PESCARA – Proseguono serrati i controlli della Polizia di Stato volti a contrastare qualsiasi forma di illegalità sul territorio Pescarese. Due sono stati gli arresti effettuati nelle ultime dodici ore dalle Volanti della Questura. Il primo episodio risale al tardo pomeriggio di ieri, quando una ragazza, in via Tiburtina, dopo aver fermato una macchina con alla guida un uomo di 76 anni, sarebbe salita a bordo della vettura ed avrebbe iniziato a chiedere del denaro. Alla risposta negativa dell’uomo, la ragazza, prima di scendere dall’auto, avrebbe afferrato repentinamente il portafogli che l’automobilista teneva sul cruscotto, senza che quest’ultimo si accorgesse di nulla.
Dopo essere ripartito, l’uomo, notata l’assenza del portafogli, tornava al punto di partenza, tentando di rintracciare la giovane, che nel frattempo si era portata in un bar ed aveva effettuato acquisti utilizzando il bancomat presente nel portafogli sottratto. Fortunatamente, in tale frangente, una volante stava transitando in zona, il derubato attirava quindi l’attenzione degli agenti a cui raccontava l’accaduto. La pattuglia, grazie alla descrizione della ragazza fornite dal malcapitato, in pochi minuti riusciva a fermare la giovane, che veniva condotta in Questura. Dopo aver ricostruito la dinamica dei fatti e proceduto alla sua identificazione, la donna è stata arrestata e condotta presso la propria abitazione in attesa della convalida della misura precautelare adottata.
Nel corso della decorsa notte, un giovane cittadino straniero ha cercato di dare fuoco ad un box pubblicitario presente all’interno della stazione ferroviaria.
L’azione dell’uomo non è passata però inosservata ed immediatamente sul posto sono giunte le pattuglie della volante, i cui operatori hanno immediatamente avvertito l’odore acre che aveva invaso la sala d’attesa. Il 24enne ha abbandonato il proprio intento solo a seguito dell’intervento da parte degli agenti, verso i quali ha poi tentato di avventarsi ma è stato prontamente bloccato e tratto in arresto per resistenza e danneggiamento a seguito di incendio.
Al termine delle rispettive udienze di convalida, il giudice ha disposto per entrambi la misura cautelare del divieto di dimora a Pescara.