PESCARA -Dal 22 luglio al 7 novembre il Museo d’arte moderna “Vittoria Colonna” di Pescara ospiterà la mostra internazionale “Futurismo: dinamismo e colore”, promossa dal Comune di Pescara in collaborazione con Rizziero Arte e curata da Maurizio Scudiero, considerato uno dei massimi esperti italiani sul tema.
L’evento culturale sarà come un lungo viaggio alla scoperta di quella che è stata molto più di una semplice ‘tendenza’ artistica, ma piuttosto una vera corrente di pensiero che ha rivoluzionato letteratura, arte, cinema, musica, ogni forma di espressione, coinvolgendo intere generazioni di intellettuali.
Con 85 opere di Balla, Boccioni, Depero, Carrà e Severini la mostra costituirà per Pescara anche l’occasione per rientrare all’interno di quei circuiti internazionali, nei quali aveva esordito otto anni fa con la mostra delle opere di Marc Chagall, che fece registrare 25mila visitatori paganti e 5mila ingressi omaggio, tra cui soprattutto scolaresche. In tali circuiti oggi l’amministrazione comunale intende tornare a giocare un ruolo da protagonista.
Il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia , nel corso della conferenza stampa convocata con il Presidente della Commissione consiliare Cultura Augusto Di Luzio per presentare l’evento, ha sottolineato :
parliamo di una mostra che calamiterà sul capoluogo adriatico l’attenzione dei massimi esperti del mondo dell’arte, dei critici, ma soprattutto degli appassionati. L’esposizione sarà la testimonianza lampante della vivacità della nostra città, giovane, dinamica, fresca, dalle mille potenzialità, una città dal respiro metropolitano, qualche giorno fa l’abbiamo definita, senza timore di smentita, la ‘capitale’ d’Abruzzo, senza nulla togliere a L’Aquila, è il suo motore economico, l’ammiraglia della Regione.
Una città che è sicuramente matura per ospitare eventi di respiro internazionale, mostrando finalmente il coraggio di aprirsi verso l’esterno e di confrontarsi con altre realtà, affrontando la concorrenza sul mercato ma soprattutto cogliendo la possibilità di mettere in mostra il proprio ‘saper fare’. E’ questa la consapevolezza che da un anno sta guidando le nostre scelte, la nostra volontà a non fermarci all’offerta locale, ma piuttosto a creare occasioni di confronto tra le produzioni del territorio e ciò che c’è all’esterno dei nostri confini. E per la verità Pescara aveva già dato prova di questa maturità circa otto anni fa, quando abbiamo deciso di dotare il territorio di un Museo d’Arte Moderna, il Vittoria Colonna, recuperando l’edificio dell’ex sede dell’Università ‘D’Annunzio’, in via Gramsci, e poi allestendovi il primo evento in assoluto, la mostra di Marc Chagall, un’iniziativa che ebbe un successo incredibile, straordinario con 30mila visitatori.
Il nostro intento era quello di iniziare una tradizione, di caratterizzare quella struttura solo con grandi appuntamenti con l’arte. Purtroppo chi ci ha seguiti nell’amministrazione della città non ha condiviso tale volontà e il ‘Colonna’ si è tristemente caratterizzato per aver ospitato mostre di manifesti politici, un autentico oltraggio, o una specie di libreria del ‘libero scambio’, snaturando di fatto l’anima della struttura. Nel nostro programma di governo, però, abbiamo subito deciso di riprendere la nostra tradizione, di restituire al Museo Colonna il ruolo che meritava, di tornare a ospitare esclusivamente grandi appuntamenti. E dopo Chagall Pescara ospiterà il meglio del Futurismo.
Mascia inoltre ha spiegato che l’esposizione documenta la nascita e l’evoluzione del Futurismo, dalla sua fondazione fino agli anni ’40. Soprattutto la mostra vuole raccontare non solo le opere futuriste, ma anche il pensiero che ha influenzato l’arte e la vita stessa di quegli anni in Italia e all’estero e soprattutto la rivoluzione prodotta. Il Futurismo è stato uno dei rari casi in cui la cultura italiana è tornata protagonista a tal punto da influenzare e trainare nel movimento anche artisti e intellettuali di altri paesi.
Ha puntualizzato il Presidente Di Luzio:
l’evento straordinario è che quest’anno cade il centenario del futurismo pittorico, perché è vero che il Manifesto del Futurismo venne pubblicato da Filippo Tommaso Marinetti su Le Figaro nel febbraio del 1909, ma si trattava del manifesto letterario; il Manifesto pittorico venne invece pubblicato l’anno seguente, frutto del lavoro congiunto di Marinetti, Russolo, Balla, Severini e Carrà. Non solo: negli ultimi anni è emerso anche un legame particolare tra Marinetti e la nostra città, visto che nel 1897 il poeta venne a Pescara, quale inviato di un giornale parigino, per ascoltare un comizio elettorale di Gabriele D’Annunzio e, nell’occasione, rimase colpito dal nostro Bagno Borbonico, dal ponte di ferro e dal dinamismo del nostro mercato, addirittura nelle sue cronache ha ricordato anche il nome del farmacista Luise.
Intanto la mostra sarà aperta per una ‘vernice’ il 21 luglio alla presenza esclusiva delle Autorità e del curatore della mostra Scudiero che illustrerà l’esposizione e dal 22 luglio scatterà l’inaugurazione al pubblico, applicando il biglietto d’ingresso intero a 6 euro e 4 euro il ridotto : l’orario di ingresso nel periodo estivo sarà dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 24; dal 21 settembre entrerà in vigore l’orario autunnale, ossia dalle 9.30 alle 13.30 e dalle 15 alle 20. Per comprendere la valenza dell’iniziativa pensiamo che tutta la mostra è stata assicurata per la cifra di 13milioni 160mila euro, ossia 25 miliardi di vecchie lire, un solo quadro di Balla costa 1milione 800mila euro. Le opere che vedremo provengono dalle collezioni delle associazioni aderenti al gruppo Futur-ism e da singoli collezionisti privati. Domenica prossima inizierà l’allestimento che sicuramente ci imporrà l’utilizzo di tutti gli spazi sui due livelli del Museo e intanto per meglio promuovere l’evento stiamo pensando di effettuare il lancio dei volantini sull’intera spiaggia abruzzese, oltre ad aver previsto l’installazione di bandiere e lucidi attorno all’edificio stesso.