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Pescara Foschi su filovia e Presidente Testa

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PESCARA – Il capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale Armando Foschi è intervenuto ieri nella querelle relativa alla Filovia,alimentata dalle dichiarazioni del  Presidente della Provincia di Pescara uscente, Guerino Testa, ribadendo che  la maggioranza di governo di centro-destra, a partire dal sindaco Albore Mascia, ha sempre sostenuto e continuerà a sostenere la realizzazione della filovia a Pescara. Ha ricordato che l’attuale amministrazione comunale è stata l’unica a difendere quell’opera, nel silenzio generale di tutti gli altri pubblici amministratori, a partire dal Presidente della Provincia di Pescara.

Proprio contro  Testa Foschi lancia i suoi strali dicendo che lo stesso:

all’improvviso, investito della candidatura a sindaco per il Nuovo Centro-destra, si è accorto che a Pescara esiste quel cantiere. E all’improvviso si erge a difensore dell’opera, o meglio del Presidente della stazione appaltante del cantiere, la Gtm, ovvero Michele Russo, che, guarda caso, è anche lo spin doctor della sua campagna elettorale. A questo punto giriamo a Testa le domande che il sindaco Albore Mascia ha posto giorni fa al Presidente Russo senza ricevere alcuna risposta: ci spieghi, il Presidente-candidato sindaco Testa perché da oltre un anno su quel cantiere non si è mosso uno spillo; perché un anno fa la Gtm ci ha costretto a spostare il mercato rionale del mercoledì per effettuare la tesatura dei cavi elettrici e perché quella tesatura non è avvenuta per un anno, ma all’improvviso il Presidente Russo se la ricorda a due mesi dal pronunciamento del Tar sul ricorso contro la filovia e soprattutto a quattro settimane dal ritorno alle urne. E’ evidente che l’enorme ritardo registrato sinora nei lavori e l’improvvisa accelerazione pretesa oggi assumono contorni quantomeno anomali e sospetti. Il sindaco Albore Mascia non ha fatto alcuno ‘scivolone’, ma sta semplicemente chiedendo l’uso del buon senso amministrativo e il rispetto delle regole; il candidato sindaco Testa farebbe meglio a leggere le carte prima di avventurarsi nella difesa del proprio spin doctor”.

“Il centro-destra – ha detto Foschi – crede fortemente nella realizzazione della filovia, quale unico mezzo di trasporto pubblico di massa veloce e realmente competitivo rispetto al traffico privato. Tuttavia crediamo anche nella necessità di garantire un cantiere veloce, rapido, tempestivo, come non è stata sino a oggi quell’opera che ha subito ritardi mai spiegati o quantomeno giustificati, ritardi che l’amministrazione comunale ha tollerato con pazienza, subendo, peraltro, da sola, i mal di pancia e la rabbia della popolazione che, un anno fa, si è vista spostare il mercato rionale del mercoledì, tolto dalla strada-parco e portato tra viale Kennedy, via Cadorna e via Settembrini. E quel mercato è stato spostato proprio perché, come dimostrano le carte, le lettere e i documenti datati 2013, la Gtm e la Balfour Beatty avevano bisogno della disponibilità totale delle aree per effettuare la tesatura dei cavi elettrici. Ovviamente è passato un anno, ma i cavi non sono stati sistemati, senza che mai la Gtm o la Balfour abbiano sentito la necessità di giustificare il proprio ritardo nei confronti di un’amministrazione e di un sindaco che hanno sempre difeso quell’opera. Oggi il sindaco Albore Mascia, che credo abbia dimostrato una disponibilità e uno spirito di comprensione oltre ogni misura, non ha bloccato certamente il cantiere, ma, semplicemente facendo appello al buon senso amministrativo e al rispetto delle regole, ha chiesto di attendere, a questo punto, il prossimo 19 giugno quando il Tar si pronuncerà nel merito del ricorso contro la filovia. Un rinvio peraltro necessario perché nel frattempo nell’area sono attualmente aperti 29 cantieri stradali e chiudere altre vie, per consentire la tesatura dei cavi, significherebbe la paralisi del traffico. Non crediamo, in tutta onestà, che la mancata tesatura dei cavi, per le prossime sei settimane, possa inficiare un cantiere che viaggia con almeno un anno di ritardo, e non certo per colpa del Comune di Pescara o del sindaco Albore Mascia. Piuttosto spiace dover constatare che anche il Presidente Testa, preso dal convulso periodo pre-elettorale, sia scivolato in una sciocca strumentalizzazione, peraltro ponendosi in modo imbarazzante in pieno conflitto d’interessi, visto il doppio ruolo di Michele Russo. Piuttosto il presidente Testa, visto il suo rapporto privilegiato, ci aiuti oggi ad avere quelle risposte che non siamo riusciti ad avere dal Presidente Russo e soprattutto lo solleciti a effettuare quelle opere fondamentali per legittimare il cantiere, come l’abbattimento delle barriere architettoniche, opera pure compresa tra le prescrizioni della Via e che comunque la Gtm dovrà realizzare obbligatoriamente prima di aprire la filovia ai filobus”.

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