Lo ha reso noto il Presidente della Commissione Mobilità e Sicurezza Armando Foschi.
“All’ordine del giorno c’era una proposta di delibera che in realtà ha cominciato il proprio iter nel 2017, ben tre anni fa, senza riuscire a giungere a conclusione – ha sottolineato il Presidente Foschi –, ovvero il trasferimento al Comune di Pescara delle piste ciclabili della Provincia di Pescara e la loro acquisizione al patrimonio dell’Ente. Parliamo di ben 5 percorsi ciclabili, regolarmente fruiti dai cittadini, la cui gestione è però rimasta in una sorta di limbo, visti anche i tagli dei poteri e dei centri di spesa operati sulle Province che, dunque, si sono trovate in ovvie difficoltà sotto il profilo della loro manutenzione. Tant’è che la Provincia di Pescara già nel 2017 ha emesso un decreto firmato all’epoca dal Presidente Di Marco per la declassificazione delle piste ciclabili da strade provinciali a strade comunali. A quel punto lo stesso Comune di Pescara avrebbe dovuto procedere con un atto deliberativo che però non c’è mai stato, e oggi dovremmo andare dunque a definire una situazione rimasta in sospeso per tre anni”.
la pista che dalla rotonda di via Paolucci-via Gobetti corre fino alla rotonda del ponte Flaiano, il ponte nuovo, percorrendo la golena nord, si sviluppa su area demaniale marittima per una lunghezza di 980 metri lineari, peraltro il Comune di Pescara risulta già concessionario del sedime su licenza della Capitaneria di porto del 2008; poi la pista ciclabile che dalla rotonda del ponte Flaiano arriva fino al Ponte delle Libertà e si sviluppa longitudinalmente a via Valle Roveto, su sponda sinistra del fiume Pescara, su un’area demaniale fluviale per una lunghezza di 1.060 metri lineari e anche in questo caso il Comune di Pescara è già concessionario del tratto di sedime; il terzo tratto è la rampa di raccordo della pista ciclabile situata sul lungofiume dei Poeti con il ponte dell’ex tracciato ferroviario e l’uscita su via Orazio, a Portanuova, la cui area occupata appartiene al demanio marittimo di cui è concessionario il Comune, lungo 230 metri lineari; la quarta pista ciclabile è quella che da via Orazio corre fino al ponte della Libertà, attraverso il raccordo del Ponte Flaiano e si sviluppa in sede propria, su parte di proprietà del demanio fluviale, parte del Comune di Pescara e parte del Consorzio Asi, per una lunghezza di 1.200 metri lineari. Infine il quinto tratto di pista ciclabile è il ponte in acciaio e legno ciclopedonale di collegamento della sponda sud con la sponda nord del fiume Pescara lungo 172 metri lineari.
“Parliamo di infrastrutture – ha sottolineato il Presidente Foschi – per la cui realizzazione, dagli anni ’90 in poi, sono stati complessivamente spesi circa 6milioni 100mila euro, con la previsione anche di impianti della pubblica illuminazione e di varie attrezzature, tese, per buona parte, alla riqualificazione del Parco Fluviale. Tuttavia quella delibera ha sollevato non poche perplessità da parte di tutti i consiglieri comunali perché la loro acquisizione scaricherà automaticamente sulle casse comunali l’onere della loro manutenzione, ordinaria e straordinaria, una spesa che, comunque, andrebbe anche quantificata in vista di un bilancio approvato lo scorso dicembre e che, inevitabilmente, rischierebbe di dover essere modificato per far fronte alle emergenze strutturali di piste ciclabili che, per la maggior parte, sono dei percorsi di guerra accidentati, tra fossi, buche e crateri che oggi non rendono sicura la circolazione delle due ruote. Per questa ragione abbiamo deciso, in Commissione, di rinviare il voto sulla delibera a domani, dopo aver ascoltato anche l’assessore alle Manutenzioni Sulpizio per avere chiarimenti e rassicurazioni nel merito prima di far approdare il documento in Consiglio comunale, già convocato per lunedì 30 marzo alle 15. In caso di approvazione in Assemblea, per completare l’atto, il Dirigente del Settore Mobilità con il Dirigente del Settore Patrimonio sottoscriveranno con la Provincia di Pescara il verbale di effettiva consegna delle infrastrutture e di presa in possesso delle aree. Contestualmente il Comune di Pescara e la Regione Abruzzo-Servizio Genio Civile, dovranno definire la procedura per la regolarizzazione amministrativo-finanziaria delle aree demaniali fluviali interessate attraverso la sottoscrizione di un’apposita concessione di attraversamento”.
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