Seguiranno quelli del Genio Civile per ripristinare le sponde
PESCARA – Aca al lavoro per ripristinare la condotta che corre sotto Fosso Grande. Si tratta di un intervento indispensabile per il prosieguo dei lavori di ripristino e messa in sicurezza del canale lavori ad opera della Regione, Servizio Genio Civile, che fanno seguito agli smottamenti registrati durante l’ondata di maltempo avuta all’inizio dell’anno. Se le condizioni meteo lo consentiranno entrambi gli interventi dovrebbero concludersi in circa tre mesi.
“Si tratta di un intervento essenziale e atteso – così il vicesindaco Antonio Blasioli, assessore ai Lavori Pubblici – perché senza questi lavori la Regione Abruzzo, servizio Genio Civile, non può procedere al risanamento delle sponde.
Le cose si stanno mettendo molto bene per questo canale che era stato una delle prime cause degli allagamenti che ci furono nel dicembre 2013 e su cui siamo tornati ad intervenire due anni fa con una manutenzione straordinaria che non era stata effettuata prima.
L’intervento iniziato da Aca è finalizzato alla messa in sicurezza delle tubazioni, il progetto della Regione, invece, completa gli interventi fatti due anni fa e interessa non solo il tratto del fosso che si trova all’altezza della Vemac, ma anche tratti più a sud.
A seguito degli intensi eventi meteorici verificatisi nei primi mesi del 2017 che hanno causato degli importanti dissesti lungo l’asta del fosso stesso, si è evidenziata la presenza di un attraversamento sub-alveo di due importanti condotte di approvvigionamento idrico di competenza della Società A.C.A. S.p.A. L’attraversamento delle condotte (del diametro pari a 500 e 800 mm) venute alla luce a causa dell’azione erosiva dell’acqua, è presente nel tratto subito a valle del ponte carrabile e di quello pedonale di via Francia tra i due Comuni di Pescara e Spoltore.
L’azione dell’acqua durante l’evento meteorico ha causato il crollo della soglia in cemento originariamente posta a protezione delle tubazioni che passavano a circa 80 cm di profondità rispetto al fondo originario dell’alveo. Successivamente tale soglia è stata rimossa per la messa in sicurezza, esponendo però ulteriormente il fondo dell’alveo. L’azione erosiva della corrente ha abbassato il fondo del fosso fino a scoprire completamente le tubazioni dell’acquedotto. È pertanto necessario e impellente tornare a proteggere le tubazioni riportando la quota di scorrimento delle acque alla posizione originaria.
Il fondo sarà rivestito con materassi di tipo “Reno” di spessore variabile, il tutto a realizzare una vasca di dissipazione chiusa da una “controbriglia”.
Definiti questi interventi il canale tornerà ad essere del tutto in sicurezza, com’è già stato dimostrato dalla prima ondata di pioggia affrontata la settimana scorsa, che non ha creato alcun problema al fosso, che, una volta definiti gli interventi vedrà tornare praticabile anche la pista ciclabile realizzata lungo un tratto delle sue sponde anche per creare condizioni di maggiore sicurezza alle utenze deboli che attraversano questo importante snodo viario di ingresso e uscita della città”.
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