PESCARA – Ieri pomeriggio il Ponte del mare a Pescara è rimasto chiuso a pedoni e ciclisti per un’ora e mezza a causa del fumo che si è sprigionato da un incendio verificatosi all’interno di un vano situato accanto al pilone di cemento della struttura e che era stato adibito ad alloggio di fortuna da un extracomunitario di origini marocchine, con regolare permesso di soggiorno, senzatetto. Ad accorgersi del rogo è stata una pattuglia della Polizia municipale che ha visto chiaramente il fumo uscire dalla stanza, in cui inizialmente si sospettava ci fosse il quadro elettrico che regola il funzionamento della pompa di sollevamento gestita dall’Aca, pattuglia che ha subito attivato la macchina del pronto intervento per le operazioni di spegnimento. Il vano è stato poi liberato da tutte le masserizie e suppellettili carbonizzate, e lunedì la porta di ferro, scassinata dall’extracomunitario, verrà dotata di una nuova serratura.
Lo ha reso noto il Presidente della Commissione consiliare Sicurezza del Territorio Armando Foschi che ha spiegato:
intorno alle 15.30 una pattuglia della Polizia municipale che stava svolgendo il consueto giro di pattugliamento del territorio, transitando sulla riviera nord, si è accorta del fumo denso e nero che fuoriusciva dalla porta di ferro di un vano situato proprio sotto il ponte del mare, lato Madonnina, accanto al pilastro di cemento armato. I due agenti a bordo, coordinati dal maggiore Giorgio Mancinelli, hanno fatto scattare l’allarme, non sapendo cosa effettivamente vi fosse all’interno del vano, e sul posto sono subito convogliate le unità dei Vigili del Fuoco, dei Carabinieri, di Pescara Gas e dell’Aca, pensando, inizialmente, che all’interno di quella stanza vi potesse essere addirittura il quadro elettrico che disciplina il funzionamento della pompa di sollevamento dell’Aca situata sotto il ponte e dell’intero impianto di illuminazione della fontana della Madonnina e degli impianti della riviera nord. Nel frattempo, mentre il fumo sempre più denso ha cominciato a invadere il sovrastante ponte del mare, gli agenti della Polizia municipale hanno chiesto i rinforzi e hanno chiuso al transito i due accessi, a nord e a sud, sia della sezione pedonale che di quella ciclabile. Intanto i Vigili del Fuoco hanno aperto, adottando tutte le opportune cautele, la porta di ferro da cui fuoriusciva il fumo scoprendo la sorpresa: sostanzialmente il vano è una stanza vuota che però qualcuno aveva adibito a ‘casa’ di fortuna. Quel qualcuno si è poi rivelato essere un cittadino extracomunitario, di origine marocchine, con regolare permesso di soggiorno che si è precipitato sul posto, e che ha rivelato di dormire da mesi all’interno di quella stanza. A scatenare l’incendio sarebbe stata una candela lasciata inavvertitamente accesa che sarebbe caduta provocando il rogo del letto e del materasso con le coperte di lana, di uno sgabello e un comodino di legno e dei vestiti lasciati all’interno, materiale interamente carbonizzato. Spento il rogo, sul posto è intervenuta la Attiva che ha rimosso le masserizie bruciate, mentre il Comune ha provveduto a sistemare un lucchetto per la chiusura provvisoria del vano dove lunedì gli operai del Comune addetti al Servizio Manutenzioni dovranno effettuare un sopralluogo per valutare l’entità dei danni e dei lavori necessari per ripristinare le opportune condizioni di sicurezza della stanza, con il rifacimento della serratura della porta di ferro, al fine di rendere invalicabile il vano. L’uomo che ha occupato il locale è stato invece accompagnato nella Caserma dei Carabinieri per l’identificazione e le procedure di rito, mentre intorno alle 17 la Polizia municipale ha potuto riaprire al traffico ciclo-pedonale il ponte del mare che comunque non ha subito danni.