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Pescara, “Il mio territorio…colori, suoni e sapori”: il report del progetto

da Redazione

progetto didattico

PESCARA – S’intitola “Il mio territorio…colori, suoni e sapori” il progetto didattico di plesso realizzato, nell’anno scolastico che sta per concludersi, nella scuola dell’infanzia “Mariele Ventre” di Pescara, appartenente all’Istituto Comprensivo Pescara 2 diretto dal dirigente scolastico Mariagrazia Santilli. I 22 bambini della terza sezione, con le maestre Maria Gabriele e Patrizia Mele, hanno approfondito in particolare la storia, l’identità, i personaggi, i monumenti e la fisionomia della città di Pescara, partendo dal quartiere che ospita la “mia casa” per arrivare ai luoghi simbolo del capoluogo adriatico, in un variegato viaggio a cavallo tra ieri e oggi.

Il lavoro è stato sviluppato seguendo cinque filoni tematici:

  • la Pescara della Fortezza
  • la Pescara della pineta
  • la Pescara del fiume e del mare
  • la Pescara di Castellamare
  • la Pescara del Gran Premio

E così, tra stemmi e loghi da colorare, riproduzioni a mano libera di scorci urbani del passato e della Pescara moderna e simpatici ritratti di personalità della politica, dell’arte e della letteratura che hanno lasciato il segno nella storia cittadina, gli alunni hanno dato libero sfogo alla propria creatività, facendo la conoscenza di San Cetteo, Gabriele D’Annunzio, Giacomo Acerbo, i marchesi d’Avalos, Vittoria Colonna, Ennio Flaiano e imparando a riconoscere per strada Palazzo di Città, Palazzo dei Marmi, l’ex Aurum, la vecchia stazione, i trabocchi, la Nave di Cascella, il Ponte del Mare e il Ponte Flaiano, le Torri Camuzzi, la cattedrale, le chiese e i musei.

«Le nostre fonti – spiegano le maestre – sono stati alcuni libri presi in prestito in biblioteca, volumi portati dai genitori e informazioni trovate sul web. Anche se a volte abbiamo proposto attività al di sopra delle abilità tipiche dei 5 anni, la classe ha partecipato al percorso didattico con interesse ed entusiasmo, mettendoci talvolta in difficoltà con tantissime curiosità su aspetti secondari e poco conosciuti che risultano importanti solo agli occhi dei bambini. La soddisfazione più grande – rivelano le due insegnanti – è sapere dalle famiglie che ora, quando si va a spasso insieme per la città, sono i più piccoli a fare da Cicerone».

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