Il sindaco Masci firma l’ordinanza per ragioni di igiene e sanità pubblica visto l’aumento di decessi determinati dall’epidemia di Coronavirus
PESCARA – Alla luce dell’incremento dei casi di decesso determinati dall’epidemia di Coronavirus e per le conseguenti ragioni di igiene e sanità pubblica, il sindaco di Pescara Carlo Masci ha firmato un’ordinanza che riacquisisce in capo all’amministrazione la competenza per il rilascio delle concessioni cimiteriali in relazione alle richieste di sepoltura già pervenute e che perverranno in questo periodo presso il camposanto di San Silvestro.
Nel provvedimento, che ha carattere d’urgenza per via dell’eccezionalità dell’emergenza sanitaria e della nota carenza di spazi per le tumulazioni e inumazioni, il primo cittadino, in ordine alle responsabilità che pongono in capo agli enti comunali le funzioni di polizia mortuaria e i servizi cimiteriali, ha quindi disposto che sarà Ambiente Spa ad occuparsi di concedere le autorizzazioni per 50 loculi e complessive 118 fosse attualmente disponibili a San Silvestro.
Tutto questo fatti salvi i diritti dell’amministrazione comunale e della Fidia Srl, ex concessionaria del project financing per l’ampliamento dell’area di San Silvestro, controversia che troverà evidentemente definizione nelle sedi opportune.
“La situazione in atto di preoccupante pandemìa – ha detto Masci – ha reso necessaria questa ordinanza, proprio per ragioni urgenti di igiene pubblica e per le richieste che stanno pervenendo all’amministrazione. Attualmente, infatti, ci sono a San Silvestro ancora 17 salme in attesa di sepoltura, 15 sono deposte nella camera mortuaria e due all’interno della chiesetta. Questa responsabilità ad Ambiente Spa mira a risolvere queste carenze, ha scadenza al 20 luglio prossimo ma è chiaro che, se fosse necessario, perdurerà fino al termine dell’emergenza”.
L’assessore Maria Rita Paoni Saccone, che è titolare della delega ai Servizi cimiteriali, ha ringraziato il sindaco Masci per la tempestività con cui si è occupato della questione in un momento di così grave allarme per le vicende legate al contagio da Covid 19.