“L’Associazione cittadina ‘Pescara – Mi piace’ – si legge nella lettera sottoscritta da Fiorilli e Foschi – intende esporle le preoccupazioni, proprie e della cittadinanza, in riferimento alle condizioni in cui versa il mare di Pescara in vista della stagione estiva-balneare ormai alle porte. Come avrà sicuramente avuto modo di conoscere, attraverso le cronache quotidiane, nei giorni scorsi abbiamo assistito a un insolito ‘balletto’ di notizie inerenti la presunta realizzazione di un nuovo depuratore sulla città di Pescara, opera prima annunciata e portata in Consiglio comunale attraverso una delibera dal sindaco di Pescara, avv. Marco Alessandrini, e dal vicesindaco Enzo Del Vecchio, e poi smentita dagli stessi, tanto da dover ritirare la proposta di deliberazione.
Orbene, le preoccupazioni nascono dalla triste considerazione che entrambi, sindaco e vicesindaco, per mesi hanno legato la risoluzione dei problemi dell’inquinamento del nostro mare alla realizzazione di un’opera che, in realtà, non era neanche stata prevista dall’amministrazione comunale. Al posto di un depuratore si dovrebbero costruire delle vasche di contenimento delle acque meteoriche e comunque le opere non saranno concluse prima di 3 anni, il che significa che ancora per tre anni la città dovrà tollerare la continua apertura dei bypass a ogni pioggia, operazione che determina lo sversamento diretto in mare di liquami senza passare dal depuratore di via Raiale.
Da ciò, inevitabilmente, consegue che per ancora tre anni la città dovrà tollerare un mare inquinato e divieti di balneazione sul nostro litorale, con ripercussioni economiche, turistiche e d’immagine che non osiamo neanche immaginare. Purtroppo è dall’estate 2015 che Pescara si ritrova a vivere in una costante ‘emergenza balneazione’, da quel 28 luglio 2015 in cui si verificò la rottura di una condotta in via Raiale che determinò lo sversamento in mare di 30milioni di litri di reflui e liquami in appena 17 ore, sversamento peraltro taciuto alla città dal sindaco Alessandrini e dal vicesindaco Del Vecchio, come poi dimostrato dalla Procura della Repubblica di Pescara che sulla vicenda ha anche aperto un’inchiesta, ed emerso solo in seguito all’allarme lanciato dalla nostra Associazione cittadina.
E da due anni ormai Pescara e la sua economia annaspano cercando di non ‘annegare’ nel mare di inerzia in cui le ha condannate l’amministrazione comunale che, e spiace doverlo constatare, in due anni non ha messo in atto una sola misura per tentare di contenere la problematica. A questo punto – hanno aggiunto nella lettera Fiorilli e Foschi – chiediamo un Suo diretto intervento sulla vicenda, anche perché è facile intuire che, semmai dovesse determinarsi la terza stagione balneare consecutiva con il mare inquinato, la tensione diventerà molto elevata in città, non solo per i danni arrecati alle piccole imprese balneari e marittime, ma anche per la stessa utenza.
Con la presente sottoponiamo alla sua attenzione l’emergenza, chiedendole di farsi portavoce delle istanze della città, convocando una riunione con l’Amministrazione comunale, allargata alle Forze Associative del territorio, tesa a chiarire tutti gli aspetti del ‘caso’. Ma soprattutto le chiediamo di assumere un ruolo da protagonista nella gestione dell’emergenza, quale rappresentante del Governo sul territorio, e fissando un cronoprogramma esatto circa le possibili misure da attuare per contenere, quanto più possibile, la problematica sino alla sua risoluzione, a tutela di Pescara”.
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