PESCARA – Nell’anniversario per i 150 anni dell’Unità d’Italia dal 27 dicembre al 7 gennaio p.v. saranno esposte al Mediamuseum di Pescara le caricature fiorentine di Melchiorre Delfico, compositore, librettista e caricaturista originario di Teramo. Melchiorre compì i suoi primi studi a Teramo dove fu allievo del pittore Pasquale Della Monica. Si trasferì giovanissimo a Napoli per completare la formazione, ma nel capoluogo partenopeo fissò la sua definitiva residenza. In campo musicale si espresse sia come compositore che come esecutore, ma la sua fama è legata tuttavia principalmente all’attività di caricaturista. Collaborò a numerosi periodici italiani e stranieri, “L’Arlecchino”, “L’Omnibus”, il londinese Vanity Fair, la “Strenna dello Stenterello”, il “Caporale terribile”, e realizzò decine di Album, molti dei quali finanziati in proprio. Fu per anni in amicizia con Giuseppe Verdi, al quale dedicò numerose caricature che si ritrovano pubblicate nelle principali biografie verdiane. Album, manoscritti e documenti sono conservati a Teramo presso la Biblioteca Provinciale Delfico e presso il locale Archivio di Stato. Sempre a Teramo, in uno degli archivi privati di famiglia, si conservano circa venti tavole acquerellate con una autobiografia caricaturata.
Le caricature in mostra al Mediamuseum riguardano il periodo fiorentino e per i visitatori sarà un piacere ammirare questi lavori che si caratterizzano per finezza squisita, modernità del segno ed eleganza. Il colore talvolta ricorda Manet, mentre l’ambientazione ha il gusto delle più moderne variazioni. La caricatura di Delfico non si colloca dunque nell’ambito specificatamente politico nè in quello bonario-populista. Delfico è un sensibile colorista e l’annotazione cromatica ha nella sua opera un valore intrinseco alla tipizzazione. L’artista ha tanto spiccato il senso coloristico che fa diventare il nero un colore inventato, non di comodo com’è in genere per i caricaturisti. Provvisto di un mestiere versatile l’artista riesce a divertire per la sua fantasia ancor più che per il soggetto rappresentato, che del resto è sempre acutamente colto nella sua tipizzazione che resta alla storia.
La Mostra sarà visitabile, con ingresso libero, dal lunedì al sabato (esclusi i festivi ed il 31 dicembre) dalle ore 10,30 alle ore 12,30 e dalle ore 17,00 alle ore 19,00.