Oltre 500mila euro per attivare percorsi di reinserimento socio-educativo
PESCARA – Interventi e strategie a sostegno dei senza dimora, mirati ad attivare percorsi di reinserimento socio-educativo e, di conseguenza, anche economico-lavorativo. E’ l’obiettivo del progetto “Abitare i luoghi. Vivere in comunità” che il Comune di Pescara avvierà per contrastare fenomeni di grave esclusione sociale e di emarginazione adulta.
“Abbiamo aderito al progetto, finanziato con fondi ministeriali ed europei, in qualità di partner della Regione Abruzzo- spiega l’assessore alle Politiche sociali, Antonella Allegrino – Complessivamente i contributi a disposizione ammontano a circa 800mila euro, di cui oltre 500mila assegnati a Pescara. Grazie a queste risorse potremo intervenire per ridurre fenomeni di marginalità esterna e di homelessness, sia potenziando la rete dei servizi per il pronto intervento sociale sia integrando interventi abitativi e socio sanitari per favorire l’autonomia dei senza dimora.
Si tratta sempre di approcci non meramente assistenziali, ma che mirano a rendere operative strategie tese a favorire l’inclusione sociale e lavorativa. In concreto, grazie a questi finanziamenti, potranno essere attivati interventi a bassa soglia per la soddisfazione di bisogni immediati con la distribuzione di beni di prima necessità, progetti di housing-first e laboratori occupazionali.
I bisogni lavorativi, purtroppo, a causa della grave crisi economica che continua ad investire il nostro Paese, diventano sempre maggiori.
Ne siamo consapevoli viste le tante richieste di aiuto raccolte dagli operatori delle unità strada e degli sportelli d’ascolto, ma la nostra programmazione può dare risposte a questo fenomeno nella misura in cui rientri in un progetto di vita più ampio in termini sociali, educativi e quindi economici e lavorativi. Intercettando fondi ministeriali ed europei, il Sociale avvicina le politiche attive del lavoro ma sempre nell’ambito di progetti di inclusione sociale”.
I senza dimora, presenti sul territorio di Pescara, vengono costantemente monitorati grazie al progetto “Servizi di Prossimità”, promosso dall’Amministrazione Comunale e curato dall’Assessorato alle Politiche Sociali, che prevede unità di strada attive per quattro volte a settimana, finalizzate al controllo di alcune zone della città per verificare la presenza di clochard che dormono all’aperto. Attualmente i contatti sono circa una trentina ad uscita.
Da settembre a marzo, gli operatori delle unità di strada hanno avvicinato 243 persone (170 uomini e 73 donne) di varia nazionalità, di queste 40 sono state prese in carico dall’associazione On The Road e dalla Caritas e contemporaneamente dai Servizi Sociali.