Bonificata l’area; intanto è partita l’operazione di manutenzione straodinaria del verde sul lungomare.
PESCARA – I mezzi di Attiva hanno iniziato, ieri, a bonificare l’area circostante la Madonnina, sulla riviera nord, e a ripulire la vasca interna della fontana, disattivata da anni a causa della rottura dei bocchettoni di fuoriuscita dell’acqua. Si procederà poi con la disinfezione della piazza e la pulizia del tratto di arenile immediatamente retrostante, con la rimozione dei bagni non funzionanti, utilizzati come ‘camere da letto’ da alcuni clochard, e delle fioriere rinsecchite ormai ricettacolo di rifiuti. Subito dopo con l’ufficio manutenzionisi andrà a verificare la via più breve per accelerare la riparazione della fontana stessa.
L’assessore all’Ambiente del Comune di Pescara Isabella Del Trecco dopo aver ricevuto un report dal Presidente di Attiva, Guglielmo Lancasteri ha detto:
L’intervento ha fatto seguito a un primo sopralluogo compiuto dalla Attiva che ha consentito di verificare le zone ‘critiche’ dell’area della Madonnina, tante volte denunciate dallo stesso centro-destra negli ultimi anni, facendo emergere le gravi lacune del passato governo di centro-sinistra nel settore della manutenzione delle opere pubbliche.
La passata giunta Pace aveva lasciato alla città una dotazione enorme e inestimabile in termini di fontane che altrove vengono valorizzate come ‘opere d’arte, mentre a Pescara il centro-sinistra le ha abbandonate per sei anni al totale degrado. Pensiamo a quattro ‘casi’ emblematici, come le fontane di piazza Le Laudi, piazza Giuliano-Dalmati, ossia il Rampigna, la fontana storica di piazza Italia e quella della Madonnina. Le prime tre sono state riattivate dalla nuova amministrazione comunale di centro-destra che sette mesi fa si è ritrovata con i bocchettoni distrutti da vandali e dall’incuria, gli impianti elettrici in corto circuito, e gli effetti scenografici vanificati da una coltre di rifiuti.
In sette mesi abbiamo rimesso in piedi tre strutture, oltre alla fontana de La Nave di Cascella, in piazza Primo Maggio, sottoposta anche a un intervento di pulizia e sbiancamento totale del marmo. Ora sarà la volta della fontana della Madonnina, alla quale intendiamo restituire la sua dignità: stamane abbiamo iniziato con la bonifica dell’area interna della vasca, con l’utilizzo di un bob-cat, noleggiato dalla Attiva, e di un piccolo trattore necessari per rimuovere i cumuli di sabbia trasportati dal vento.
Sarà il Comune a rimuovere i due container-servizi igienici posizionati sull’arenile, e non funzionanti da anni, ma pure, come hanno riferito alcuni residenti, utilizzati come ‘camere da letto’ da tre clochard, rappresentando un elemento di forte degrado. La Attiva, invece, provvederà a rimuovere le fioriere rinsecchite, piene di arbusti e rovi, posizionate dinanzi ai due box e che sono solo un ricettacolo di pattume.
La prossima settimana le squadre si occuperanno invece della pulizia dell’arenile per la rimozione di immondizia e cartacce. Una volta terminate le operazioni di bonifica effettueremo un nuovo sopralluogo con il settore Lavori pubblici per individuare la natura del guasto che ha bloccato la fontana e provvedere alla sua riparazione e alla riattivazione della vasca, tra l’altro individuando una maniera idonea per proteggerla dalla sabbia. Intanto sono state completate le operazioni di pulizia manuale di piazza Duca degli Abruzzi, delle zone più ‘critiche’ di via Nazionale Adriatica nord e di tutte le rampe dell’asse attrezzato ricadenti sul territorio cittadino.
E’ partita anche l’operazione di manutenzione straordinaria di aiuole e palme di tutto il territorio per preparare la città all’arrivo della primavera e dunque della bella stagione. Centocinquanta le palme sane, non attaccate dal punteruolo rosso, che gli operai comunali dovranno potare su tutto il lungomare, provvedendo a zappettare e riqualificare le aiuole sottostanti.
L’assessore ai Lavori pubblici Alfredo D’Ercole ufficializzando l’inizio delle operazioni ha detto:
“La manutenzione ordinaria di una città è in effetti il primo biglietto da visita del territorio e Pescara, per la sua naturale vocazione turistico-commerciale ha l’obbligo di prestare un’attenzione particolare alla cura del proprio verde, situato nei luoghi più strategici della città. Pensiamo in particolare alle due riviere dove, tra qualche settimana, con il ritorno della bella stagione, torneranno a riversarsi centinaia di utenti per la passeggiata domenicale, o per la seduta di jogging quotidiana. Per quegli utenti abituali e quei turisti che quest’anno vogliamo riportare nel capoluogo adriatico, abbiamo predisposto una campagna serrata di interventi per restituire a Pescara l’immagine della ‘città giardino’ degli anni ’70
Abbiamo iniziato da palme e aiuole: purtroppo l’epidemia del punteruolo rosso ha lasciato una cicatrice evidente sull’intero litorale, con centinaia di piante capitozzate per eliminare quella chioma infestata dalle larve e dagli insetti, colpa purtroppo di un intervento tardivo da parte della precedente amministrazione comunale. E’ sufficiente una passeggiata sul litorale per verificare la presenza di tronchi d’albero lasciati a metà, privi di quei rami che hanno sempre caratterizzato l’ombreggio del lungomare. Ora però, mentre da un lato stiamo predisponendo la ripresa dei trattamenti per tentare di debellare l’insetto, dall’altro abbiamo già avviato la cura e la manutenzione straordinaria delle palme che fortunatamente sono per ora salve dall’epidemia, centocinquanta esemplari storici che abbiamo iniziato a potare, sistemando anche le aiuole sottostanti, attraverso il rifacimento del verde e la sistemazione delle primule per tornare a colorare la nostra riviera. L’intervento si concluderà nelle prossime settimane per poi passare alla riviera sud.