PESCARA – Oggi, 10 febbraio si celebra il Giorno del Ricordo, dedicato alla memoria delle vittime delle Foibe.
Il consigliere comunale del Pdl Vincenzo D’Incecco nel corso della conferenza stampa convocata ieri dal Gruppo Consiliare del Pdl ha annunciato l’iniziativa per ricordare tale giorno. Presenti anche il vicecapogruppo Armando Foschi, Presidente della Commissione consiliare Lavori pubblici, il consigliere Vincenzo Berghella, Presidente della Commissione consiliare Sanità, il consigliere Augusto Di Luzio, Presidente della Commissione Cultura, e il consigliere della Circoscrizione Colli Lorenzo Rossi con il Presidente Mauro Renzetti.
Il gruppo consiliare del Popolo della Libertà ha acquistato il libro ‘Foibe, Martiri dimenticati’ con il relativo dvd, che a partire da oggi verrrà consegnato agli Istituti superiori di Pescara per consentire ai giovani di conoscere pagine di storia che mai più dovranno ripetersi. Il libro racconta la tragedia delle Foibe e aiuta a ricordare il martirio di migliaia di italiani uccisi nelle cavità carsiche solo perché italiani, nomi, volti, storie che per anni sono rimasti avvolti nel silenzio, sino a quando nel 2004 si decise di istituire ‘Il Giorno del Ricordo’ dedicato alla tragedia del popolo Giuliano-Dalmata.
Ha detto il consigliere D’Incecco:
anche Pescara domani commemorerà con una cerimonia solenne il Giorno del Ricordo, dedicato alla memoria delle vittime delle Foibe: i dati ufficiali parlano di 999 italiani uccisi solo tra l’8 settembre del 1943 e il 2 novembre del ’43, ma in realtà sono migliaia i cittadini gettati morti o vivi all’interno delle decine di cavità carsiche rintracciate negli anni successivi: molti sono morti sepolti vivi, gettati a 150 metri di profondità, o uccisi dalla dinamite con la quale si cercava di far esplodere quelle stesse cavità per nascondere l’eccidio agli occhi del mondo. E molte cavità sono ancora oggi inesplorate, dunque il numero degli infoibati resta incalcolabile. Ma il dramma del popolo Giuliano-Dalmata è legato anche all’esodo di migliaia di persone costrette a lasciare la propria terra, la propria storia umana, per tentare di ricostruire la propria vita altrove.
Dopo sessant’anni di assoluto silenzio, quando il dramma delle Foibe e della pulizia etnica erano spariti anche dai libri di scuola, è iniziata la fase della riscoperta, del racconto, finchè nel 2004 è stato istituito il Giorno del Ricordo. Per celebrare tale ricorrenza il Gruppo Consiliare del Pdl del Comune di Pescara ha deciso di spendere il fondo a propria disposizione per l’acquisto di un libro, ‘Foibe, Martiri dimenticati’, con allegato un dvd che in trenta minuti racconta, anche con immagini forti, quella tragedia umana con un excursus storico su cosa sono le ‘foibe’, rivissute attraverso alcune testimonianze reali. Le 50 copie del testo acquistate verranno donate alle Biblioteche di tutti gli Istituti superiori della città, per consentire agli studenti di conoscere, approfondire, offrendo anche un ulteriore strumento ai docenti. In tale maniera andremo anche a onorare la memoria di quegli esuli che ancora oggi chiedono sia fatta chiarezza sulla loro tragedia umana.
Ha ricordato il vicecapogruppo Foschi:
nel 1998 l’amministrazione comunale di Pescara ha deciso di intitolare ai Martiri Giuliano-Dalmati una piazza sulla quale è stato sistemato anche un cippo, ossia la rotonda del Rampigna, piazza inaugurata nel 2001 alla presenza del sindaco dei Giuliano-Dalmati nel mondo, lo stilista Missoni. Ricordiamo che sino a dieci anni fa la tragedia delle Foibe era in realtà ancora sconosciuta alla maggior parte dei cittadini. La Rai ha poi voluto raccontare la storia in uno sceneggiato, ‘Il Cuore nel Pozzo’, con l’attore Beppe Fiorello, che grazie al successo riscosso, ha rivelato al mondo intero una tragedia tutta italiana.
Nel corso della conferenza stampa è stato anche letto il messaggio inviato dal Presidente dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia-Dalmazia e Foibe, Mario Di Racca, che ha espresso soddisfazione per l’iniziativa
volta a far conoscere a scuole, professori e studenti la tragedia che ha devastato la Venezia-Giulia e Dalmazia e le sue italianissime genti. Per troppo tempo, per oltre sessant’anni, politici miopi e vili hanno occultato con un ignobile e vergognoso silenzio questa profonda ferita inferta alla Patria. Oggi l’istituzione del giorno del ricordo rappresenta una grande conquista morale e politica del mondo dell’esodo, che ha visto così riconosciuto dalla nazione il sacrificio degli istriani, dei fiumani e dei dalmati per la loro fedeltà alla patria italiana, pagata con il sangue di migliaia di martiri e con l’esilio di 350mila persone dalla terra natale, ove costituivano da secoli una popolazione autoctona, ricca di arte e di cultura, che fanno parte integrante del patrimonio di memorie e di tradizioni del popolo italiano.