PESCARA – “I lavori di bonifica post-incendio della pineta di Pescara impongono un supplemento di riflessione e una revisione dell’organizzazione del cantiere: la prevista chiusura totale al traffico di via Ignazio Silone, l’unico asse stradale che oggi permette l’accesso alle scuole di via Scarfoglio, e di una parte di via della Bonifica, è attualmente impensabile e impossibile da attuare se non vogliamo paralizzare completamente la parte sud della città. Soprattutto se pensiamo che negli stessi giorni è prevista anche l’apertura del cantiere sul lungomare sud, nel tratto compreso tra piazza Le Laudi e via Celommi. A questo punto la proposta avanzata dalla Commissione Mobilità è quella di effettuare le opere nelle ore notturne e nei giorni festivi, al fine di ridurre al minimo i disagi che si annunciano come estremamente pesanti per la città”. Lo ha detto il Presidente della Commissione Mobilità del Comune di Pescara Armando Foschi ufficializzando l’esito della Commissione che ha visto la presenza del dirigente al Verde Mario Caudullo.
“Pescara si prepara a un’opera di assoluta rilevanza, ovvero la bonifica dei comparti della Riserva interessati dal devastante incendio che oggi, a due anni di distanza, impone la rimozione di circa 300 piante ormai morte, carbonizzate, grandi tronchi ancora in piedi, ma a rischio di imminente collasso – ha sottolineato il Presidente Foschi –, senza dimenticare che la loro permanenza espone l’intera riserva comunque a un nuovo rischio rogo. Dunque nessuno discute sull’urgenza di tale opera. Ma a far sollevare il livello di attenzione e di allarme sono state le prime notizie inerenti alla prevista organizzazione del cantiere che, come ha confermato il dirigente Caudullo, andrà a occupare fisicamente le strade tutt’attorno ai comparti interessati, per la movimentazione dei grandi mezzi che devono essere impiegati per l’abbattimento delle piante. Tali mezzi dovranno essere dislocati e allocati nelle vie comprese nella perimetrazione del cantiere e soprattutto la movimentazione dei mezzi non è considerata compatibile con l’apertura di tali strade al traffico ordinario.
A conti fatti si impone, dunque, la chiusura totale al traffico di via Ignazio Silone che costeggia il comparto 4 della Riserva, interessata dall’opera di abbattimento degli alberi carbonizzati, e via Silone dovrebbe essere utilizzata come area di ammasso di mezzi e attrezzature di cantiere, mentre per via della Bonifica è in corso di valutazione la possibilità di istituire un senso unico di marcia alternato o l’interdizione temporanea con l’impiego di due movieri per transitare temporaneamente nell’area cortilizia compresa tra i comparti 4 e 5. Tali provvedimenti resterebbero effettivi per almeno due settimane, una soluzione che però la Commissione boccia senza mezzi termini perché evidentemente chi ha predisposto tale soluzione non conosce la viabilità a sud della città. Oggi via Ignazio Silone è l’unica strada che conduce alle scuole esistenti nel quartiere, attualmente non c’è possibilità di individuare una viabilità alternativa, ricordando peraltro la chiusura di via Pantini non ancora collaudata. Non solo: secondo le previsioni, il cantiere della riserva sarà pronto a partire per il 2 ottobre, peccato che il 2 ottobre partirà anche il cantiere per la riqualificazione della riviera sud, nel tratto compreso tra piazza Le Laudi e via Celommi, diviso in due lotti, ovvero esattamente nella stessa area del cantiere della pineta, e anche il lungomare sud andrà chiuso al traffico, dirottando la viabilità in via della Bonifica.
Ora – ha aggiunto il Presidente Foschi – ferma restando l’urgenza dei due distinti interventi, pare evidente che tra l’Ufficio Verde e l’Ufficio Mobilità si sia verificato un corto circuito informativo, perché non è pensabile isolare un intero quartiere e centinaia di famiglie chiudendo qualunque strada di accesso o di uscita e soprattutto creando un caos nella viabilità che non vogliamo neanche immaginare. Chiaramente tale soluzione non passerà mai l’esame del Consiglio comunale, anzi siamo pronti a incatenarci al cantiere per impedire una simile assurdità che paralizzerà Pescara. Piuttosto è evidente che, a fronte di un’urgenza improcrastinabile, il cantiere della pineta vada aperto, ma concentrando gli interventi nelle ore notturne, agevolando le operazioni illuminando a giorno l’area, e soprattutto di sabato e domenica, quando le scuole sono chiuse e i disagi limitati o comunque sopportabili. A questo punto, visto che tra due settimane dovrebbero aprire entrambi i cantieri, convocheremo con la massima urgenza una seduta congiunta con la Commissione Lavori pubblici del Presidente Massimo Pastore, chiedendo la presenza dell’assessore alla Mobilità Albore Mascia, del dirigente Giuliano Rossi e della Polizia municipale, innanzitutto per capire come sia possibile che gli Uffici non si siano resi conto delle difficoltà oggettive e macroscopiche dei due cantieri incompatibili tra loro, e soprattutto quali misure intendano adottare per scongiurare problematiche a oggi intollerabili”.