PESCARA – Grande attesa per la sfida di campionato contro la Lazio. In particolare dalla tifoseria abruzzese che probabilmente sarà rimasta delusa dall’esigua rappresentanza dei tifosi ospiti oltre che dal risultato e dall’andamento della gara. Tante precauzioni prima del match e fortunamente nessun disordine prima e dopo.
I primi minuti in realtà avrebbero fatto sperare ben altro verdetto vista la buona volontà degli 11 biancoazzurri di provare ad imporre il proprio gioco. Tanto di cappello però alle “tecnicità” delle stelle laziali che hanno fatto la differenza già nella prima mezzora, togliendo il gusto della partita ai più. Ci ha pensato Hernanes prima tirando fuori dal cilindro una punizione imparabile, poi offrendo il corner vincente per la terza rete, seconda personale di Klose, implacabile come non mai.
Troppo facile per gli ospiti avere ragione del Pescara che ci ha messo del suo per favorire il tondo successo. Gli inserimenti di Celik e Blasi dal primo minuto lasciano un pò riflettere. Tenere in panchina Quintero, uno dei pochi a poter offrire qualità alla manovra e ordine in campo oltre all’ennesima esclusione per Nielsen e Bjarnason (ma sarà eterno panchinaro?), lasciano riflettere. Se a questo aggiungiamo che la difesa viene perforata con troppa facilità si può spiegare l’abisso di valori in campo visto ieri all’Adriatico.
Un peccato per le grandi aspettative del pubblico che tuttavia ha mostrato di saper comprendere il divario comunque presente tra la compagine biancoazzurra e le squadre più blasonate della serie. Infatti, nonostante il duro passivo subito ha applaudito la squadra che timidamente cercava di scusarsi al termine della partita, rivolti verso la nord.