PESCARA – Il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia ieri mattina , in sala giunta, ha ricevuto una delegazione medica proveniente da Addis Abeba, con il Chairman del Kadisco General Hospital, il dottor Kadir Khalifa, accompagnato dalla dottoressa Mariam Khalifa, General manager del General Hospital, Salhadin Khalifa, e dal professor Marco Lombardo, Presidente della Lilt, Francesco Lombardo, gli imprenditori Armando e Nico Di Florio e dalla dottoressa Giulia Sindici dell’ospedale civile di Pescara. Presenti anche il Direttore generale Claudio D’Amario e il Presidente dell’Istituto per la Cooperazione Internazionale Domenico Pettinari.Ha detto il sindaco:
Si chiamerà ‘Pescara Centro di trattamento del Cancro’ il primo reparto oncoematologico del Kadisco General Hospital di Addis Abeba che da ieri ha istituito un gemellaggio con la Lilt di Pescara e con il reparto di Oncoematologia del nostro ospedale civile, per l’esportazione del nostro know how e delle nostre esperienze e professionalità. Un onore per la nostra città che vede confermato e riconosciuto in maniera ufficiale il proprio impegno nella cooperazione internazionale, che tante volte ci ha già portato in altri paesi africani, il Burundi, il Togo, il Kenya, per l’inaugurazione di orfanotrofi, scuole e pozzi per la captazione di acqua potabile. E oggi la nostra amministrazione comunale ha ribadito il massimo sostegno alle attività che la Direzione sanitaria del nosocomio riterrà di mettere in atto per supportare l’embrione del primo reparto oncologico che verrà aperto nella città africana.<
La collaborazione dell’amministrazione comunale e della città di Pescara con i paesi dell’Africa nel settore della cooperazione è ormai ben nota – ha precisato il sindaco Albore Mascia –, grazie anche all’impegno delle Organizzazioni non-governative, con le quali siamo riusciti a conseguire importanti risultati, costruendo orfanotrofi, dispensari, scuole, pozzi e sono stato il primo sindaco ad andare personalmente in missione in Africa, grazie anche all’ospitalità dei nostri missionari, vivendo l’esperienza dei villaggi. Dunque ora non possiamo che sostenere l’impegno della Lilt nei confronti dell’Etiopia.
Il problema Africa è enorme – ha spiegato il professor Lombardo -, la prevenzione oncologica non esiste, ci sono 200 radioterapie per l’intero continente e solo chi è più abbiente oggi può curarsi. La diagnostica e la prevenzione sono allo stato embrionale. Khalifa ha avuto l’intuizione di creare un ospedale oncologico ad Addis Abeba, con 5milioni di abitanti, e sta radicando la struttura che si svilupperà su 5 piani con un bunker per la radioterapia. E oggi siamo coinvolti sia come Lilt che come Asl di Pescara: vogliamo contribuire a strutturare la nuova dimensione medica e ospitare professionisti africani a Pescara per stage all’interno del nostro ospedale.
Un’idea condivisa dal manager D’Amario che ha annunciato “la predisposizione di un memorandum in cui andremo a codificare accordi simili a quello con l’Etiopia, per determinare l’assistenza ai pazienti sia nella fase della prevenzione, ma anche in quella terminale.
L’Etiopia – ha detto il dottor Khalifa – è una delle regioni più sviluppate dell’Africa, in cui però le nuove patologie, come il cancro, crescono con il benessere. Chi prima non fumava, oggi fuma, o beve alcol, o ha cambiato le sue abitudini alimentari, e dunque anche i casi di cancro sono cresciuti in maniera esponenziale ed è un problema perché il nostro General Hospital ha dovuto aprire un nuovo capitolo del proprio budget. Solo nel 2013 abbiamo registrato 125mila casi di cancro. E’ dunque evidente che ora occorre potenziare la filosofia della prevenzione, istituendo una struttura specifica che abbiamo deciso di chiamare ‘Pescara Centro per il trattamento del cancro’ in onore della città che ci aiuterà a formare i nostri professionisti.
Al termine dell’incontro il sindaco Albore Mascia ha donato un volume del libro fotografico su Pescara, mentre il dottor Khalifa ha donato al sindaco l’opera di un artista etiope.