Finanziata dall’amministrazione comunale,si trova in Valle Furci ed accoglierà le utenti della Casa-Famiglia ‘Mamma Emilia’
PESCARA – È stata inaugurata questa mattina la nuova sede della Casa-Famiglia, realizzata dal Comune in via Valle Furci alla presenza del sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia,degli assessori alle Politiche sociali Guido Cerolini , al Patrimonio Eugenio Seccia e al Commercio Marco Mambella, del vicesindaco Berardino Fiorilli e del consigliere regionale di Forza Italia Lorenzo Sospiri, oltre che di Patrizia Ciaburro e decine di volontari dell’Associazione Centro di Aiuto alla Vita e di cittadini.La struttura , denominata ‘La Rosa’,ospiterà le donne sole costrette a lasciare la casa coniugale, o le ragazze madri che hanno deciso con coraggio di portare avanti una gravidanza indesiderata.La palazzina si sviluppa su tre livelli e da oggi accoglierà le utenti della Casa-Famiglia ‘Mamma Emilia’, del Centro di Aiuto alla Vita di Patrizia Ciaburro, presidente di Federvita Abruzzo, e di Patrizio De Caris, Presidente del Centro di Aiuto alla Vita. La struttura è stata fortemente voluta, sostenuta, e finanziata dalla amministrazione comunale.
“In via Valle Furci – ha ricordato il sindaco Albore Mascia – sono state pensate e realizzate due strutture gemelle, nate appositamente, sin dalla fase progettuale, per fornire alla comunità un nuovo Centro di accoglienza per ragazzi meno fortunati, dunque due nuove strutture capaci di ospitare almeno 18 unità, oltre agli operatori sociali. Il primo edificio, denominato ‘La Rosa’, che oggi apriamo ufficialmente, sorge su una superficie utile di circa 450 metri quadrati, e si sviluppa su tre livelli: un piano seminterrato destinato a magazzini e locali tecnici; piano terra, destinato a locali aggregativi e di servizio per gli ospiti, oltre a una cucina attrezzata; primo piano, destinato agli alloggi. Accanto c’è un secondo edificio, denominato ‘La Volpe’, anch’esso di circa 458 metri quadrati su tre livelli. Entrambi gli edifici garantiscono l’abbattimento delle barriere architettoniche, consentendo a tutti i fruitori l’utilizzo delle parti interne ed esterne, con la realizzazione di rampe con pendenze inferiori all’8 per cento e la presenza di un ascensore in ogni stabile. Complessivamente i due edifici hanno richiesto un investimento pari a 900mila euro, opera eseguita dalla ditta Giunchi Giordano. E, per migliorare anche la qualità della vita dei futuri utenti delle due strutture nell’utilizzo degli spazi ludici esterni, oltre che per garantire la sicurezza dei giovani ospiti, nel 2011 abbiamo garantito un ulteriore investimento, pari a 400mila euro, per finanziare opere di sistemazione delle aree circostanti con la realizzazione di muri di sostegno; una recinzione con cancello automatizzato; una pavimentazione esterna, con la rete dei sottoservizi nuova, dunque rete fognaria, rete acque meteoriche, impianto della pubblica illuminazione e sistemazione della strada di accesso da via Valle Furci. Complessivamente dunque abbiamo investito in cinque anni 1milione 300mila euro per dotare la nostra città di una struttura fondamentale. Nel frattempo – ha proseguito il sindaco Albore Mascia – , con la rete delle Associazioni che opera attivamente nel nostro territorio, abbiamo iniziato a ragionare sul futuro utilizzo di questi spazi. La nostra amministrazione si è schierata, ovviamente, sin dal primo giorno nella promozione di iniziative tese alla tutela delle donne, a partire dalle donne con bambini, sviluppando azioni che hanno coinvolto con un ruolo da protagonista le associazioni del volontariato, quelle in particolare che si occupano di prestare assistenza a donne allontanate dalla casa familiare su disposizione delle Forze dell’Ordine per situazioni di grave disagio, o ragazze ancora oggi ripudiate dalle famiglie d’origine per aver dato alla luce un bambino al di fuori di un matrimonio. Fenomeni che si sono moltiplicati a fronte dei nuovi flussi migratori. Sul nostro territorio opera attivamente, in tal senso, il Centro di Aiuto alla Vita del Movimento per la Vita che, attraverso la Casa-Famiglia Mamma Emilia, offre un valido supporto a quelle giovani donne che spesso si trovano dinanzi al bivio della scelta se portare avanti o meno una gravidanza a fronte di mille ostacoli e avversità. Nel 2011 il Centro di Aiuto alla Vita ha dovuto riconsegnare alla Caritas l’appartamento che veniva utilizzato per dare ospitalità a donne in difficoltà, e la Casa-Famiglia è stata temporaneamente trasferita in via Monte Petroso. A questo punto però, dopo aver visionato i nuovi fabbricati, abbiamo concordato sulla possibilità e, anzi, sull’opportunità di affidare una delle due strutture, quella denominata ‘La Rosa’, al Centro di Aiuto alla Vita che nei prossimi giorni vi trasferirà la Casa-Famiglia ‘Mamma Emilia’. La struttura, da questo momento, sarà una Casa di accoglienza di primo e secondo livello, per donne sole e donne con minori, questi ultimi della fascia di età da 0 a 12 anni per i maschi e da 0 a 17 anni per le ragazze, in stato di allontanamento dalla famiglia d’origine o senza fissa dimora. Inoltre la struttura ospiterà anche un Centro Diurno Minori, dai 3 a 12 anni, diviso in due fasce di età da 3 a 6 anni e dai 7 ai 12 anni, dunque minori le cui condizioni familiari permettono il rientro serale a casa, ma che trascorrono la giornata in un centro organizzato con personale qualificato e con un’offerta educativa-assistenziale particolareggiata. Per ora la struttura verrà concessa con un contratto di 4 anni, assolutamente rinnovabile, e il Comune si è riservato alcune giornate di residenzialità d’emergenza gratuite. Dunque oggi con orgoglio consegniamo al Centro di Aiuto alla Vita tale struttura di accoglienza”.
E il sindaco Albore Mascia ha consegnato formalmente le chiavi della struttura alla presidente di Federvita Patrizia Ciaburro. Quindi, dopo il tradizionale taglio del nastro, visita all’interno della struttura.