PESCARA – Sabato 11 marzo 2017,
L’invito a partecipare è rivolto a Associazioni e Amministratori regionali, provinciali e comunali da parte dell‘Associazione Italia Nostra e del Coordinamento Associazioni Culturali d’Abruzzo.
In un comunicato vengono sottolineate la mancanza di interventi per salvaguardare il sistema di pubblica lettura nella nostra regione e la riduzione di competenze e finanziamenti alle Agenzie per la Promozione Culturale.
“I 14 Centri di Servizi Culturali, di cui alla L.R. 35/78, successivamente trasformati in Agenzie per la Promozione Culturale, con annesse Biblioteche, si sono visti gradualmente sottrarre competenze e finanziamenti, al punto tale che, negli ultimi tempi, la Regione ha loro assegnato, per acquisto libri e per lo svolgimento di attività culturali sui territori di competenza, corrispondenti ai vecchi Distretti scolastici, annualmente la misera somma di 34 mila euro, meno di quanto venga concesso ad una sola associazione teatrale o musicale.
Tutto il sistema di pubblica lettura sta saltando in aria per mancanza di un progetto che ne salvaguardi la funzione di servizi alla persona, diffusi sul territorio. La proposta di Legge, già in fase di esame a livello politico, per istituire la rete bibliotecaria abruzzese, costituita dalle 4 Biblioteche ex-provinciali, da quelle delle Agenzie per la Promozione Culturale della Regione e dalle Biblioteche civiche, proprio in previsione della soppressione delle Province, si è tramutata in un madornale flop, frutto dell’incapacità da parte dell’Ente Regione di progettare e pianificare gli interventi sul territorio, in maniera integrata, non solo nel settore culturale, ma anche in quello socio-sanitario.
Ci opponiamo alla realizzazione di grandi opere celebrative e reclamiamo interventi strutturali e continuativi finalizzati a prevenire ed a combattere il disagio, l’ignoranza, ma soprattutto l’emarginazione e la discriminazione sociale, consentendo alle tante Associazioni operanti sul territorio, spesso prive di una sede, di trovare presso le Agenzie e le Biblioteche un luogo d’incontro, di progettazione, di consulenza e sostegno alle proprie attività ed alla conseguente crescita culturale della comunità.
Mettiamo, pertanto, a disposizione della Giunta regionale le nostre competenze, le nostre conoscenze e soprattutto la nostra volontà di contribuire alla soluzione dell’emergenza, costituita dalla carenza di personale nelle Biblioteche, che sta portando alla riduzione degli orari di apertura al pubblico ed alla mancanza di assistenza agli utenti.
Ma ci opponiamo a qualsiasi cervellotica ipotesi di accorpamento o di chiusura di Biblioteche che hanno operato sinora con grande impegno ed ampio consenso dell’utenza, in zone sprovviste spesso anche di un luogo per incontrarsi, studiare, progettare, fare cultura. Né ci sembra ragionevole l’idea di attuare la politica del contenimento della spesa iniziando proprio con il taglio dei fitti di alcune sedi delle A.P.C., mentre centinaia di sedi di proprietà pubblica rimangono vuote o messe a disposizione di Associazioni “amiche”.
Ed inoltre, si avvii, finalmente, quel rapporto di collaborazione tra Enti, basato sul principio della sussidiarietà, che consenta il reperimento dei locali da adibire a sedi per le Biblioteche, laddove ve ne sia la necessità, prescindendo dalla titolarità patrimoniale”.
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