PESCARA – Ieri mattina è stato inaugurato il nuovo Parco realizzato in via Colle di Mezzo, a Pescara,un’area verde enorme dotata di giochi, area pic nic, spazi per le famiglie, per i nonni, per i più piccoli.Alla cerimonia hanno preso parte il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia, l’assessore ai Parchi Roberto Renzetti, il consigliere comunale Alessio Di Pasquale, 79 studenti della scuola media Montale, con i relativi insegnanti, centinaia di cittadini del quartiere, ma soprattutto, la famiglia Pacca con papà Achille, mamma Anna e Maria Cristina Pacca, sorella di Pietro Pacca, il giovane al quale la struttura è stata intitolata, famiglia accompagnata da decine di dipendenti della Fater, l’azienda presso cui Pietro lavorava. Ad aprire la mattinata è stato il tradizionale taglio del nastro.
“Orgoglio di un sindaco è, come si può immaginare – ha detto subito dopo il sindaco Albore Mascia –, inaugurare opere pubbliche perché il momento del taglio del nastro non è semplicemente l’istante da immortalare in una bella fotografia, ma è piuttosto il momento più elevato, l’istante apicale, della fase realizzativa di un intervento pubblico utile alla città, che sia esso una nuova strada, un ponte, una struttura o, come nel caso odierno, un nuovo Parco. E, purtroppo anche a causa della burocrazia, sono decine i passaggi che una pubblica amministrazione deve affrontare e attraversare, superando mille ostacoli, per arrivare a quel momento finale e riuscire a dotare la città di un servizio comunque importante e fondamentale. Parliamo delle tre fasi della progettazione, quindi il reperimento delle risorse necessarie, la gara d’appalto, infine la realizzazione. E non basta perché, nel caso di un parco pubblico, ovviamente non si tratta semplicemente di prevedere prati con qualche panchina sparsa, ma si tratta di attrezzare in maniera adeguata quel parco, realizzando, ad esempio, percorsi dedicati ai bambini, ai più piccoli, per dare loro spazi liberi, ma protetti, per imparare, magari, ad andare in bicicletta o comunque per muoversi in sicurezza, realizzando delle aree per la merenda, si tratta soprattutto di installare dei giochi che siano rispondenti alle normative europee per l’intrattenimento e il tempo libero dei nostri bambini, perché un parco dev’essere un luogo vivo, uno spazio vissuto, animato, frequentato ogni giorno, dev’essere il luogo delle voci e delle risate dei nostri bambini, il luogo della riscoperta della famiglia e della socializzazione. Il Parco di via Colle di Mezzo è nato innanzitutto da una volontà politica chiara, quella di dotare questa fetta specifica di città di uno spazio verde collettivo, di un angolo verde pubblico in cui potersi ritrovare, incontrare, e conoscere. Dunque uno spazio verde che fosse il luogo dell’insieme, in cui un quartiere o parte di esso possa ritrovarsi nel senso della comunità. Chiarita la volontà, individuata l’area, ovviamente abbiamo dovuto attraversare i meandri della quotidianità per giungere al risultato odierno e questo ha comportato tempo e risorse, ma ce l’abbiamo fatta. Oggi il Parco ci appartiene, è concreto, tangibile e vivibile: ha i suoi spazi verdi, ha la sua area pic nic, ha la sua area giochi con scivoli e altalene e lo consegniamo alla città, al quartiere, a tutti coloro che avranno il piacere di trascorrere il proprio tempo libero all’interno della struttura. Peraltro anche questo parco, come gli altri spazi verdi cittadini, avrà una fase di work in progress per implementare ulteriormente ciò che vediamo, partendo, innanzitutto, dall’installazione, in tutti i giardini del territorio, dei giochi per bambini diversamente abili, un esempio di buona amministrazione iniziata in un parco di via Mafalda di Savoia, che tra qualche settimana replicheremo all’interno della Riserva dannunziana e poi via via nel resto di Pescara. Oggi consegniamo questo parco alla città e a tutti coloro che lo frequenteranno, a partire dai bambini, chiedo di essere le nostre ‘sentinelle’: aiutateci a preservarlo, a tutelarlo, a proteggerlo e a conservarlo nella sua integrità perché questa area appartiene a tutti. Ma – ha aggiunto il sindaco Albore Mascia – il Parco di via Colle di Mezzo ha per noi, per la nostra amministrazione comunale, e per la città, un valore aggiunto. Abbiamo infatti deciso di intitolare e dedicare questo spazio verde, sinonimo di libertà, di gioventù, di spensieratezza, di serenità, a un giovane del quartiere, Pietro Pacca, un ragazzo con una famiglia straordinaria, unita, ben radicata sul territorio. Pietro era un giovane impegnato nel sociale grazie a un carattere che tutti descrivono come aperto, solare, pieno di amore per la vita. Un brutto giorno del 2000, dunque 14 anni fa, Pietro è uscito di casa, e non è più tornato, strappato via ai suoi affetti perché vittima di un incidente stradale. Ecco, su iniziativa di tanti amici di Pietro, l’amministrazione ha deciso di dedicare al suo ricordo e al suo spirito questo nuovo Parco e a voi tutti presenti vorrei chiedere un applauso per salutare Pietro che non ci ha abbandonato, non ha mai abbandonato la sua famiglia, ma, come diceva Sant’Agostino, è soltanto passato dall’altra parte della strada e continua a guardarci e a sorriderci”.
Quindi il sindaco Albore Mascia, con la famiglia Pacca, l’assessore Renzetti e il consigliere Di Pasquale, hanno scoperto la targa sulla quale è stata incisa una dedica a Pietro.
“Oggi – ha detto l’assessore Renzetti – porto a compimento quello che era un impegno assunto personalmente con la famiglia Pacca, una giornata fatta di realtà e concretezza, che va a cancellare le inutili chiacchiere di chi, senza scrupoli, ha tentato, sino a qualche giorno fa, di strumentalizzare anche i sentimenti e il dolore di una famiglia che, in pochi minuti, 14 anni fa, ha visto crollare parte del proprio mondo con la scomparsa di un figlio e di un fratello”. “Non ho avuto la fortuna di conoscere Pietro – ha detto Padre Egidio, della parrocchia della Madonna dei Sette Dolori, che ha impartito la santa benedizione -, ma l’ho conosciuto attraverso le parole, gli occhi e le lacrime della sua famiglia. E oggi il sindaco e gli amministratori tutti neanche immaginano quanto bene hanno fatto a quella famiglia inaugurando il parco. A tutti ricordo che Pietro non è morto, ma continua a essere con noi”. Quindi il sindaco Albore Mascia ha svelato l’ultima sorpresa: “Un Parco è sempre sinonimo di serenità, è il luogo dove la natura svela, con i suoi segnali quotidiani, il cambio delle stagioni, l’arrivo della primavera, ed è il luogo della ‘rinascita’. Oggi, pensando a Pietro, voglio piantare con tutti i presenti un nuovo albero, un Leccio, che crescerà tra noi, si fortificherà sotto i nostri occhi, lo vedremo mettere i suoi primi rami, vedremo il suo tronco diventare ogni giorno più robusto per affrontare il vento della vita, per resistere ai raggi del sole, per sopportare il peso della neve, sino a diventare grande e accompagnarci nel nostro cammino”.
E con la famiglia Pacca e gli studenti ha raggiunto l’area pic nic dov’è stato piantumato il leccio, per poi chiudere la mattinata con lo spettacolo degli artisti di strada dell’Associazione Culturale ‘Il Rogo’.