PESCARA – In questi casi fare delle similitudini verrebbe piuttosto facile, così come credere che ogni partita ha una storia a sè. La verità probabilmente sta nel mezzo. Sabato alle ore 20.45 ci sarà il fischio d’inizio di una gara tanto attesa e che sarà accolta da uno stadio Adriatico gremito in ogni ordine di posto. Il successo nella scorsa partita contro l’Atalanta ha buttato un pò d’acqua nel fuoco delle critiche mosse al tecnico. La squadra di Stroppa passando al 3-5-2 sembrerebbe aver dato una svolta alla stagione del Delfino, per lo meno dal punto di vista del modulo di gioco che darebbe maggiore peso alla fase offensiva, senza alterare gli equilibri difensivi che, giornata dopo giornata, la squadra sta acquisendo.
La prima mezz’ora vista a Verona e la gara casalinga con l’Atalanta hanno mostrato come questo modulo con i giocatori a disposizione in organico può dare maggiori garanzie per il futuro. Buona la scelta di inserire finalmente due attaccanti di ruolo in avanti per dare maggiore profondità alla squadra. Dalle prime giornate si è visto come il Pescara abbia sempre faticato nella costruzione del gioco e con scarso peso in avanti. Non a caso i punti conquistati sono arrivati da gol più frutto di individualità che di azioni corali.
UNA SQUADRA SENZA BISOGNO DI PRESENTAZIONI – Descrivere lo spessore della squadra bianconera sarebbe fin troppo scontato vista l’ampia rosa di campioni che può vantare. Lo scivolone in campionato contro l’Inter non deve suonare a festa ma nello stesso tempo nasconde qualche verità. Da escludere che la squadra bianconera possa aver ricevuto un contraccolpo psicologico vista la pronta reazione già mercoledì in Champion’s League, anche se contro un avversario piuttosto “modesto” per quei livelli. Di certo però abbiamo notato come giocare a viso aperto sembrerebbe paradossalmente la strada da percorrere per evitare di essere “schiacciati” nella propria metà campo.
Seguire l’esempio di Stramaccioni? Sarebbe bello se il Pescara avesse a disposizione la stessa qualità di giocatori e potesse giocare con un modulo che non può permettersi. La scelta di giocare più alti partendo senza grossi timori reverenziali potrebbe essere una mossa giusta visto che la squadra bianconera ha in Pirlo e Vidal i due fari del centrocampo e tenerli bassi può giovare alla fase difensiva. Alessio sembrerebbe intenzionato a mantenere la formazione tipo con il rientrante Vucinic al posto di Matri in attacco. Salvo imprevisti dell’ultimo minuto il tecnico bianconero non dovrebbe avere problemi di formazione con il solo Pepe assente di lungo periodo. Due alternative potrebbero essere l’impiego di Pogba per dare un pò di fiato a Marchisio e di Bendtner se Vucinic non dovesse essere al 100%.
DOVE COLPIRE I BIANCONERI? – Partiamo dal modulo, teniamo per buono il 3-5-2. I dubbi in difesa sono legati alla possibilità di impiegare Terlizzi al posto di Cosic con Bocchetti e Romagnoli. Gli esterni di centrocampo che fungeranno da difensori in fase di non possesso palla saranno quelli della sfida con l’Atalanta ovvero Zanon e Modesto. A centrocampo dovrebbe recuperare Quintero che in settimana ha avuto un malore per un allergia alimentare con Cascione e Colucci, vista l’assenza per infortunio di Blasi (per lui previsti 2 mesi di stop per una lesione muscolare al flessore della coscia destra). In avanti possibile conferma per la coppia Abbruscato-Jonathas che ha fatto vedere buone cose anche se l’intesa si dovrà ancora curare. Siamo certi non mancherà il giusto furore agonistico e le motivazioni così come la consapevolezza che la squadra può dire la sua in questo campionato anche al cospetto di quelle più blasonate. Certo la Juventus non è il Parma ma al di là della qualità dei singoli sarà importante capire in che stato di forma troveremo la squadra di Alessio. I diversi impegni tra campionato e coppa potrebbero rappresentare una minaccia per qualche calo fisico anche se il Pescara dovrà essere bravo a cogliere questi eventuali sintomi in campo.
Come abbiamo ribadito prima sarà importante bloccare la fonte del gioco in particolare Pirlo ed in secondo luogo badare agli inserimenti di Vidal e Marchisio. Stroppa potrebbe optare per una marcatura a uomo da parte di Colucci, ma rischiando così di vedersi la squadra troppo schiacciata dietro. Pensiamo piuttosto possa utilizzare a turno gli attaccanti con Cascione per ostacolare la manovra in fase di impostazione di gioco, lasciando Colucci in una posizione di mediano basso per fornire supporto ai tre della difesa. Altro ruolo chiave lo avranno i due esterni che dovranno penare molto sotto e sopra per il campo per tenere a freno le avanzate di Asamoah e Lichsteiner. In fase offensiva, la posizione di Quintero sarà fondamentale. Vertice basso per dare il là alla partenza della manovra, il colombiano dovrà essere bravo a lavorare bene tra le linee senza tenere troppo il pallone ma giocando a uno-due tocchi. Non crediamo gli venga lasciata libertà nella gestione palla ,ma di certo la sua mobilità e freschezza atletica potrebbe dare più di un grattacapo a Pirlo e company, sempre che la squadra assecondi i movimenti senza palla.
L’entusiasmo del pubblico abruzzese che speriamo venga allo stadio solo per tifare la squadra della propria città o regione, sarà l’arma in più in una notte dove il Delfino può confermare di essere vivo e di poter dire la sua in questo campionato. Ci auguriamo infine che quella che si preannuncia una festa di sport non venga rovinata da discutibili decisioni arbitrali come successo ultimamente ad esempio in Catania-Juventus (con la rete regolare annullata alla squadra siciliana sullo 0-0) o nella stessa Juventus-Inter dove nonostante il gol in fuorigioco preso a freddo, i neroazzurri hanno dato una lezione di calcio mantenendo la giusta concentrazione e la personalità di una squadra vincente.
PROBABILI FORMAZIONI:
PESCARA (3-5-2): Perin; Cosic, Romagnoli, Bocchetti; Zanon, Cascione, Colucci, Quintero, Modesto; Jonathas, Abbruscato.
JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio, Asamoah; Vucinic, Giovinco.
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