Domenica 16 agosto 2015, al Porto turistico un concerto con il gruppo di musicisti “Le tre meno un quarto” ed i ballerini del gruppo denominato “Le danze di piazza Vittorio”
PESCARA – “Notte della taranta” al Porto turistico di Pescara: un concerto tutto da ballare e da cantare con un viaggio fra le regioni del Centro e del Sud Italia con la pizzica del Salento, la tarantella del Gargano in Puglia, quella napoletana con “Cicirinella” e la tarantella calabrese.
Stornelli romaneschi del Trastevere, serenate e canzoni d’amore sicule “strappa lacrime”, la taranta di San Vito dei Normanni, la famosa tammurriata nera campana, canti della Basilicata e della tradizione della Sicilia e della Calabria, la canzone sui briganti, una favola in musica, la canzone scanzonata di “Tanto pè cantà” cantata da Nino Manfredi e la canzone romana “Nannarella” cantata dalla grande Gabriella Ferri: un ampio e spettacolare repertorio della musica popolare del Centro e del Sud Italia che ha coinvolto irrestistibilmente il pubblico che ha cantato con il gruppo di musicisti “Le tre meno un quarto” e ballato con i ballerini “Le danze di Piazza Vittorio”.
Provenienti dal Lazio, il gruppo di musicisti “Le tre meno un quarto” è costituito da Fabio Guandalini alla chitarra, da Antonio Merola ai tamburi, da Nicoletta Salvi al violino, accompagnati da Silvano Boschin agli organetti che ha suonato anche la lira e lo strumento musicale di origine greca “bouzouki”. Il gruppo di musicisti ha esperienze musicali disparate che vanno dal latin jazz al blues, alla musica balcanica e sudamericana ed a quella della tradizione araba.
Un concerto tutto da ballare così come è avvenuto con il pubblico che si è fatto travolgere dalla irresistibile energia dei ballerini: Loredana Terrezza, Fabiana Silvestro, Marianna Angelone ed Antonio D’Arpino. Spettacolare e teatrale interpretazione del repertorio popolare del Centro e del Sud Italia con il gruppo “Le danze di Piazza Vittorio” di Roma, nato nel 2011 per la passione per le danze popolari della nostra tradizione e per i balli di popoli lontani “per il piacere di suonare nelle piazze più multiculturali dell’Italia”. Nel corso degli anni il gruppo ha aperto anche laboratori di danza e di attività musicali.
Cronaca a cura della dott.ssa Angela De Francesco
Foto di Michele Raho