PESCARA – Sarà “Breath” il tema del Pescara Jazz 2020, in arrivo in città dal 9 al 19 luglio. Un respiro dunque, è quello di cui si fa portavoce il festival – il primo ad essere stato annunciato – e di cui necessita il settore culturale e musicale italiano.
A causa dell’emergenza sanitaria in corso infatti, tutti gli artisti, e i musicisti in particolare, hanno subito un rallentamento se non addirittura un azzeramento della propria attività. Per questo il Pescara Jazz, con la direzione artistica di Angelo Valori, presidente dell’EMP Ente manifestazioni pescaresi, vuole dare l’esempio e lanciare un messaggio di incoraggiamento, organizzando concerti dal vivo, all’aperto, che possano in qualche modo colmare il bisogno di arte e condivisione.
Sarà un festival di levatura internazionale ma 100% Made in Italy, promosso con il patrocinio del Ministero per i Beni e le attività Culturali, della Regione Abruzzo e del Comune di Pescara, in particolare dell’assessorato alla Cultura e dell’assessorato al Turismo e Grandi Eventi, e in collaborazione con il Marina di Pescara.
Proprio stamane, durante la conferenza stampa nella sala consiliare, l’amministrazione regionale e comunale ha espresso grande soddisfazione per il lavoro portato avanti dall’EMP, sottolineando il coraggio del suo presidente Angelo Valori.
“La Regione non fa mancare il suo sostengo a questo prestigioso festival – ha dichiarato l’assessore regionale alla Cultura Mauro Febbo -. È lavorando in questo modo che diamo il giusto segnale”. Parole di apprezzamento anche dal presidente del Consiglio Regionale, Lorenzo Sospiri e dall’amministrazione comunale nelle persone dell’assessore al Turismo e Grandi Eventi Alfredo Cremonese, dell’assessore alla Cultura Maria Rita Paoni Saccone (che ha ricordato il grande lavoro compiuto, nei decenni, dal fondatore del festival, Lucio Fumo), e della presidente della commissione Cultura Manuela Peschi.
È intervenuto inoltre il primo cittadino, il sindaco Carlo Masci: “mi unisco ai dovuti e sentiti ringraziamenti per l’ottimo lavoro del presidente dell’EMP. Il Pescara Jazz rappresenta un motore economico e culturale per la nostra città, di cui è un tratto identitario, e per la nostra Regione tutta”.
È stata inoltre sottolineata la collaborazione con il Marina di Pescara e il suo neo presidente Carmine Salce ha affermato: “abbiamo messo in campo tutte le sinergie possibili per ripartire, partendo dalla condivisione degli spazi. Alcuni spettacoli dell’Ente manifestazioni saranno ospitati da noi, all’interno della rassegna Estatica, ormai alle porte, siamo felici di questo”.
Il Pescara Jazz 2020 ha sfruttato le restrizioni da Covid19 come opportunità, per dare il giusto “respiro” al territorio. Non ci saranno big mondiali del jazz, a causa dell’impossibilità di muoversi liberamente tra Paesi, ma i migliori talenti abruzzesi e alcune delle star del jazz italiano. (Fanno eccezione il sassofonista Javier Girotto, di origini argentine, e il suo ospite, l’americano Ralph Towner, ma ormai entrambi da decenni di casa in Italia).
“Rivendichiamo con orgoglio di essere stati i primi in Italia ad annunciare, in un momento in cui tutto era ancora incerto, una nuova edizione del festival. Vogliamo offrire un respiro di libertà, di rinascita, di ripartenza da un momento buio – afferma il direttore artistico Angelo Valori, da poco nominato Cavaliere della Repubblica – Il jazz, sinonimo di libertà, di aggregazione di stili e culture diverse, è centrale per iniziare quel processo di aggregazione sociale così bruscamente interrotto in questi mesi. Ripartiamo così, e questo è solo una parte di quello che le istituzioni della nostra città faranno per i musicisti e gli artisti”.
