Si erano infatti impossessate degli oggetti in oro e del denaro contante trovato nella casa, nascosto addosso. La perquisizione ha anche permesso di rinvenire, all’interno della borsetta di una delle due, guanti in stoffa utilizzati per non lasciare impronte durante il “lavoro”. Una delle due sorelle ha tentato di evitare il carcere fornendo una falsa data di nascita, riferendo di avere tredici anni e non essere quindi imputabile.
Tuttavia l’esame radiologico ha smentito quanto riferito e pertanto, oltre a dover rispondere di furto, la ragazza è stata anche denunciata per false dichiarazioni rese sull’identità. Le due sorelle, già con un “rispettabile” pedigree criminale e scappate ambedue da case famiglia del centro Italia, sono state condotte presso il centro di prima accoglienza dell’Aquila in attesa di comparire in aula per la convalida.
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