riqualificazione complessiva dell’immobile per un importo pari a 1milione di euro. Nel febbraio del 2003 è stato approvato il progetto esecutivo per i lavori di completamento funzionale di una parte del fabbricato, per un importo pari a 120mila 226 euro, derivanti dalle economie del progetto madre, due interventi conclusi nel luglio del 2004. Nel Piano triennale del 2004 sono stati inseriti altri 500mila euro sempre per la ristrutturazione: nel settembre del 2004 il costo dei progetti esecutivo e definitivo salgono a 623mila 949 euro – ha ancora snocciolato il Presidente Foschi -, somma investita nel 2005 sotto la voce di ‘adeguamento alle normative antisismiche dell’edificio’. Il 12 marzo del 2007 è arrivata l’ennesima perizia di variante tecnica, per un importo pari a 320mila 295 euro, lavori iniziati il 24 gennaio 2006 e conclusi il 16 maggio 2007.

Ma non è finita: il 5 giugno 2008 è arrivato l’ennesimo cantiere per l’importo pari a 800mila euro per il secondo lotto, secondo stralcio, dei lavori di ristrutturazione; e infine il 26 febbraio del 2009 è subentrata la prima perizia di variante tecnica e suppletiva, che ha richiesto l’ulteriore investimento di 94mila 622 euro; e ancora il 17 marzo 2009 è stato approvato il progetto definitivo-esecutivo di completamento per l’importo di altri 100mila euro, cantiere terminato nel novembre scorso. Ma non basta: per terminare la ‘scatola’ sarà necessaria un’ultima tranche di opere, pari a circa 150mila euro, per completare solo la recinzione esterna e la pavimentazione del terrazzo al quarto piano, escludendo l’allestimento del punto-bar, opere che comunque ci consentiranno di aprire al pubblico a malapena il pianterreno della struttura che comunque non sarà il ‘Museo del Mare’ sbandierato dal vecchio governo cittadino, ma una struttura di servizio al futuro Museo, che è ancora tutto da costruire sull’area di 400 metri quadrati lasciata libera dalla parte demolita dell’ex Istituto Di Marzio, adiacente l’attuale manufatto, con un investimento di almeno altri 5 milioni di euro.

Tre giorni fa l’amministrazione ha affidato all’ingegner Bellizzotti l’incarico di redigere il collaudo della palazzina di servizio, che dovrebbe essere pronto tra un mese e mezzo, operazione propedeutica per consentire poi l’allestimento degli interni, sulla base di un appalto già affidato, con l’installazione di alcune panchine, teche e tavoli, sufficienti per il pianterreno dove valuteremo l’opportunità di trasferire la collezione delle conchiglie. Dunque la nostra amministrazione non ha impiegato due anni per collaudare il Museo del Mare, che il centro-sinistra non ha mai costruito; piuttosto nei due anni trascorsi abbiamo dovuto rimediare alle carenze della palazzina di servizio, carenze ereditate dal centro-sinistra.

Pubblicato da
Donatella Di Biase

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