PESCARA – E’ stata inaugurata il 1° dicembre mattina, alla presenza del Vescovo dell’Arcidiocesi Pescara Penne Monsignor Tommaso Valentinetti, del sindaco Carlo Masci e dell’Assessore alle Politiche Sociali Adelchi Sulpizio, la sede del progetto “Casa dell’Inclusione Sociale”, presso la struttura di proprietà comunale sita in via Gran Sasso.L’intervento rientra nel “Programma per la Riqualificazione delle Periferie” della città di Pescara;
i fondi assegnati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, insieme alla quota di co-finanziamento garantita dalla Fondazione, sono stati utilizzati per la riqualificazione della struttura e serviranno alla gestione del servizio. Le iniziative previste con questo intervento prevedono servizi di primo e di secondo livello per le persone e le famiglie in condizione di marginalità e privazione, attraverso l’ascolto, la presa in carico personalizzata e interventi per l’inclusione.
L’obiettivo è intervenire nelle situazioni di emergenza a favore di persone in situazione di grave e momentaneo disagio di tipo sociale, economico e alloggiativo, strutturando un vero e proprio Centro Servizi per persone e famiglie vulnerabili, a supporto dei Servizi Sociali comunali.
Conclusa la fase di ristrutturazione e allestimento dell’immobile, la Casa dell’Inclusione Sociale è predisposta per fornire:
– Servizi di primo livello: accoglienza, ascolto diffuso del bisogno e interventi di bassa soglia attraverso lo sportello di ascolto, unità di strada e servizio docce per persone senza fissa dimora;
– Servizi di secondo livello: attivazione di interventi di inclusione sociale e lavorativa dei soggetti presi in carico con interventi diretti e/o mediante voucher per favorire l’accesso e la fruizione di servizi psico-socio-educativi e per l’inclusione socio-lavorativa.
Lo sportello di ascolto sociale della Casa dell’Inclusione sarà operativo nelle giornate del Lunedì, Martedì e Giovedì dalle ore 9.00 alle ore 12.00 su appuntamento; e il Lunedì e il Giovedì dalle 14.30 alle ore 17.00, sempre su appuntamento, chiamando i seguenti numeri 085/6921292 – 3917079089.
“Dopo aver lavorato molto a questo progetto che si rivolge alle fasce più deboli e aver superato tanti ostacoli che ne hanno prolungato la partenza, finalmente la Casa dell’Inclusione Sociale può essere pienamente operativa – sostiene il Vescovo Monsignor Tommaso Valentinetti – Ringrazio tutti gli operatori che hanno reso possibile questo sogno: ovvero offrire un servizio completo alle famiglie in difficoltà, che parte dall’ascolto fino ad arrivare a un accompagnamento completo all’inclusione sociale e lavorativa”.
“Pescara sta diventando una grande città, polo attrattivo di persone che quotidianamente si spostano per lavoro o per studio. – ha detto il Sindaco Carlo Masci – Difatti la città sulla carta ha 120.000 abitanti, ma ogni giorno quasi 300.000 persone vengono qui da noi, per i più svariati motivi, anche per usufruire di servizi che i loro comuni non possono offrire. Questi spostamenti ci impongono di essere sempre più reattivi ai bisogni dei cittadini, specialmente verso coloro che sono economicamente e socialmente più vulnerabili. La collaborazione tra istituzioni ed enti del Terzo Settore è indispensabile in questo contesto”.
“Sono orgoglioso di constatare come prosegua la realizzazione delle iniziative legate al Programma per la Riqualificazione delle Periferie, questo nonostante la pandemia. – ha sottolineato l’Assessore alle Politiche Sociali Adelchi Sulpizio – Ci tengo particolarmente ai progetti del sociale che fanno parte di questo Programma per la riqualificazione delle periferie che sono convinto possano iniziare e proseguire velocemente, perché sono il segno concreto della presenza delle istituzioni direttamente nei quartieri decentrati. L’Amministrazione esce dal “palazzo” e si rende disponibile all’ascolto dei cittadini e alla presa in carico della famiglia in difficoltà. Per la prima volta un progetto fornisce servizi non solo di bassa soglia e di pronto intervento sociale, ma attiverà servizi di secondo livello, ovvero prenderà in carico le famiglie implementando un vero e proprio programma di inclusione sociale e lavorativa. Il legame si crea con la presenza fisica e l’attività di ascolto e pronto intervento sociale, ma si prolunga e si rafforza con interventi duraturi nel tempo”.