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Pescara,il M5S su commissione di Vigilanza e controllo

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I consiglieri pentastellati parlano di ‘grave  atto di censura’ nei loro confronti

PESCARA –  Il Movimento 5 Stelle  è intervenuto ieri  su quanto  è accaduto  in commissione di Vigilanza e controllo, dove i consiglieri pentastellati avevano invitato in audizione il comandante della Polizia Municipale, Carlo Maggitti, per capire l’iter amministrativo della questione relativa all’agente Angelo Volpe.Non si  sarebbe  trattato dunque  di  un semplice  litigio tra la consigliera Alessandrini e la consigliera Di Carlo in tale commisione.

I consiglieri M5S  si dicono stupiti di “come un atto di censura gravissimo e di comportamento eticamente scorretto possa essere frainteso come un mero questionare tra consiglieri. Quello che si è, infatti, verificato durante la commissione di Vigilanza e controllo è un vero teatro della censura che ha impedito ai consiglieri comunali del Movimento Cinque Stelle di svolgere correttamente il loro lavoro. Si legge ancora nel loro comunicato:

In sede di commissione il Comandante ha mandato il suo Vice Fioretti al quale i consiglieri Erika Alessandrini e Massimiliano Di Pillo dovevano, secondo la loro funzione, porre delle domande. Ma quello che è successo ha dell’incredibile poiché alla prima domanda posta si è scatenata l’ira della consigliera Di Carlo che senza alcun motivo apparente ha iniziato a fomentare una polemica che ha impedito il corretto svolgersi della commissione e, impedendo di fatto, ai consiglieri penta stellati di svolgere il loro ruolo. Un atto gravissimo di censura che è culminato in un rinvio della commissione che cela un atto ancora più grave, cioè la selezione delle domande preventivamente all’audizione. Insomma la maggioranza e l’opposizione di centro destra vogliono arrogarsi il diritto di dire al movimento cinque stelle quali sono le domande che si “possono” fare.Questo comportamento di censura e di limitazione verso il mandato dei consiglieri è un atto gravissimo per la libertà di esercizio delle funzioni e di pensiero, ci auguriamo che in futuro le domande non vengano scelte in base alle risposte possibili ma in base alla pertinenza con la questione trattata“.

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