AntennaSìAntennaNo accusa :”solo promesse non mantenute di tecnici e politici e atteggiamenti di facciata”
PESCARA – Riceviamo e pubblichiamo la nota di AntennaSìAntennaNo, comitato spontaneo di cittadini pescaresi, che si batte per il rispetto della salute di persone e ambiente contro l’elettrosmog ed in particolare interviene sul caso dell’impianto di telefonia mobile da installare in via Di Francesco.
Si legge nel comunicato:
Il 21 maggio è stata pubblicata la sentenza a favore della Wind. Mercoledì 27 maggio i tecnici hanno iniziato ad installare l’antenna in via Di Francesco. È inutile ribadire il silenzio da parte del Comune riguardo alla faccenda visto che negli ultimi incontri con i cittadini, la Dirigenza tecnica si era pronunciata in modo perentorio riguardo alla impossibilità di fare altro oltre l’operato che, sul piano amministrativo, non aveva nulla da essere contestato.
Dalla Sentenza (N. 00216/2015 REG.PROV.COLL. – N. 00401/2014 REG.RIC.) si evince invece l’incompetenza, se così vogliamo dire, di questo stesso operato. Bastava aspettare altri quattro giorni perché il permesso Enac decadesse e la diffida del Comune dall’eseguire i lavori per la
Alla data dell’atto di decadenza (03.10.2014), il termine completo di mesi 12 non è ancora spirato per pochi giorni e comunque, “ex adverso”, non è stato dimostrato nulla in contrario, con una diversa documentazione probatoria.
Il n-o, dell’Enac, non è un semplice parere consultivo, acquisibile “ex post”, ed è necessariamente preventivo, attenendo alla sicurezza aereonautica (art.115, comma 3°, d.lgs. n. 259/2003).
Quindi, silenzio, incompetenza, e soprattutto stasi completa riguardo alla questione del Regolamento comunale per l’insediamento urbanistico dei stazioni radio base per la telefonia fermo al 2004 e oramai inadeguato. Incontri fittizi con i cittadini e Wind disposta a trovare un nuovo luogo non sensibile (altro possibile impegno del Comune non assolto), dove ci si è persi tra le promesse di tecnici e politici, in cui da un lato si prometteva di iniziare i lavori e di individuare le risorse, dall’altro di individuare i responsabili di un operato ormai da denunciare. Quindi, solo promesse non mantenute e atteggiamenti di facciata come al solito, per tenere buone le persone, perché non si prenda coscienza che si procede senza riguardo per il benessere della Comunità, senza adeguarsi alle leggi che da allora sono cambiate e che dovrebbero tutelare la salute dei cittadini. Quello che però si continua a vedere sono lavori su ponti e rotatorie, che perché no, potrebbero essere luoghi scelti per montare le antenne, invece di continuare a posizionarle i
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