Riceviamo e pubblichiamo la nota di Daniela Santroni e Ivano Martelli, Consiglieri Gruppo Sel
PESCARA – Oggi in aula si vota il bilancio, un bilancio che, se pur con qualche boccata di ossigeno sulla spesa sociale, ha ancora grandi criticità sul versante degli investimenti per cultura e turismo.
Per SEL la cultura è valore imprescindibile per una comunità e riteniamo dovrebbe esserlo per l’intera amministrazione comunale. Per questo il nostro voto positivo al bilancio è condizionato ad un ordine del giorno, da allegare al bilancio, presentato in aula insieme ad alcuni consiglieri della maggioranza che prevede l’impegno del consiglio e dell’amministrazione:
– ad adoperarsi presso la Regione Abruzzo per verificare e sollecitare la possibilità di utilizzare, in maniera aggiuntiva alle risorse già disponibili, parte dei fondi strutturali comunitari della programmazione 2014/2020 per la copertura delle spese per i servizi sociali (LIVEAS);
– a dare priorità, in caso di successive variazioni di bilancio per l’annualità 2015, al reintegro di quota parte dei fondi per cultura e turismo;
– ad adoperarsi, sin da ora, per l’introduzione, nel più breve tempo possibile e comunque non oltre il 1 gennaio 2016, della tassa di soggiorno da finalizzare ad interventi turistici e culturali;
– a dare assoluta priorità nell’annualità 2016 alla copertura del taglio delle politiche sociali previsto di € 1.843.849,39 con l’utilizzo di quota parte del fondo di accantonamento per le spese correnti (da rinegoziazione mutui annualità 2015) di € 2.257.470,00.
“Per dare maggiore forza e incisività alle nostre proposte abbiamo deciso di dare un segnale forte al Consiglio, decidendo di rinunciare al 10% lordo dei nostri gettoni di presenza maturati mensilmente nell’anno 2015 per finalizzarli alle attività culturali del Comune di Pescara. Questa nostra scelta varrà fino al perdurare delle difficoltà di bilancio sui settori per noi strategici: sociale e cultura. Non ci interessa, infatti, fare demagogia, riteniamo il lavoro del Consigliere comunale come quello più malpagato dell’intera pubblica amministrazione se fatto con impegno e responsabilità (il compenso netto varia dai 700€ ai 1.100€ nette al mese), ma è importante in questa fase di grande difficoltà dell’ente fare la nostra parte.” “In questi mesi abbiamo assistito più volte a proclami contro i cosiddetti “costi della politica”, ma non abbiamo mai visto un fatto, se non quelli da parte della giunta. Oggi c’è un fatto concreto e significativo, la cui portata non risolverà i problemi economici della cultura in città, ma ci auguriamo possa fare da apripista per altri consiglieri.”
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