Categorie: AttualitàPescara

Pescara, illustrato Regolamento della Tares

Condividi

Il documento sulla nuova tassa sui rifiuti, che ha sostituito la Tarsu, approderà a fine luglio in Consiglio comunale

PESCARA – Durante una conferenza stampa è stato illustrato ieri  a Pescara  dall’assessore alle Entrate Massimo Filippello e dal Dirigente Marco Scorrano il Regolamento istitutivo della Tares che  approderà entro fine luglio in Consiglio comunale.Con tale  Regolamento  l’amministrazione, accogliendo tutte le novità introdotte dalla normativa, ha riclassificato  le utenze domestiche e non domestiche, al fine di garantire parità di trattamento, introducendo il maggior numero di agevolazioni e di detassazioni possibile a favore di single, giovani coppie, diversamente abili e, per le attività commerciali, garantendo sconti dal 10 al 50 per cento per le nuove imprese e per quelle che garantiscono nuove assunzioni con contratti a tempo indeterminato. Il documento inizierà ora il suo iter nelle Commissioni e nelle Circoscrizioni, dove sarà necessario ricordare che, per eventuali modifiche, occorrerà fare sempre riferimento alla situazione economico-finanziaria dell’Ente in un periodo storico di forti tagli nei trasferimenti da Stato e Regioni.

Ha precisato Filippello:

dopo mesi di attesa delle ultime decisioni del Governo ritengo sia opportuno rendere esecutivo il nuovo Regolamento della Tares, per poi introdurre eventuali modifiche in corso d’opera se, successivamente, il Governo dovesse assumere determinazioni diverse – ha detto l’assessore Filippello -. Abbiamo ad esempio dei dubbi sull’introduzione della maggiorazione di 30 centesimi su ogni metro quadrato di superficie, che il Governo potrebbe eliminare. La grande novità è che oggi con la Tares dovremo coprire il 100 per cento del costo del servizio dei rifiuti, che con la Tarsu doveva essere coperto tra il 50 e il 100 per cento e infatti il Comune di Pescara garantiva una copertura sino all’82 per cento; inoltre, mentre la Tarsu si calcolava in funzione delle superfici, dunque in termini di metri quadri, ora la Tares si versa sulla base del numero degli occupanti un’abitazione, applicando un coefficiente per differenziazione partendo dal single sino a un massimo di cinque persone, al fine di tutelare anche le famiglie numerose. Il Regolamento è pronto già da tre anni: le attività economiche sono state differenziate in 30 categorie, classificate in funzione della loro potenzialità a produrre rifiuti, quindi ci sarà un riequilibrio, alcune categorie pagheranno meno, altre di più, e per compensare tale riequilibrio abbiamo previsto delle riduzioni sia per le utenze domestiche che non domestiche, alcune sono già previste dalla legge, mentre molte, la maggior parte, sono a carico dell’Ente. Per quanto riguarda le utenze domestiche abbiamo previsto la detassazione del 20 per cento per le abitazioni con un unico occupante, a condizione che il titolare dell’utenza abbia un reddito Isee non superiore ai 10mila euro e non possegga altri immobili oltre alla dimora abituale; del 30 per cento per le unità immobiliari o per le aree scoperte che siano adibite ad attività produttive, commerciali o di servizi con un uso stagionale nell’anno solare; riduzione del 20 per cento per le utenze domestiche che abbiano attivato il compostaggio dei rifiuti organici, munendosi di un composter, con la certificazione, rilasciata dalla Attiva, di aver conferito almeno due volte l’anno il materiale prodotto per una quantità complessiva non inferiore ai 30 chili; agevolazione sino a un massimo del 30 per cento anche per le utenze non domestiche che dimostrano di aver avviato il recupero dei rifiuti speciali assimilati agli urbani, e la riduzione verrà calcolata in base al rapporto tra il quantitativo dei rifiuti avviati al recupero nel corso di un anno e la produzione complessiva dei rifiuti. Ancora riduzioni del 20 per cento per le abitazioni con superficie utile superiore ai 40 metri quadrati, escluse le pertinenze, che siano occupate da due persone, a condizione che uno degli occupanti l’unità immobiliare sia una badante regolarmente assunta e il titolare dell’utenza domestica abbia un reddito Isee non superiore ai 15mila euro, sia in precarie condizioni di salute con una percentuale di invalidità del 100 per cento e non possegga proprietà immobiliari oltre alla propria dimora; ancora riduzione del 20 per cento per i nuclei familiari composti da due persone residenti a Pescara, che abbiano compiuto i 65 anni di età, non siano proprietari di altre unità immobiliari e il cui reddito Isee non sia superiore ai 15mila euro se nel nucleo non ci sono portatori di handicap con invalidità al 100 per cento, 20mila euro in presenza di portatori di handicap. E infine sconti del 20 per cento sulla tariffa per le giovani coppie, per i primi tre anni di matrimonio, che occupano un’abitazione con regolare contratto d’affitto, di età non superiore ai 35 anni di età e un reddito Isee non superiore ai 15mila euro; sconto invece del 50 per cento per i nuclei familiari la cui unica fonte di reddito è rappresentata dalla Cassa Integrazione guadagni, dall’indennità di disoccupazione o mobilità, e per i nuclei familiari che versano in gravi condizioni di disagio per la mancanza assoluta di reddito. Purtroppo anche per questi casi tanto difficili la legge non permette esenzioni, ma solo detassazioni”. Per quanto riguarda le utenze non domestiche “abbiamo previsto – ha ripreso l’assessore Filippello – una riduzione della tariffa del 20 per cento per i primi tre anni di attività per le nuove partita Iva che avviano un’impresa; la riduzione tariffaria sale al 35 per cento in caso di assunzione di un dipendente con regolare contratto di lavoro a tempo indeterminato e al 50 per cento per l’assunzione di almeno due dipendenti, e tale misura mira a incentivare l’occupazione.

Le agevolazioni del 10 per cento previste in caso di raccolta differenziata – ha aggiunto Scorrano – non si applicano, ovviamente, al singolo utente, ma si riverberano eventualmente sull’intera comunità che deve partecipare insieme a incentivare la differenziata. Sono poi escluse dalla tassazione le aree scoperte pertinenziali e accessorie a locali tassabili e le aree comuni condominiali. Infine occorre ricordare che la Tares si paga con il modello F24 e che in caso di cambio di residenza anagrafica, la denuncia Tares viene presentata contemporaneamente alla richiesta di nuova residenza.

Per l’anno 2013 – ha ancora proseguito l’assessore Filippello – il versamento della Tares è consentito in tre rate con scadenza 31 maggio, 30 settembre e 20 dicembre e per le prime due rate si paga rispettivamente il 50 per cento e il 25 per cento di quanto dovuto ai fini Tarsu per il 2012; dal 2014 torneranno in vigore le 4 rate con scadenza 31 gennaio, 30 aprile, 31 luglio e 31 ottobre; chi sceglierà di pagare in un’unica soluzione dovrà farlo entro il 30 giugno. Ovviamente il nostro Regolamento rappresenta una proposta che ora dovrà andare in Consiglio comunale entro fine luglio. Approvato il documento si procederà con la redazione del Piano Economico-finanziario e con l’individuazione delle tariffe.

Pubblicato da
Redazione

L'Opinionista © 2008 - 2024 - Abruzzonews supplemento a L'Opinionista Giornale Online
reg. tribunale Pescara n.08/2008 - iscrizione al ROC n°17982 - P.iva 01873660680
Informazione Abruzzo: chi siamo, contatta la Redazione, pubblicità, archivio notizie, privacy e policy cookie
SOCIAL: Facebook - Twitter