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Pescara, via Colle di Mezzo: scoppia la guerra dei cassonetti

da Redazione

Antonelli nuove regole per affidamento incarichi e lavoriPESCARA – Il Capogruppo di Forza Italia al Comune di Pescara ,Marcello Antonelli rende nota la protesta un gruppo di cittadini di via Colle di Mezzo per i  cassonetti dei rifiuti spostati sotto le proprie abitazioni .Tali cittadini facendo la  raccolta differenziata porta a porta spinta non usufruiscono più dei vecchi cassonetti stradali. Ma in piena notte i contenitori utilizzati quotidianamente da un condominio e da un ristorante di pesce posto lungo la stessa strada sono stati delocalizzati.

Antonelli assicura che presenterà un’interrogazione urgente per costringere l’assessore delegata Marchegiani a dire chi ha ordinato lo spostamento ingiustificabile dei cassonetti, per quale ragione siano stati posizionati sotto le case dei cittadini coinvolti nel porta a porta, togliendoli dal condominio e dal ristorante che poi effettivamente li utilizzano, e chiedendo il loro immediato trasferimento nella precedente ‘isola’ ecologica.

 Antonelli ,facendosi dunque portavoce del disagio e della rabbia di decine di famiglie di via Colle di Mezzo,ha sottolineato:

“Quello che sta succedendo in via Colle di Mezzo è veramente paradossale : tra sabato e domenica sono stato raggiunto dalla protesta di decine e decine di cittadini per un inspiegabile valzer di cassonetti dei rifiuti. In sostanza, nella strada è stato istituito dal Comune il servizio della raccolta differenziata dei rifiuti porta a porta spinto, ovvero i cittadini si sono visti togliere i grandi cassonetti nelle cosiddette ‘isole’ ecologiche sotto casa, e a ogni famiglia sono stati consegnati i mastelli per la raccolta separata di secco, umido, plastica, vetro e carta.

Ogni sera quei cittadini sono tenuti a posizionare fuori dal cancello di casa i rifiuti differenziati seguendo il calendario stilato e deciso dal Comune, intervento imposto dalla legge che, alla lunga, ha l’obiettivo di ottimizzare la gestione dei rifiuti, riducendone anche i costi, ma che comunque oggi determina un disagio per i cittadini che pure si sono adeguati.

In via Colle di Mezzo gli unici a non dover fare la differenziata porta a porta sono i residenti del condominio posto al numero civico 19/6 della strada e i titolari di un ristorante di pesce molto noto nella zona, che continuano a beneficiare dell’utilizzo dei grandi cassonetti dei rifiuti posizionati in strada, ovviamente a ridosso dell’attività e del condominio.

Chiaramente, però, la presenza di quei grandi cassonetti è ingombrante e spesso sgradevole: i bidoni non vengono lavati e igienizzati e spesso dal loro interno fuoriesce un pessimo odore, per non parlare dei ritardi nella raccolta, che spesso trasformano le isole ecologiche a servizio di condominio e ristorante in mini-discariche, con buste accatastate anche fuori dai cassoni, occupando strada e marciapiede.

Tuttavia tra sabato notte e domenica è arrivata la svolta:

quando i cittadini che fanno il porta a porta si sono svegliati hanno visto i cassonetti a servizio del condominio fuori posto, ovvero non più sotto il complesso edilizio, ma erano stati posizionati, tutti in fila, davanti alle mono o bi-familiari che non hanno bisogno di quei cassonetti perché seguono il porta a porta spinta.

In altre parole, loro quei cassoni non devono usarli, perché devono differenziare i rifiuti a monte, in casa, ma devono subire il disagio dei cattivi odori e delle buste lasciate fuori dei cassonetti del condominio.

Chiaramente il loro spostamento era stato frutto di un blitz notturno, supponiamo della Attiva, che gestisce il settore, senza però che nessuno fosse stato avvisato del cambiamento. Il secondo blitz è avvenuto nella notte tra domenica e lunedì, quando sono stati spostati anche i cassonetti a servizio del ristorante di pesce, portati sempre sotto casa dei cittadini che invece fanno il porta a porta, senza che nessuno si fosse preoccupato di spiegare le ragioni di tale trasferimento, forse perché una ragione non c’è e non c’è neanche una valida giustificazione, fatto salvo il racconto di alcuni cittadini che avrebbero visto aggirarsi in zona un consigliere comunale di maggioranza, a colloquio con i residenti del condominio e del ristorante, che hanno poi beneficiato del trasferimento dei cassonetti maleodoranti e ingombranti.

Ovviamente è impossibile mettere in collegamento la chiacchierata con il trasloco, ma il sospetto dei residenti è legittimo e comprensibile. E allora è giusto fare chiarezza: per tale ragione – ha specificato il Capogruppo Antonelli – presenterò un’interrogazione in Consiglio comunale per sapere chi abbia materialmente deciso e ordinato il trasferimento dei cassonetti, circa una decina, sotto la casa di cittadini che non li possono usare facendo la differenziata porta a porta; quale oscura motivazione possa aver determinato quel trasloco, ovvero a chi davano fastidio e perché i cittadini del porta a porta dovrebbero invece tollerarne la presenza davanti la propria casa non avendone bisogno.

Infine chiederemo di portare in Consiglio comunale l’ordine scritto che sicuramente avrà imposto ad Attiva di traslocare i bidoni, perché non possiamo e non vogliamo pensare che all’origine del dispositivo ci sia un eventuale ordine verbale e se l’assessore delegato Marchegiani ne fosse a conoscenza. In ultimo chiederò l’immediato ripristino del posizionamento originale dei bidoni, ovvero davanti al condominio e al ristorante che usano quei bidoni, visto peraltro che quella posizione non creava neanche problemi di viabilità e sicurezza stradale”.