PESCARA – L’assessore alle Politiche dell’Immigrazione Carla Panzino nel corso della conferenza stampa svolta , ieri mattina, per illustrare il progetto ‘Il Laboratorio della Memoria’ , alla presenza anche delle dirigenti scolastiche Mariagrazia Santilli, per il II Circolo, e Francesca Berardinelli per il X Circolo, oltre che del consigliere della Circoscrizione Porta Nuova Enrico Di Brigida , ha annunciato che gli alunni dei due circoli didattici potranno trascorrere a scuola venti pomeriggi per conoscere meglio la cultura, le tradizioni, gli usi e i costumi di quei bambini provenienti dal Senegal, dalla Cina, dal Vietnam e trapiantati nel nostro territorio. Bambini che spesso vivono, con i propri genitori, il disagio di dover fronteggiare un mondo diverso, una lingua sconosciuta, dei compagni di banco ‘stranieri’, e che invece possono donare molto ai nostri ragazzi, soprattutto un grande patrimonio di conoscenze come cittadini del mondo.
Il progetto che partirà a fine aprile, è promosso dall’Amministrazione comunale di Pescara, che si è aggiudicata con tale proposta, un bando regionale teso a finanziare progetti di promozione di processi di integrazione tra minori, processi fondamentali in una città che vive l’aumento esponenziale del numero degli stranieri presenti sul proprio territorio.
Infatti secondo gli ultimi rilevamenti, dal 31 dicembre 2008 al 30 novembre 2009 si è registrata la presenza di 591 nuovi immigrati su Pescara che oggi ospita almeno 5.720 stranieri regolari, di cui 3.868 extracomunitari, ai quali si dovrebbero poi aggiungere un numero consistente di clandestini che non risultano iscritti all’anagrafe cittadina. I minori presenti sul territorio sono almeno 834 unità, di cui 634 extracomunitari, bambini che hanno bisogno di essere integrati nel nostro vivere sociale, per sentirsi parte della comunità.
Il progetto ‘Il Laboratorio della Memoria’ dunque punta a favorire momenti di scambio interculturale fra i bambini e le rispettive famiglie italiane con i bambini e le relative famiglie straniere.
Ha ricordato ancora l’assessore Panzino:
i due circoli didattici, il II e il X, sono stati scelti, perché sono quelli che hanno registrato il maggior numero di iscritti di origine straniera: circa 60 minori nella scuola del X Circolo, nel Piano T di Zanni, in via Carlo Alberto Dalla Chiesa, e almeno 70 nel plesso di via Cerulli. Il progetto prevede l’organizzazione, all’interno delle due scuole, di 20 incontri pomeridiani, ciascuno di due ore, dedicati al tema delle culture; il punto di forza del progetto, oltre che l’aspetto innovativo, è che durante tali incontri le scuole si apriranno al territorio, divenendo una sorta di ‘centro sociale’ con la presenza delle famiglie degli stessi studenti, i genitori, i nonni che, affiancati, oltre che dai docenti, anche da un sociologo, uno psicologo e un mediatore culturale, potranno raccontare e illustrare ai bambini italiani, anch’essi affiancati dai propri genitori, le tradizioni e gli usi del proprio paese, potranno raccontare le loro feste, le celebrazioni, i piatti tipici, un modo ‘terapeutico’ per sentirsi meno soli in terra straniera e consentire agli italiani di conoscere meglio i propri costumi, rimuovendo anche pregiudizi e stereotipi. Tale iniziativa, che prenderà il via a fine aprile ci consentirà di favorire la partecipazione degli alunni e delle famiglie al percorso scolastico, promuovendo la fiducia dei cittadini extracomunitari verso le Istituzioni, offrendo gli strumenti necessari alla promozione dell’interazione e delle diversità culturali, favorendo la socializzazione e contrastando l’autoemarginazione.
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