In una nota stigmatizzano lo stop dal Consiglio comunale alla Pedonalizzazione di Corso Vittorio oltre che “il nuovo clima che si respira” nello stesso grazie all’assoluzione di D’Alfonso
PESCARA – I Consiglieri del P.D. in un comunicato rendono noto quanto accaduto ieri nel Consiglio comunale di Pescara.Recita la loro nota:
Con 26 voti a favore ed 1 astenuto (Foschi) il Consiglio comunale ha approvato la mozione che blocca il progetto di pedonalizzazione di Corso Vittorio Emanuele e la maggioranza ha sfiduciato il Capogruppo del PdL.A nulla è valso l’appello lanciato nei giorni scorsi dal Sindaco Mascia con una accorata lettera indirizzata alla sua maggioranza al grido di: “serriamo le fila”.Quella maggioranza ha risposto oggi con una eclatante resa sul progetto, improvvisato ed inopportuno, che prevedeva la pedonalizzazione di Corso Vittorio Emanuele cosa ancor più grave spostare il carico sull’area di risulta.La fibrillazione che ha pervaso l’opinione pubblica, l’opposizione consiliare e le categorie economiche e sociali interessate dal progetto masciano, unita ad una salutare dose di buon senso che ha pervaso una importante fetta della maggioranza, letteralmente scardinata, durante i lavori consiliari, dagli interventi precisi e puntuali svolti dal Presidente della Commissione Infrastrutture, Di Pino Salvatore, e dalla opposizione che mettevano in evidenza l’approssimazione e la scarsa visione della mobilità cittadina, partorita dalla Giunta Mascia, facevano breccia tra gli irriducibili pasdaran del Sindaco che decidevano per una onorevole ritirata.
Ripensare la mobilità e condividerne le scelte con la Città, diversamente da quanto sin qui fatto, sono stati gli elementi che più di altri hanno portato all’approvazione della mozione presentata da consiglieri di entrambi gli schieramenti ma che vedeva la forte ed ostinata contrarietà della Giunta comunale.Al di là del fatto contingente, la giornata odierna ha messo in evidenza il nuovo clima che si respira nell’aula consiliare, effetto anche di quella sentenza assolutoria che ha riguardato l’ex Sindaco D’Alfonso – peraltro completamente e volgarmente ignorata dal Sindaco Mascia -, che inevitabilmente metterà alle corde una disarticolata ed inconcludente maggioranza che cerca disperatamente ogni appiglio per non distaccarsi da quella poltrona che rappresenta l’ultimo salvagente di questa classe di governo per mantenere un potere sempre più effimero ed a scapito dell’interesse della comunità pescarese.Diversamente dagli auspici invocati dal Sindaco Mascia, questo scorcio di consiliatura sarà, per Lui, una lenta ed inesorabile consunzione determinata dalla assenza di autorevolezza di governo oltre che di mancanza di un progetto politico. Carenze e deficienze patologiche che hanno potuto emergere solo ed esclusivamente per l’impedimento arrecato alla parte avversa.
Di fronte a questo scenario il Sindaco Mascia dovrebbe fare suo il pensiero di Emily Dickinson: “meglio accendere una candela che brancolare nell’oscurità.” Quella candela altro non è che il giudizio dei cittadini.