Otto le serate da segnare sul calendario, alcune con un doppio concerto: si parte il 9 luglio alle 21.30 con “The Crossing”. Appuntamento sul palco di Estatica (al porto turistico Marina di Pescara) con Enzo Favata, special guest Roy Paci. Si tratta di una produzione originale del festival, grande dunque l’attesa per questa prima assoluta. Ecco la formazione: Enzo Favata sax soprano, clarinetto basso, flutes, keyboards, samples, live electronics; Pasquale Mirra, vibrafono, marimba midi, live electronics, samples; Rosa Brunello basso elettrico, live electronics; Marco Frattini, batteria & electronic pads. A seguire, il 10 luglio, sempre al porto turistico alle 21.30, sarà la volta di due talenti abruzzesi: la prima parte della serata è dedicata al sassofonista Max Ionata, con il suo “Hammond trio” (con Gianluca Di Ienno hammond e Nicola Angelucci batteria). La seconda parte vedrà invece protagonista il bassista Michelangelo Brandimarte che presenterà il suo nuovo album “Son(g)s”. Sul palco, oltre al leader, anche Ramberto Ciammarughi, pianoforte; Simone La Maida, sassofoni; John B. Arnold, batteria. Anche questo appuntamento è una prima assoluta del festival.
Ancora al Marina di Pescara, sul palco di Estatica, 11 e 12 luglio: sabato sera sarà la volta di due grandi del jazz, Roberto Gatto in “Perfect trio” e a seguire Rosario Giuliani in “Love in Translation”. Per domenica invece sono attesi Francesco D’Alessandro con il suo progetto F-Army “Call to arms”, una formazione unica di quattro bassi elettrici, chitarra e batteria. A seguire Roberto Ottaviano in “Eternal Love”.
Questi i prezzi per i concerti al porto turistico: 20 euro biglietto intero, 15 ridotto. Abbonamento alle quattro serate, 50 euro.
16, 17, 18 e 19 luglio ci si sposta al D’Annunzio (alle 21.15): questo secondo weekend lungo si apre giovedì sera con il progetto “Vola vola”, di Daniele Di Bonaventura al bandoneon e l’abruzzese Michele Di Toro al pianoforte: il loro album, intitolato come la tradizionale canzone, spicca per la fusione di funk, jazz e tango. A seguire Gianluca Petrella, con la sua formazione ormai storica ispirata all’afrofuturismo (da Sun Ra all’hip hop). Sul palco Mirco Rubegni alla tromba, Blake Franchetto al basso e le doppie percussioni di Federico Scettri e Simone Padovani.
Venerdì arrivano i famosi Aires Tango, del sassofonista argentino naturalizzato italiano, Javier Girotto, che ospiterà il chitarrista americano Ralph Towner. Ma ancora: Paolo Fresu sarà la star di sabato sera. “Difficile dire qualcosa su Fresu – dichiara Francesco Martinelli, giornalista e critico musicale, consulente del festival di Smirne, in Turchia e docente presso i Seminari di Siena Jazz -. La sua presenza nel mondo musicale italiano ne fa un preziosissimo ambasciatore del jazz in tutti i contesti comunicativi”. L’apprezzato trombettista si esibirà con il suo Devil Quartet (con Bebo Ferra alla chitarra, Paolino Dalla Porta al contrabbasso e Stefano Bagnoli alla batteria).
Gran finale, domenica 19, con un altro talento musicale, pescarese, il pianista Claudio Filippini in solo. A seguire i “Dreamers” della cantante italiana Maria Pia De Vito (con Julian Oliver Mazzariello al piano, Enzo Pietropaoli al contrabbasso ed Alessandro Paternesi batteria). Una serata che è a tutti gli effetti un invito a sognare, tra jazz e rock. Biglietti 15, 20 e 25 euro, rispettivamente per ridotto gradinata, gradinata e platea. Abbonamento platea 80 euro, gradinata 60 euro.
E non manca un workshop: il Pescara Jazz abbraccia “Cronache da un festival” in programma per il 17/18/19 luglio con Pino Ninfa che aiuterà i partecipanti a trovare il proprio percorso narrativo attraverso la fotografia, tra reportage e spettacolo. Info e iscrizioni su Facebook, pagina Studio214.
Per l’acquisto dei biglietti, infine, sarà aperta al pubblico la nuova biglietteria, esterna al teatro, sempre sul Lungomare Colombo 122, in una splendida area urbana recentemente riqualificata. Questi gli orari: 17-20. La sera degli spettacoli saranno aperti anche i botteghini, a partire dalle 20.30. I biglietti sono inoltre disponibili sul sito di CiaoTickets e presso i punti vendita convenzionati. Per info: 393.9055578 oppure 085/693093.
Foto di Giada Di Blasio
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