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Pescara, impianto di depurazione: sopralluogo della Commissione Ambiente

da Redazione

Il presidente Perfetto non ha riscontrato anomalie nella funzionalità dell’impianto: “Necessario dividere le acque bianche da quelle nere e potenziare le azioni di depurazione”

sopralluogo della Commissione Ambiente

sopralluogo della Commissione Ambiente al depuratore di Pescara

PESCARA – Questa mattinata la Commissione Consiliare Ambiente, presieduta dal Consigliere Fabrizio Perfetto, ha effettuato un sopralluogo presso il depuratore di Pescara.

Queste le affermazioni del presidente Fabrizio Perfetto:

“Abbiamo voluto conoscere e constatare da vicino il funzionamento di questo vitale impianto di depurazione delle acque reflue che da mesi è al centro dell’attenzione mediatica e cittadina per i riflessi sullo stato di salute del fiume e di balneabilità del mare cittadino. Ci è stato spiegato il meccanismo che sta alla base della depurazione dei reflui, un’operazione che avviene secondo una tecnologia di avanguardia, tramite l’utilizzo dei raggi ultravioletti sotto cui il materiale passa perché la carica batterica venga abbattuta e che ha un riscontro di gran lunga al di sotto dei valori massimi di legge.

Non abbiamo riscontrato anomalie nella funzionalità dell’impianto, a fronte anche del sovraccarico conseguente alle piogge, ci è infatti stato spiegato che i troppo pieni vengono gestiti in modo da contenere comunque entro i limiti i valori batterici al rilascio delle acque.

impianto di depurazione a PescaraDi certo la conoscenza di tale funzionamento è utile a vincere allarmismi e diffidenze circa la gestione delle acque bianche e nere della città, ma in ogni caso è istruttiva sul fatto che per il futuro bisogna puntare a gestioni separate delle acque bianche e nere, affinché i depuratori abbiano un carico di lavoro adeguato alle dimensioni e non complicato dalla commistione delle acque bianche.

Siamo certi che il discorso vada affrontato a livello strutturale, considerato che progetti e risorse per migliorare la situazione ci sono e grazie alla filiera fra Comune, Regione ed enti di riferimento sul territorio in tema di acque è possibile procedere nel migliore dei modi perché finalmente, dopo anni di inattività sul fronte rinaturalizzazione del fiume, si arrivi ad una serie di interventi concreti e, soprattutto, risolutivi, di cui si possano riscontrare effetti in futuro”.

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