Oltre 500 persone per ricordare i danneggiati da vaccino e dire no al Decreto del Governo sui vaccini
PESCARA – Anche a Pescara, si è svolta sabato 3 Giugno, la manifestazione organizzata per la ricorrenza della “Giornata Internazionale di sensibilizzazione per i danneggiati da vaccino”.
Presenti anche tanti genitori abruzzesi, con bambini anche gravemente danneggiati da vaccini, a conferma che i vaccini non sono affatto sicuri.
Gli organizzatori, che si sono succeduti nei loro interventi, hanno tutti precisato che se mai dovesse essere reso valido il Decreto Legge della Lorenzin, il cittadino italiano sarà declassato rispetto agli altri cittadini non solo d’Europa, ma del mondo!!
Nella maggioranza dei paesi comunitari, infatti, oltre a non esserci obbligo sulla pratica vaccinale, non esiste alcun obbligo vaccinale per accedere alle scuole dell’obbligo o alle comunità infantili.
Per Rossana Liberatoscioli, referente regionale Comilva
“ogni anno si registrano nel mondo occidentale migliaia di reazioni serie ai vaccini, con centinaia di , contrariamente a quanto vogliono farci credere, morti e di menomazioni permanenti (persino Fleming scopritore della penicillina è morto per una vaccinazione!). Ecco perché siamo qui, anche per protestare contro il decreto che prevede l’obbligatorietà di 12 vaccinazioni “.
Per David Gramiccioli, portavoce nazionale del Movimento per la Libertà di Scelta che ha organizzato la manifestazione, venuto appositamente a Pescara:
“quello che più ha fatto indignare le persone che sono scese in piazza in tutt’Italia, è che il governo, senza nessuna evidenza epidemiologica, sta cercando di punire chi non si conforma al dogma del vaccino”.
Per Gabriele Bettoschi, del comitato organizzatore:
“Quello che più rende non credibile il Decreto sui vaccini è che non potranno più andare a scuola i bambini non vaccinati, perché pericolosi per la comunità, ma tale pericolo, però, non sussiste se si paga la multa prevista. I genitori ricchi, quindi, potranno scegliere di continuare a non vaccinare, i genitori poveri:no! Se dovesse essere reso esecutivo il Decreto Lorenzin, sarebbe un grave colpo alla democrazia e ai diritti acquisiti dalla società civile.”
Per Stefania Frullino, avvocato del comitato organizzatore
“Imporre i vaccini con un Decreto Legge, è la prova che il Ministero della Salute non ha più altro modo per convincere sulla loro sicurezza: è la prova di quanto sempre più l’Italia sia lontana dal resto dell’Europa”.