PESCARA – L’assessore comunale alla Sanità Roberto Renzetti ieri mattina ha preso parte alla manifestazione ‘La Sanità incontra la Città’, svoltasi presso il Cinema ‘Massimo’ alla presenza di tutti i primari, responsabili dei Dipartimenti, dei medici, ma anche delle Associazioni di volontariato che operano nella Sanità, per parlare dei risultati raggiunti in ogni settore, ma anche per dare voce agli utenti, ai semplici cittadini, e ascoltare suggerimenti o proteste. Presenti, tra gli altri, anche l’assessore allo Sport Nicola Ricotta, il consigliere regionale Alessandra Petri, e il vicepresidente della giunta regionale Alfredo Castiglione. Renzetti ha sottolineato che nel nostro ospedale civile ci sono professionalità e punte di eccellenza che meritano il plauso e l’attenzione a livello internazionale. Bisogna però puntare sulla valorizzazione di quelle eccellenze, per consentire anche ai cittadini di riconquistare fiducia nel nostro sistema e nei nostri medici.
Ha commentato l’assessore Renzetti:
forse per la prima volta la città ha potuto ascoltare gli stessi operatori della sanità, coloro che ogni giorno si occupano della nostra salute, del nostro benessere, parlare del proprio lavoro, del proprio impegno quotidiano. Dismessi i camici, usciti dal reparto di riferimento, si sono ‘raccontati’ mostrando anche il volto umano del medico che cerca sempre di guardare oltre un referto, una cartella clinica, l’esito di un esame, proprio perché avverte sulle proprie spalle la responsabilità della vita dei pazienti che ogni volta si trova dinanzi. E quella è la parte più ‘nascosta’ del medico che oggi gli utenti hanno invece potuto vedere, scoprire, facendo cadere ogni filtro. Sicuramente l’iniziativa assunta oggi dal manager D’Amario andrà ripetuta perché ha permesso alla città di scoprire la vera realtà della sanità pescarese che è costituita soprattutto da eccellenze nel campo della ricerca, nella cura delle malattie oncologiche, grazie alla straordinaria eredità lasciataci dal professor Torlontano e raccolta dai suoi ‘successori’, ma anche nella chirurgia, nella pediatria. Tali momenti di incontro servono anche a ricostruire quella fiducia nell’istituzione ‘sanità’ spesso ‘scalfita’ da eventi esterni che poco hanno a che fare con la medicina in senso stretto. Ma il colloquio diretto con i cittadini serve anche ai medici per acquisire una maggiore conoscenza delle reali esigenze dell’utenza al fine di migliorare i servizi offerti e anche per ottimizzare il rapporto con il paziente che ha sempre bisogno di sentirsi non solo ‘ben curato’, ma anche compreso, quando esprime le proprie preoccupazioni o paure, e quindi ha l’esigenza di sentire il medico vicino. Oggi abbiamo anche sentito la voce delle Associazioni di volontariato che ogni giorno, spesso in silenzio, si muovono in parallelo con le strutture sanitarie, cercando di non sovrapporsi, ma piuttosto di essere di supporto all’operato dei medici, Associazioni che sempre rappresentano straordinari punti di riferimento per malati e familiari.