Una poetica del corpo e della psiche stessa intesi come materiali, per arrivare all’ultima sezione dove il discorso si rovescia e si fa scopertamente pubblico: la materia diventa quella negativa dei rifiuti e degli scarti che la modernità produce avvelenando l’ambiente e la vita, in un degrado che coinvolge tutto.
Una poetica che in questo modo evoca con potenza il rimosso che mascherato dietro a ogni innocenza.
Tommaso Ottonieri (1958), scrittore, saggista, poeta e critico letterario.
Figlio d’arte (il padre era lo scrittore Mario Pomilio), Ottonieri è docente di Letteratura italiana nell’Università di Roma 1 (La Sapienza). Tra le sue pubblicazioni: Dalle memorie di un piccolo ipertrofico (No reply, 2008), Contatto, (Cronopio, 2002), La plastica della lingua (Bollati Boringhieri, 2000).
L’incontro si terrà nella sala conferenze del Mediamuseum (piazza Alessandrini 34, 65127 Pescara).
Ingresso libero.
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