Un successo meno spettacolare e meritato rispetto ad altre occasioni ma che tuttavia ha confermato lo spessore della compagine di Zeman, sempre più lanciata in classifica a meno uno dal Toro capolista e con Sassuolo e Verona staccati seppure di una manciata di punti.
IMMOBILE DI RIGORE – Partenza di marca biancoazzurra con gli ospiti che non restano a guardare e che mostrano subito una certa aggressività a centrocampo con Caserta in cabina di regia e con Zito molto abile a svariare sul centro sinistra. Preziosi anche i recuperi di Sau e la spinta sulla destra di Mbakogu. Il Pescara ci prova al 10′ con una conclusione di Nielsen da fuori area di potenza che dopo una deviazione della difesa ospite trova i pugni di Colombi. Cinque minuti dopo azione personale di Insigne che supera in dribbling un avversario, ma da fuori area la colpisce troppo sotto con pallone che termina alto sopra la traversa. Al 19′ un mani di Dicuonzo in area su passaggio di Balzano per Cascione provoca il rigore per la squadra biancoazzurra. Sul dischetto Immobile spiazza Colombi sulla destra.
4-2-4 AVANTI TUTTA PER I CAMPANI – Nella ripresa la gara cala di intensità e il Delfino gioca più per non prenderle evitando inutili leziosismi e badando al concreto a difendere con attenzione l’esiguo vantaggio. Al 3′ nuove proteste per una trattenuta in area di Capuano su Sau ma anche in questa circostanza l’arbitro lascia proseguire. Cinque minuti più tardi la palla più importante del match per gli avversari: dalla destra traversone di Mbakogu che attraversa tutta lo specchio della porta ma Biraghi calcia male a pochi metri dalla porta difesa da Anania. Entrano da una parte Martin (che fa il suo esordio) per uno stanco Sansovini e Kone per dare più forza muscolare al posto di Verratti mentre Braglia butta nella mischia Falcinelli, Danilevicius e Raimondi passando ad un 4-2-4 rischiando il tutto per tutto.
Al 40′ il Pescara chiude i conti: svirgolata di Baldanzeddu a centrocampo e pallone che finisce tra i piedi di Kone che prendendo in contropiede la difesa ospite si ritrova a tu per tu con Colombi. Sulla prima conclusione calcia sul portiere ma sulla respinta è abile ad appoggiare il pallone in rete di testa. Dopo un minuto si guadagna gli applausi anche Anania che vola a deviare in tuffo la velenosa conclusione da fuori area di Sau. Allo scadere del recupero ancora il portiere biancoazzurro attento a respingere di punti una conclusione centrale di Maury.
TABELLINO:
PESCARA (4-3-3): Anania; Zanon, Capuano, Romagnoli, Balzano; Verratti (dal 28′ st Kone), Cascione, Nielsen; Sansovini (dal 13′ st Martin), Immobile, Insigne. A disposizione: Ragni, Togni, Maniero, Gessa, Bacchetti. Allenatore Zdenek Zeman.
JUVE STABIA (4-2-3-1): Colombi; Dicuonzo, Baldanzeddu, Molinari, Maury; Mezavilla, Zito; Mbakogu (dal 26′ st Raimondi), Caserta (dal 26′ st Danilevicius), Biraghi (dal 16′ st Falcinelli); Sau. A disposizione: Seculin, Davì, Cappelletti, Danucci. Allenatore Piero Braglia.
Arbitro: Leonardo Baracani
Reti: 20′ pt Immobile (rig.), 40′ st Kone
Ammoniti: Molinari, Maury, Raimondi, Capuano
Recupero: due minuti nel primo tempo,tre minuti nella ripresa.
[Foto di Massimo Mucciante per gentile concessione]
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