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Pescara, ‘Idee in Corso’: “piazza Salotto riparte da una fontana artistico-monumentale”

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Lo hanno chiesto i cittadini che hanno partecipato al Referendum indetto un mese fa

PESCARA – Il  sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia, nel corso della conferenza stampa convocata ieri, ha ufficializzato l’esito del Referendum ‘Idee in Corso’ realizzato sul tema della futura riorganizzazione di piazza Salotto . La città di Pescara si è pronunciata: il territorio vuole la realizzazione di una fontana artistico-monumentale in sostituzione del ‘calice’ dell’architetto giapponese Toyo Ito. Ben 6.311, ovvero il 5 per cento della popolazione, i cittadini che hanno partecipato a tale  Referendum indetto un mese fa  per sondare l’opinione degli utenti sulla futura riorganizzazione della piazza all’indomani della rimozione dello Huge Wineglass: 4.186 gli utenti che hanno votato esprimendo la propria preferenza per la fontana. Al secondo posto, con 933 preferenze la proposta di realizzare del semplice arredo urbano, dunque verde, panchine, aiuole e alberi, magari le vecchie magnolie. E dall’esito di tale sondaggio riparte ora la nostra azione di programmazione del territorio.

“Solo la scorsa primavera – ha ricordato il sindaco Albore Mascia – abbiamo ottenuto l’autorizzazione del Tribunale per lo spostamento dello Huge Wineglass, procedura che siamo riusciti a concretizzare dopo diversi incontri con la Clax Italia, che ha materialmente costruito la struttura, e con i rappresentanti legali dell’architetto Ito. La decisione assunta è stata quella di riportare temporaneamente il ‘bicchiere’ in polimetilmetacrilato in uno dei capannoni della Clax per sottoporre a manutenzione non la struttura, ma l’impalcatura che ha consentito di evitare il crollo del ‘calice’ dopo che si è verificato il cedimento, appena 64 giorni dopo la sua installazione in piazza Salotto. Contemporaneamente, però, con la nostra maggioranza di governo abbiamo cominciato a ragionare su come sistemare l’area sud di piazza Salotto dopo la rimozione del ‘calice’ ed è stato subito chiaro che, contrariamente a quanto avvenuto in precedenza, quando di fatto il ‘calice’ è stato calato, imposto alla città senza alcuna consultazione preventiva, senza alcuna partecipazione del territorio, ecco noi abbiamo sempre pensato che una decisione di tale rilevanza, comunque destinata a cambiare il volto di una parte tanto strategica di Pescara come piazza Salotto, la piazza di tutti, non poteva essere a esclusivo appannaggio della classe dirigente del momento, trasformandosi in una decisione di partito, anziché di città. Una città che non ha mai accettato né condiviso la decisione del centro-sinistra di rimuovere le storiche magnolie che avevano sempre caratterizzato il paesaggio e l’orizzonte di piazza Salotto, che non ha mai digerito l’installazione di una pavimentazione tanto scura, buia, fredda in inverno e calda in estate, e che per quattro anni ha subito come una ferita sempre aperta e sanguinante la presenza del parallelepipedo rotto in mezzo alla piazza. A questo punto abbiamo cercato e trovato una mediazione tra la necessità presente e la prospettiva futura della città. Per coprire la necessità presente abbiamo deciso di restituire alla città quello che sino a oggi è mancato alla piazza di Pescara per eccellenza, ossia il verde, dunque all’interno di quello spazio rotondo abbiamo voluto realizzare un’aiuola che ha una linea guida estetica minimalista, in sintonia con l’area circostante. Ma è evidente che quest’aiuola rappresenta una scelta di transizione, e infatti abbiamo lanciato un Referendum cittadino, denominato ‘Idee in Corso’, per decidere con la città cosa realizzare in maniera definitiva in quello spazio lasciato vacante dal calice. Ho voluto sentire l’idea dei pescaresi, i progetti, le proposte, le idee, le opinioni, per giungere a una soluzione che fosse il più possibile condivisa, comune e partecipata. Per il sondaggio abbiamo predisposto un tagliando ponendo ai cittadini un quesito semplicissimo, ossia ‘Cosa vuoi in piazza Salotto’ offrendo quattro opzioni tra cui scegliere, ossia ‘Una fontana Monumentale artistica’, dunque un’opera d’arte che sia, al tempo stesso, una fontana con giochi d’acqua che riporti luce e vita nella nostra piazza; la seconda opzione è l’installazione di un’opera d’arte realizzata da un ArchiStar, dunque un’opera monumentale senza acqua, ma con una firma importante; la terza opzione invece è quella di dare spazio alla fantasia, all’estro e alle capacità di un giovane artista, dandogli l’occasione di installare una propria opera nel cuore della città; infine la quarta opzione è quella di riportare nella piazza e, in particolare, nell’area dell’aiuola, solo arredo urbano, ossia panchine, aiuole, e altri elementi di contorno.

