Pescara, i premiati del 20° Premio Borsellino

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La cerimonia di premiazione avverrà il 7 novembre alla Sala Consiliare del Comune

PESCARA – Si terrà il prossimo sabato 7 novembre in Sala Consiliare el Comune di Pescara a partire dalle ore 10 la cerimonia di premiazionedel 20esimo Premio Borsellino.

“È il ventesimo anno, quindi è un’iniziativa che inizia ad essere matura – ha sottolineato il presidente del Consiglio Comunale di Pescara, Antonio Blasioli – ha superato la maggiore età e va avanti grazie alla passione degli organizzatori. È un’iniziativa che è partita a Teramo e che terminerà il 7 novembre. Sono veramente molto felice perché si parla di legalità con persone che l’hanno portata in questo Paese e lo si fa verso i futuri cittadini. Questa manifestazione si è sempre caratterizzata per la partecipazione di tanti cittadini e di giovani che hanno gremito la Sala del Consiglio Comunale”.

Per quanto riguarda i nomi della ventesima edizione questi sono i vincitori: Impegno civile e sociale a Ilaria Cucchi, don Pino De Masi, Donatella D’Amico, Anna Di Carlo, Rossano Ercolini e Vincenzo Ciconte. Cultura: Libro “Io non taccio”, Tony Gentile. Giornalismo: Arnaldo Capezzuto, Nello Trocchia, Fabrizio Feo, Domenico Iannacone, Michele Albanese. Legalità: Caterina Chinnici, Giovandomenico Lepore, Fausto Cardella, Francesco Lo Voi.

“Sono molto contento di come quest’anno sia andato avanti questo Premio – ha rimarcato il coordinatore dell’evento, Oscar Buonamano – ringrazio Antonio Blasioli e l’Assise comunale. Quest’anno abbiamo avuto la conferma che l’iniziativa del Premio Borsellino nelle scuole inizia ad avere dei riscontri molto significativi. Con Caterina Chinnici abbiamo iniziato un percorso con i ragazzi delle scuole, la mafia in Sicilia ha avuto una sconfitta da parte dello Stato. Questa è una battaglia che non si vince per sempre ma la si vince tutti i giorni come accade per la democrazia, i protagonisti siamo tutti noi con i nostri comportamenti. Con la preside del Liceo Classico abbiamo avuto un percorso che dura un po’ di anni. La nostra non è soltanto una premiazione perché diamo i riconoscimenti a persone che fanno qualcosa, quindi si tratta di un momento magico”.

“Sono basito per questa nomina – ha detto il presidente del Premio Borsellino 2015, Don Aniello Manganiello – perché cerco sempre di essere il meno peggio, ne sono molto contento. Questo Premio ricorda un grande magistrato, un grande uomo. Borsellino ha un quid in più. Fedele al suo ruolo di magistrato, con la consapevolezza di essere condannato a morte è rimasto lì. Ci vogliono delle ragioni forti, delle motivazioni profonde e questo lo dobbiamo muovere ogni giorno, cosa che ho fatto io quando sono stato nominato parroco di Scampia nel lontano ‘94. Lì c’è un silenzio assordante dettato dalla paura”.

Pubblicato da
Francesco Rapino

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