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Pescara, lavori cablaggio fibra: il centrodestra chiede una task force

da Redazione

Dovrebbe  verificare in modo costante lo stato dei lavori e coordinare gli interventi in corso

PESCARA – I consiglieri del centrodestra Marcello Antonelli, capogruppo di Forza Italia, e Vincenzo D’Incecco intervengono sui lavori di cablaggio con la fibra  che stanno interessando Pescara .Sottolineano che i  tempi di ripristino del manto d’asfalto sono troppo lunghi e  che  le strade permangono in una condizione di degrado e di abbandono pericolosa anche per la circolazione viaria.

“Stamane la problematica è stata affrontata in Commissione Lavori pubblici, appositamente convocata su nostra richiesta, e la situazione è ulteriormente peggiorata rispetto ai mesi scorsi – hanno detto i consiglieri Antonelli e D’Incecco -. Già diverse settimane fa, infatti, su segnalazione dei cittadini, era emersa la situazione di difficoltà legata all’appalto dei lavori di cablaggio, aggiudicato alla Open Fiber, per la realizzazione di scavi che hanno dato alla città l’aspetto di un territorio bombardato.

Tuttavia, approfondendo le carte, abbiamo compreso che il vero problema non sono i lavori, comunque necessari, quando la convenzione stipulata tra il Comune e la società, una convenzione che conferisce alla ditta la possibilità di temporeggiare per 4 mesi prima di effettuare il ripristino del manto stradale sulle vie scavate, ovvero 120 giorni, un tempo interminabile e intollerabile anche per ragioni di sicurezza.

In molti casi è stata segnalata la presenza di scavi profondi anche 20 centimetri ricoperti da una brecciolina provvisoria, scavi che diventano trappole per moto e biciclette, e parliamo di strade molto trafficate come via Rio Sparto, via Lago di Campotosto, via Tibullo, dinanzi alla scuola media ‘Antonelli’, zona quotidianamente percorsa in bici o in scooter anche da migliaia di studenti e universitari, e poi via Tiburtina, via Mazzarino, via Silvio Spaventa, via Milli, e in via Tiziano.

foto scavi PescaraLa ditta ha riferito di avere bisogno di un margine di tempo tra lo scavo e il suo ripristino per fare assestare il fondo stradale, ma oggettivamente quattro mesi sono davvero troppi, fermo restando che alcuni cittadini hanno segnalato di attendere da sei mesi il ripristino del manto stradale. In tale contesto – hanno proseguito i consiglieri Antonelli e D’Incecco – è evidente che il problema è costituito dal Comune che non controlla un cantiere che impegnerà la città almeno per i prossimi due anni, visti i ritardi registrati sino a oggi rispetto ai 18 mesi dell’appalto. Ed è chiaro che occorrono dei correttivi immediati, non possiamo tollerare oltre tale situazione.

Per questa ragione chiediamo l’immediata costituzione di una task force tecnica interna al Comune che si assuma la responsabilità e l’onere di controllare lo stato dei lavori per l’installazione della fibra e di coordinare gli interventi della ditta innanzitutto acquisendo il cronoprogramma dei lavori che la ditta stessa si sarebbe già dichiarata disponibile a consegnare al Comune, al fine di evitare che l’amministrazione vada a riqualificare strade destinate a essere interessate dagli scavi della Open Fiber, con un inutile dispendio di risorse ed energie.

In altre parole occorre istituire una corsia dedicata alla problematica, una corsia utile anche a rivedere subito la convenzione in essere per ridurre i tempi di ripristino delle strade dissestate, accogliendo, in tal senso, anche la disponibilità della ditta, e per imporre la pulizia delle carreggiate stradali dopo gli interventi di scavo, perché non si possono lasciare accantonati ai bordi dei marciapiedi detriti e breccia in attesa dei quattro mesi di rifacimento del manto stradale”.

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