Ovviamente il voto è stato anonimo e ai cittadini abbiamo chiesto solo di indicarci, nella propria scheda, se erano o meno residenti a Pescara. Cinque i seggi aperti per un mese: nel Palazzo comunale, al primo piano, un punto comunque di passaggio; all’interno dell’Ufficio relazioni con il pubblico; poi, dall’8 dicembre, presso l’Infopoint di piazza Salotto; quindi l’edicola di via Venezia, all’incrocio con via Firenze, e infine un’urna mobile che ho personalmente portato negli Istituti superiori di Pescara. Il voto si è chiuso alle 12 di venerdì scorso e oggi sono arrivati i risultati dello spoglio. Complessivamente – ha illustrato il sindaco Albore Mascia – hanno votato 6.311 persone, dunque il 5 per cento della popolazione, e già tale percentuale è nettamente superiore a quella normalmente utilizzata per i sondaggi: 4.726 sono stati i votanti residenti a Pescara; 1.458 i non residenti; solo 97 votanti non hanno indicato la propria residenza. E già questo dato ci testimonia l’interesse dei pescaresi nei confronti della riprogettazione della nostra piazza della Rinascita, pescaresi che sono in netta prevalenza e che hanno voluto decidere il futuro della piazza. Veniamo ora alle preferenze: i cittadini vogliono la Fontana Artistico Monumentale, che si è aggiudicata 4.186 voti di preferenza, ossia il 66 per cento delle preferenze; al secondo posto addirittura si è classificato il ‘semplice arredo urbano’, con 933 voti di preferenza, ossia il 14 per cento dei votanti. Ossia 933 cittadini vorrebbero in realtà solo panchine, verde, alberi ed elementi di incontro. Terzo posto per l’opera di un Archistar, con 602 preferenze, dunque il 9,53 per cento dei votanti, il che testimonia ancora una volta come il ‘calice’ non sia mai entrato nel cuore dei cittadini che oggi non vedono come fondamentale installare l’opera di una nuova grande firma nella piazza cittadina; 590 i cittadini, ossia il 9,3 per cento dei votanti, che hanno chiesto l’opera di un giovane artista locale, opzione risultata poco gradita smentendo ogni possibile previsione. Non nascondo la mia soddisfazione per tale risultato perché non ho mai nascosto la mia preferenza per la fontana, anzi ho anche ricordato nei giorni scorsi la mia predilezione per un’opera di Paladino, ovvero un’opera monumentale che abbia però dei giochi d’acqua e di luce.

E sono ben felice di poter constatare che la maggioranza dei cittadini condividono tale idea ossia i pescaresi vogliono i giochi d’acqua, vogliono rivedere la luce riaccendere quella piazza buia, senza firme importanti, senza grandi progetti, ma comunque una fontana artistico-monumentale. Ma vediamo anche alcune particolarità emerse nel referendum: alcune sono state molto ironiche, qualcuno ha chiesto di installare una statua di Raffaella Carrà; due cittadini hanno chiesto di rivedere le storiche magnolie; un altro cittadino ha chiesto il Delfino del Pescara, due cittadini hanno proposto una statua da dedicare a Vincenzo Zucchini e in tanti uno spazio per i bambini. E poi ancora un laghetto di pesca sportiva, chi vuole quello spazio completamente pavimentato, o qualcuno ci vuole vedere il ‘David’, o un monumento a d’Annunzio; una ragazza ha chiesto di vederci Raoul Bova, o un patibolo d’esecuzione, chi una fontana in stile barocco, o una statua di Zapata e, infine, qualcuno ci ha invitato a risparmiare. Personalmente continuo a sottolineare una predilezione per le opere di Paladino e di fatto la fontana artistico-monumentale potrebbe essere una proposta a metà perché il ‘cavallo’ di Paladino sarebbe comunque un’opera minimalista con un bell’impatto cromatico. E poi i cavalli di Paladino si trovano a Napoli, al Vittoriale degli italiani e all’interno del Foyer dell’Unione Europea. E tra i cavalli possiamo prevedere l’elemento acquatico grazie a una dotazione tecnologica che noi abbiamo preservato. Personalmente ho aperto un’interlocuzione con Paladino, sono andato a trovarlo e lui ha espresso una manifestazione d’interesse, gli piacerebbe intervenire su piazza Salotto perché considera Pescara una città che ha un tessuto turistico-culturale in crescita. Sicuramente non intendiamo spendere cifre spropositate, ho ipotizzato non più di 150mila-200mila euro con una rivisitazione complessiva dell’area, proprio perché non vogliamo spendere ulteriori somme, né dare un cattivo esempio, parlando di una piazza in cui sono già stati spesi milioni di euro oltre a 1milione 200mila euro per il ‘calice’ che peraltro dovrà tornare a Pescara fra 18 mesi, ossia dopo che la Clax ci confermerà di aver rimesso in sicurezza l’opera con la manutenzione della gabbia esterna. Per ora non possiamo certo pensare di smaltire quel parallelepipedo, come qualcuno pure ci ha suggerito, perché non sarebbe morale e perché comunque è ancora in corso una causa di cui dobbiamo attendere l’esito.

Dunque piazza Salotto riparte da una fontana artistico-monumentale – ha ribadito il sindaco Albore Mascia – e anche su questo torneremo a sentire i cittadini. Quando avremo ripensato la piazza, risottoporremo il nostro progetto ai pescaresi per sondare, di nuovo, le loro opinioni”.

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