Il Portavoce di Fd’I-An ne denuncia lo stato di degrado e presumibile inquinamento e sollecita controlli
PESCARA – Un rigagnolo di acqua putrida e maleodorante, prima di sfociare nel Mare Adriatico, lambisce le due spiagge libere di via Primovere e, probabilmente, a loro insaputa i bagnanti convivono con un ambiente inquinato.
Secondo alcuni è una oasi naturale spontanea ma, alla vista di chi vi passa, si presenta una zona abbandonata a se stessa, degradata, ricettacolo di ratti, zanzare e insetti nocivi e pericolosi per la salute dell’uomo.
La segnalazione arriva da Armando Foschi, Portavoce di Fd’I-An, che chiede al Comune un immediato controllo da parte dell’ARTA e un eventuale intervento di bonifica.
“Vale la pena ricordare che la zona è a ridosso di prestigiose strutture turistiche”, afferma Foschi, “al confine di un frequentatissimo tratto di spiaggia libera, limitrofe a piccole attività commerciali che stentano a sopravvivere”.