PESCARA – L’assessore alle Politiche sociali del Comune di Pescara Guido Cerolini in vista dell’appuntamento previsto per oggi, domenica 28 marzo dal tema ‘La mia casa è la tua’, a partire dalle ore 18.00, presso l’Auditorium Petruzzi, in via delle Caserme, ha detto che sono troppi i bambini bisognosi di una casa temporanea in cui poter riacquistare serenità, per poi tornare nel proprio nucleo familiare e troppo poche le famiglie disposte a sperimentarsi nell’esperienza dell’affido. Per questo, oggi, l’amministrazione comunale di Pescara promuoverà, con l’Associazione Famiglie per l’Accoglienza e con il Centro Servizi per il Volontariato, una campagna di sensibilizzazione, attraverso un primo incontro in cui, attraverso un filmato, sei persone diverse racconteranno la propria esperienza nell’affido, analizzando pro e contro.
Ha detto l’assessore:
il fenomeno è enorme : nel solo 2009 l’amministrazione comunale di Pescara ha dovuto assumere in carico 593 minori per i quali sono stati riscontrati condizioni di vita di disagio. Ben 109 sono stati inseriti in alcune comunità, di cui 72 italiani e 37 stranieri. E mentre per 23 di essi abbiamo potuto far ricorso all’affido intrafamiliare, dunque rivolgendoci a parenti, nonni, zii, solo 7 hanno potuto beneficiare dell’affido eterofamiliare, 5 in modo residenziale, ossia ventiquattro ore su ventiquattro, 2 solo nelle ore diurne.
Parliamo di bambini che vivevano una condizione di abbandono per trascuratezza relazionale e affettiva, per la detenzione di uno dei due genitori, o per problematiche psichiatriche di mamma o papà o infine perché figli di ragazze madri o in situazione di separazione conflittuale. Bambini dunque che avrebbero avuto bisogno di un attimo di tregua per riacquistare la serenità necessaria per crescere, per poi essere reinseriti gradualmente nel proprio nucleo d’origine, sostenuto dai Servizi sociali, nel frattempo, per risolvere le problematiche riscontrate.
Ma molti di quei bambini, purtroppo, non hanno trovato ospitalità perché ancora oggi le famiglie mostrano una certa reticenza ad aderire all’affido per una sorta di paura nei confronti delle famiglie d’origine, perché molti preferiscono forme di adozione a distanza, o per la tendenza a voler ‘cambiare’ il bambino e il nucleo d’origine o, più semplicemente, per la necessità della famiglia che ha sperimentato una prima volta l’affido a metabolizzare l’esperienza e superare il ‘trauma’ della separazione finale, quando il bambino può tornare dai propri genitori naturali.
Ha proseguito Cerolini:
per incrementare le adesioni e l’interesse delle famiglie locali l’amministrazione comunale ha già annunciato la volontà di attivare una rete di mutuo-aiuto fissando dei paletti ben chiari in cui le famiglie affidatarie devono giocare il ruolo di punto di riferimento per il minore e per la stessa famiglia d’origine e devono essere considerate una risorsa.
L’amministrazione, inoltre, promuoverà la Cultura dell’affido con campagne di sensibilizzazione, con azioni di sostegno concreto agli affidatari, con la costituzione di gruppo di auto-aiuti, ipotizzando la stipula di un protocollo d’intesa con l’Associazione Famiglie per l’Accoglienza per reperire, in una situazione d’emergenza, una famiglia o single disponibili ad ospitare dei minori in difficoltà. Infine punteremo a promuovere nuove formule di accoglienza, come le Famiglie Professionali per la gestione di una Casa Famiglia. Domenica avremo l’occasione per approfondire tali tematiche, mostrando attraverso un film storie di vita vissuta che ci racconteranno le risorse di tale esperienza.
Intanto l’assessore Cerolini ha ricordato anche il numero di telefono del Servizio Affido del Comune di Pescara 085/4283046, coordinato dalle due assistenti sociali Maria Rita Di Giambattista e Liviana Leone.