Pescara-Juve Stabia 2-0: la pioggia non ferma il Delfino

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PESCARA – Con una rete per tempo il Pescara conquista i tre punti nella gara di recupero della 27esima giornata di campionato contro l’ottima compagine di Braglia. Lo scenario dell’Adriatico era tra i più suggestivi con lampi e tuoni ad accompagnare la gara e sotto un violento diluvio che ha rischiato di compromettere nel finale la stessa regolarità del campo. Condizioni avverse che tuttavia non hanno scoraggiato, nè spento gli entusiasmi degli oltre 10.000 spettatori accorsi, noncuranti del tempo.

Un successo meno spettacolare e meritato rispetto ad altre occasioni ma che tuttavia ha confermato lo spessore della compagine di Zeman, sempre più lanciata in classifica a meno uno dal Toro capolista e con Sassuolo e Verona staccati seppure di una manciata di punti.

COSÌ IN CAMPO – Formazione invariata per il Delfino che ripropone gli undici di sabato contro il Sassuolo con Nielsen che prosegue il suo pieno recupero e con diversi giocatori non al 100%. Tra le fila della Juve Stabia squalificato Scozzarella, con Erpen ancora out per infortunio. Tra i pali Colombi viene preferito a Seculin. A centrocampo a supporto di Sau unica punta viene preferito a destra Mbakogu a Danilevicius con Caserta centrale e Biraghi a sinistra.

IMMOBILE DI RIGORE – Partenza di marca biancoazzurra con gli ospiti che non restano a guardare e che mostrano subito una certa aggressività a centrocampo con Caserta in cabina di regia e con Zito molto abile a svariare sul centro sinistra. Preziosi anche i recuperi di Sau e la spinta sulla destra di Mbakogu. Il Pescara ci prova al 10′ con una conclusione di Nielsen da fuori area di potenza che dopo una deviazione della difesa ospite trova i pugni di Colombi. Cinque minuti dopo azione personale di Insigne che supera in dribbling un avversario, ma da fuori area la colpisce troppo sotto con pallone che termina alto sopra la traversa. Al 19′ un mani di Dicuonzo in area su passaggio di Balzano per Cascione provoca il rigore per la squadra biancoazzurra. Sul dischetto Immobile spiazza Colombi sulla destra.

TUONI, LAMPI E NUMERI DI INSIGNE … – Un giro di orologio e Sau viene contrastato in area da Capuano. Per l’arbitro non ci sono gli estremi per decretare il calcio di rigore tra le proteste degli ospiti. Mentre la pioggia aumenta di intensità e i lampi costantemente illuminano lo sfondo del terreno di gioco, i ragazzi di Zeman si mettono in luce soprattutto grazie alle individualità di Insigne come al 30′ quando è bravo a servire Immobile che in area non riesce ad inquadrare lo specchio della porta da posizione defilata e al 40′ quando ben servito da Sansovini fa un numero da applausi in area ma guadagna solo un corner. La squadra campana non ha palle gol importanti ma solo un paio di conclusioni dalla distanza di Biraghi sugli sviluppi di un corner al 33′ e allo scadere con Caserta dai trenta metri con pallone che si spegne a lato.

4-2-4 AVANTI TUTTA PER I CAMPANI – Nella ripresa la gara cala di intensità e il Delfino gioca più per non prenderle evitando inutili leziosismi e badando al concreto a difendere con attenzione l’esiguo vantaggio. Al 3′ nuove proteste per una trattenuta in area di Capuano su Sau ma anche in questa circostanza l’arbitro lascia proseguire. Cinque minuti più tardi la palla più importante del match per gli avversari: dalla destra traversone di Mbakogu che attraversa tutta lo specchio della porta ma Biraghi calcia male a pochi metri dalla porta difesa da Anania. Entrano da una parte Martin (che fa il suo esordio) per uno stanco Sansovini e Kone per dare più forza muscolare al posto di Verratti mentre Braglia butta nella mischia Falcinelli, Danilevicius e Raimondi passando ad un 4-2-4 rischiando il tutto per tutto.

KONE TUFFO DA TRE PUNTI! – Gli applausi sono ancora una volta per Lorenzo Insigne che al 25′ si accentra dalla trequarti e dopo aver superato un paio di avversari si fa ribattere la conclusione. Intorno alla mezzora un paio di mischie da una parte e dall’altra mette i brividi alle difese.

Al 40′ il Pescara chiude i conti: svirgolata di Baldanzeddu a centrocampo e pallone che finisce tra i piedi di Kone  che prendendo in contropiede la difesa ospite si ritrova a tu per tu con Colombi. Sulla prima conclusione calcia sul portiere ma sulla respinta è abile ad appoggiare il pallone in rete di testa. Dopo un minuto si guadagna gli applausi anche Anania che vola a deviare in tuffo la velenosa conclusione da fuori area di Sau. Allo scadere del recupero ancora il portiere biancoazzurro attento a respingere di punti una conclusione centrale di Maury.

TABELLINO:

PESCARA (4-3-3): Anania; Zanon, Capuano, Romagnoli, Balzano; Verratti (dal 28′ st Kone), Cascione, Nielsen; Sansovini (dal 13′ st Martin), Immobile, Insigne. A disposizione: Ragni, Togni, Maniero, Gessa, Bacchetti. Allenatore Zdenek Zeman.

JUVE STABIA (4-2-3-1): Colombi; Dicuonzo, Baldanzeddu, Molinari, Maury; Mezavilla, Zito; Mbakogu (dal 26′ st Raimondi), Caserta (dal 26′ st Danilevicius), Biraghi (dal 16′ st Falcinelli); Sau. A disposizione: Seculin, Davì, Cappelletti, Danucci. Allenatore Piero Braglia.

Arbitro: Leonardo Baracani

Reti: 20′ pt Immobile (rig.), 40′ st Kone

Ammoniti: Molinari, Maury, Raimondi, Capuano

Recupero: due minuti nel primo tempo,tre minuti nella ripresa.

[Foto di Massimo Mucciante per gentile concessione]

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